• I ristoratori tornano a criticare la scelta di tenere chiusi i loro locali
  • Niente cena di San Valentino, cancellata dalla zona arancione
  • Secondo i ristoratori il servizio a tavola non crea assembramenti

Non sono solo gli innamorati ad attendere il 14 febbraio, San Valentino è anche una festa per tanti ristoratori che, in cuor loro, speravano di aprire i locali per quella sera, con tanto di misure di sicurezza.

Ristoratori contro i Dpcm colorati

La zona arancione coprirà anche il giorno degli innamorati che dovranno starsene a casa e magari cenare con una pizza d’asporto. I ristoratori tornano così a criticare le scelte dei Governi nazionale e regionale

“La gestione della situazione è sicuramente complicata, ma a complicarla – spiega a BlogSicilia Alessandro Spadaro, imprenditore della ristorazione – ancor di più sono le contraddittorie ed illogiche disposizioni contenute nei Dpcm “colorati” e alle ordinanze ministeriali a cui fanno riferimento le ordinanze del presidente della regione. È un dato di fatto, per esempio, che la curva epidemiologica è cresciuta senza sosta nonostante la chiusura serale dei ristoranti dal 27 ottobre”.

Addio San Valentino

“Evidentemente si è preso un grosso granchio e si continua su questa strada. Assisteremo ad un continuo effetto elastico, oggi arancione, poi giallo – aggiunge l’imprenditore siracusano – ma subito dopo rosso, poco importa se il 14 febbraio saremo arancioni o rossi o gialli, il San Valentino è comunque una festa serale per cui i ristoranti sarebbero comunque chiusi”.

“I ristoranti non creano assembramenti”

I ristoratori lo ripetono come un mantra: nei loro locali non possono crearsi assembramenti. “Se il problema, ed è anche questo un dato di fatto, è evitare gli assembramenti, allora bisogna – spiega a BlogSicilia Alessandro Spadaro, imprenditore della ristorazione – essere risoluti e colpire dove questi fenomeni potrebbero manifestarsi. Certamente i ristoranti, e parlo di attività con esclusivo servizio a clienti seduti e ordinati, non costituirebbero nessun pericolo. Ma abbiamo una classe politica assolutamente incapace di analizzare i dati. Gestione schizofrenica”

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