la requisitoria del pm di siracusa

Truffa per la costruzione di un centro commerciale, i rapporti tra Amara ed il gruppo Frontino

Nella requisitoria di uno dei pm di Siracusa, Salvatore Grillo, nell’ambito del processo sulle truffe per la costruzione del centro commerciale Fiera del Sud, è emerso il rapporto tra il gruppo imprenditoriale siracusano Frontino e la famiglia di Piero Amara, l’avvocato di Augusta al centro di tanti scandali giudiziari.

La vicenda

Secondo la tesi dei magistrati, gli imprenditori, per realizzare la struttura in viale Epipoli, a nord di Siracusa, avrebbero affidato i lavori ad aziende edili non onorando gli impegni economici pattuiti, attraverso continui cambi societari.

La rete societaria

Per il pm Salvatore Grillo, sarebbe stata la Emmea, società riconducibile ai Frontino, a commissionare il lavoro ad una seconda società, la Rgd, anch’essa nell’orbita dello stesso gruppo imprenditoriale, la quale, a sua volta, avrebbe subappaltato gli interventi a delle aziende edili, quelle truffate.

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La cessione alla famiglia Amara

Ed in questo risiko societario sarebbe entrata la famiglia di Piero Amara, che non è sotto processo.

“La famiglia Frontino – ha spiegato il pm Grillo nella sua requisitoria – deteneva il 100% delle quote societarie della Rgd ma nel 2010, poco dopo aver affidato ai subappaltatori gli incarichi per eseguire i lavori della costruzione del centro commerciale, ma si è spogliata delle quote che ha ceduto alla società Immobiliare Augusta. Si tratta di una società particolare, nella cui amministrazione ci sono componenti della famiglia Frontino ed Amara”.

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Sistema Siracusa

I legami tra il professionista ed il gruppo Frontino non sono saltati fuori adesso ma risalgono a diversi anni fa, come indicato nelle carte di  in un’altra inchiesta, quella della Procura di Messina, nota come Sistema Siracusa, in cui, secondo i magistrati, Piero Amara e l’avvocato Giuseppe Calafiore avrebbero esercitato pressioni all’allora pm di Siracusa, Giancarlo Longo, per proteggere o agevolare gli imprenditori.

Le richieste della Procura

I pm della Procura di Siracusa, Salvatore Grillo, Marco Dragonetti e Stefano Priolo hanno chiesto 5 condanne e 3 assoluzioni per gli imputati.

6 anni e 6 mesi, 2500 euro di multa per Concetta Rita Frontino (difesa dall’avvocato Mario Fiaccavento) 3 anni 1500 euro di multa per Daniela Frontino (difesa dall’avvocato Corrado Adernò); 2 anni e 9 mesi, 1500 euro di multa per Davide Venezia (difeso dall’avvocato Giorgio Assenza); 2 anni e 1000 euro di multa per Alfredo Sapienza (difeso dall’avvocato Antonio Meduri); 1 anno e 9 mesi e 900 euro di multa per Maria Cimino.

Sequestro dei beni

I pm della Procura di Siracusa hanno anche avanzato al giudice la richiesta di sequestro dei beni degli imputati e del trust del gruppo Frontino.

Le richieste di assoluzione

Chieste, inoltre, le assoluzioni per Salvatore Noto (difeso dagli avvocati Maria Spurio e Fabio Catania),  Assunta Di Martino (difesa dall’avvocato Tancredi Antonuccio) e Graziano Del Greco (assistito dall’avvocato Lo Presti).

 

 

 

 

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