Dopo vent’anni di abbandono, l’ex capannone del molo Sant’Antonio, incastonato nel porto di Siracusa si prepara a cambiare volto. L’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale ha infatti presentato un progetto che punta a trasformare l’edificio in una moderna stazione marittima, frutto di una collaborazione estesa e inedita tra Comune, Università di Catania, Soprintendenza e Ordini professionali di ingegneri e architetti.
La presentazione
Il piano è stato illustrato nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio, alla presenza del sindaco Francesco Italia, del presidente dell’Adsp Francesco Di Sarcina e dei rappresentanti delle istituzioni coinvolte.
Il sindaco
Il sindaco Italia ha sottolineato come la scelta di riqualificare l’esistente, anziché costruire nuovi volumi, rappresenti un segnale di attenzione verso la città e il suo patrimonio: “Un concorso internazionale, il coinvolgimento della Facoltà di Architettura e degli ordini professionali: sono elementi che ci fanno sperare in un risultato all’altezza del Porto Grande, che potrà essere vissuto meglio da cittadini e visitatori”.
L’area
Il progetto interessa un’area complessiva di circa 6,5 ettari. Il vecchio magazzino, collocato in un punto strategico per i servizi portuali, sarà completamente recuperato. Come spiegato da Di Sarcina, l’intervento è il frutto di una collaborazione che ha coinvolto tutti gli enti tecnici e culturali competenti: “Restituiremo funzionalità a una struttura inutilizzata da oltre vent’anni, integrandola con gli spazi esterni in un disegno coerente con il paesaggio portuale”.
Cosa prevede l’iter
L’iter prevede due fasi: la prima riguarda il recupero interno dell’edificio, per il quale è già quasi pronta la progettazione esecutiva e l’avvio della gara. La seconda fase, più ampia, comprenderà la definizione dell’immagine architettonica esterna e delle aree circostanti. Per questa parte è stato predisposto un concorso internazionale di progettazione articolato in due step: selezione delle proposte e, successivamente, sviluppo del progetto definitivo ed esecutivo da parte del team vincitore. Una modalità che garantisce la realizzazione concreta dell’opera e punta ad attrarre studi di architettura di respiro internazionale.
Alla conferenza hanno partecipato anche il soprintendente Antonio Lutri, il comandante della Capitaneria di Porto Antonio Cacciatore, il prof. Luigi Alini dell’Università di Catania, il presidente dell’Ordine degli ingegneri Guido Monteforte Specchi e il responsabile tecnico del progetto, l’ingegnere Franco D’Alpa.






Commenta con Facebook