indagini della polizia

Uomini che odiano le donne, 2 misure nel Siracusano, “perseguitavano le loro ex”

Nuovi episodi di violenza ai danni delle donne nel Siracusano. Un fenomeno in crescita esponenziale come svelato il mese scorso dal Capo di gabinetto della Questura di Siracusa, Ferdinando Buceti e che tende a non arrestarsi. Gli ultimi episodi sono verificati a Siracusa ed a Pachino.

Ex compagno ossessionato

nel primo caso, gli agenti hanno eseguito una misura cautelare, culminata con l’obbligo del braccialetto elettronico per un 40 anni, accusato di atti persecutori nei confronti della sua ex convivente.

Non l’avrebbe mai lasciata in pace, nonostante la loro separazione, anzi, secondo quanto emerso nelle indagini, l’uomo avrebbe, in più occasioni, seguito la vittima, ed in alcune circostanze si sarebbe appostato sotto la sua abitazione.

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Divieto di avvicinamento

Tanti i messaggi  inviati alla donna, che, ormai, aveva perso la sua serenità a causa del comportamento ossessivo del 40enne, nei confronti del quale è anche scattato il divieto di avvicinamento.

Il caso a Pachino

A Pachino, invece, gli agenti  hanno denunciato  maltrattamenti in famiglia, danneggiamento e atti persecutori nei confronti della ex compagna, un uomo di 54 anni. L’indagato  era già destinatario del provvedimento di ammonimento.

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Ex compagno invia video hard della ex

Non sopportava la fine della sua relazione con una donna, residente ad Avola, come lui e così per vendicarsi avrebbe inviato dei video hard alla figlia della vittima.

E’ una vicenda accaduta nei giorni scorsi ad Avola, conclusa con l’applicazione di una misura cautelare, il divieto di avvicinamento, ad un 56enne, che aveva reso impossibile la vita della donna.

Oltre ad infiniti messaggi sul telefonino e sui social, il 56enne avolese si sarebbe anche appostato sotto l’abitazione della ex compagna, convinto che avesse una nuova relazione. Aveva con se i filmati, di matrice sessuale, della donna, che, evidentemente, non aveva cancellato, anzi li avrebbe usati per il suo scopo: mettere sotto pressione non solo la compagna ma gli altri componenti della sua famiglia.

 

 

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