Non si ferma la striscia di incidenti stradali nel Siracusano. E’ in ospedale, all’Umberto I di Siracusa, un ventiquattrenne che, in mattinata, mentre stava percorrendo in sella ad uno scooter via Elorina, la strada che collega la città alle zone balneari, è stato investito da una macchina. Non sono chiare, per il momento, le cause dell’impatto, a cui stanno lavorando gli agenti della Polizia municipale che hanno prestato le prime cure al ferito, prima dell’arrivo dell’ambulanza. Il giovane è stato poi caricato sul mezzo di soccorso per essere trasportato in ospedale ma allo stato i medici non intendono sbilanciarsi sulle condizioni del giovane. Gli inquirenti stanno accertando le responsabilità in questo ennesimo scontro sulle strade del Siracusano.

Ieri pomeriggio, in un incidente stradale, a perdere la vita è stato un giovane di Pachino, Natale Passarello, che avrebbe compiuto 20 anni, a settembre. Secondo una prima ricostruzione, al vaglio delle forze dell’ordine, il ragazzo era in sella al proprio scooter e stava percorrendo la Marzamemi-Pachino quando, per cause da accertare, sarebbe stato investito da un furgone. Per alcuni testimoni, quest’ultimo veicolo, a sua volta, sarebbe stato tamponato da un altro mezzo: si è così innescata una carambola che non ha dato scampo al giovane. La notizia del suo decesso ha fatto rapidamente il giro di Pachino dove il ventenne era piuttosto conosciuto. Aveva da poco sostenuto gli esami di maturità e si apprestava a godersi l’estate ma la sua vita si è spezzata sul selciato della Marzamemi-Pachino.

omenica notte a perdere la vita è stato un giovane di 22 anni di Avola, Salvo Mauceri, bagnino,  morto dopo un incidente  autonomo avvenuto in prossimità di una rotatoria tra Fontane Bianche ed Avola, nella zona sud di Siracusa. Per cause che sono al vaglio degli agenti della Polizia municipale, il ragazzo in sella ad una moto avrebbe perso il controllo per poi finire sull’asfalto. Un impatto violento che non ha dato scampo alla vittima, nonostante i tentativi dei soccorritori di tenerlo aggrappato alla vita.