Il gup del Tribunale di Siracusa ha condannato ad 8 anni di reclusione un 57enne, Sebastiano Miniera, siracusano, accusato di tentato omicidio, lesioni, porto d’armi abusivo e ricettazione.
L’agguato a colpi di pistola
L’uomo venne arrestato nel marzo scorso dopo aver sparato ad un vicino di casa, un 42enne, raggiunto da alcuni colpi di pistola, altri furono esplosi contro alcuni balconi in via Luigi Cassia, nel rione della Mazzarrona, a nord di Siracusa. .
Il rito abbreviato
L’imputato, difeso dall’avvocato Junio Celesti, ha scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato ed al termine della requisitoria il pm ha sollecitato la condanna ad 8 anni: richiesta che è stata accolta in pieno dal gup, Andrea Migneco.
La lite
Secondo quanto emerso dalle indagini, il 57enne, che lavora nell’ospedale Umberto I di Siracusa, prima di quel drammatico pomeriggio, avrebbe avuto dei forti screzi con i vicini di casa, tra cui alcuni parenti della vittima. Nel corso della sua deposizione, all’udienza di convalida della misura cautelare, l’imputato disse di sentirsi minacciato, assicurando che non avrebbe voluto ammazzare il 42nne.
Il caos dopo gli spari
La pistola usata dal 57enne è poi risultata rubata come accertato dai carabinieri che hanno condotto le indagini, coordinate dai magistrati della Procura di Siracusa. Quel pomeriggio si sono vissuti momenti di grande tensione alla Mazzarrona, infatti quando il dipendente dell’ospedale venne fermato dai militari rischiò il linciaggio: alcune persone si avvinarono all’auto dei militari dove era stato caricato Miniera per tentare di picchiarlo.






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