• Protesta dei lavoratori della Uil della zona industriale
  • Denunciati dei contratti al ribasso nelle manutenzione alla Versalis
  • Gli operai costretti a subire dei contratti precari

Manifestazione stamane nella zona industriale di Siracusa della Uiltec per protestare contro il nuovo appalto per la manutenzione degli impianti Versalis, del gruppo Eni.

La vicenda

Secondo quanto sostenuto dai vertici del sindacato, i lavoratori di un’azienda, la Icmb, che opera nel settore della coibentazione assunti con contratti a tempo indeterminato, dovrebbero essere assorbiti da un’altra impresa, vincitrice della gara, ma con formule contrattuali precarie. Per la Uil, tutta colpa di un appalto “al massimo ribasso” che ha costretto la Icmb “ad abbandonare il contratto in corso d’opera, dimostrando l’insostenibilità da parte della aziende dell’indotto”.

Gli appalti

Per i vertici della Uiltec, Versalis  “ha assegnato i lavori alle altre due aziende presenti all’interno dello stabilimento, Riva&Mariani e Maiorana, legandoli ai loro contratti di manutenzione, più vantaggiosi ma con scadenza imminente. Le aziende in questione – spiegano i sindacati – hanno dato la possibilità ad assumere i lavoratori di Icbm con contratti a tempo determinato, non curando lo stato di precarietà che andrebbe ad originarsi.”.

“Calpestata dignità”

“E’ inammissibile che il mantenimento di certi appalti gravi sulla stabilità dei dipendenti che hanno conquistato, con sacrificio, i contratti a tempo indeterminato. La dignità dei lavoratori non va calpestata” fanno sapere dalla Uiltec.

La denuncia di un parlamentare Ars di Italia Viva

Nei mesi scorsi, un deputato regionale di Italia Viva, aveva preso di mira proprio i contratti con il gruppo Versalis. ““È importante ricordare che l’Eni storicamente ha sempre giocato un ruolo di rilievo e di sostegno al
territorio – diceva Cafeo – tuttavia oggi sembra venir meno proprio quel confronto costruttivo; in
questo particolare contesto preoccupa poi l’incidente diplomatico che ha visto l’azienda protagonista,
recentemente denunciato a mezzo stampa dai sindacati”.