Da un lato ci sono i dati di Confindustria Siracusa, per cui il ponte pasquale, sotto l’aspetto turistico, è andato bene, dall’altro ci sono quelli dell’associazione Noi Albergatori, il cui bilancio non è affatto positivo.

Camere piene o camere vuote?

Una delle differenze più evidenti riguarda le camere occupate: secondo il presidente della sezione Turismo ed eventi di Confindustria Siracusa, Patrizia Candela, “le prenotazioni nelle località di mare ed a Siracusa rappresentano l’85% delle camere occupate” mentre per Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa, “molte le camere rimaste libere ovunque: negli alberghi e nelle strutture extralberghiere  e ciò ha determinato una Pasqua sottotono”.

Le possibili ragioni di questa differenze di vedute

Insomma, due visioni molto diverse, praticamente opposte, per cui è complicato capire chi abbia ragione e chi torto, probabilmente ci sono dei parametri diversi usati da entrambe le associazioni e tra questi ce ne sarebbe uno abbastanza importante: la tipologia di turista.

Il turismo di lusso di Confindustria

Nella sua analisi, Confidustria Siracusa ha spiegato che è cresciuto il cosiddetto turismo di lusso, insomma visitatori facoltosi che non hanno problemi a pagare una camera in una struttura più “impegnativa”, a 4 o a 5 stelle. Ed in effetti, gli alberghi siracusani, più ascrivibili a questa categoria, gravitano nell’orbita di Confindustria turismo. Patrizia Candala, nel suo breve report sull’andamento nel ponte pasquale, ha sostenuto che è stata forte la presenza di stranieri, in particolare americani, seguiti da francesi e tedeschi, tradizionalmente tra i visitatori più ricchi. Per cui, stando a questo parametro, è stata una buona Pasqua per gli operatori alberghieri.

Il turismo secondo Noi Albergatori

Se, seguendo questo ragionamento, il turismo di lusso va a gonfie vele, quello medio o “popolare” non se la passa bene, come emerge nella visione dell’associazione Noi Albergatori. “Le prenotazioni, che a inizio anno erano molto buone, negli ultimi giorni di marzo hanno subito molte disdette e le previsioni per il mese di aprile sono assai scarse, in picchiata” sostiene Rosano. Insomma, chi dispone di un portafogli meno ricco ha preferito trascorrere la Pasqua da altri parti.

Il caro voli

Tra le cause di questa flessione, indicate da Rosano, c’è anche il caro voli.  “Le compagnie aeree, da Roma o Milano per la Sicilia, hanno proposto tariffe proibitive, obbligando di fatto molti viaggiatori a restare a casa, a causa anche dell’aumento del costo della vita” dice Rosano.

Turista ricco e turista medio

Del resto, un turista ricco non ha alcun problema nello spendere 300 o 500 euro in più per acquistare un biglietto aereo mentre per un viaggiatore  “con stipendio fisso” o variabile, magari perché è una partita Iva, la differenza è di quelle importanti.