Da Zurigo a Palermo, da Cuba all’Italia. Dalla vittoria della Diamond League nel salto triplo a quella della gara che vale punti per la finale Bronzo. Andy Diaz Hernandez – protagonista qualche giorno fa in Svizzera con la stratosferica misura di 17.70 balzato alle cronache dell’atletica mondiale – ha vinto agevolmente la sua gara per la Libertas Unicusano Livorno questo pomeriggio allo stadio delle Palme-Vito Schifani.

Era uno dei protagonisti attesi e non ha mancato all’appuntamento. Gli sono bastati due tentativi, infatti, per archiviare il triplo questo pomeriggio e pensare anche a domani quando si cimenterà nel salto in lungo per conquistare ulteriori punti per il suo team che lotta per la promozione nella finale Argento 2023.

L’atleta cubano, giunto in Italia nel novembre dell’anno scorso, ha superato la concorrenza di tutti con la misura di 16 metri ed 8 centimetri. Una misura modesta per il talentuoso 26enne nato a L’Avana.

Andy Diaz Hernandez “A Palermo un’ottima pedana, spero di tornare l’anno prossimo”

Dopo il successo nella sua specialità, Andy Diaz Hernandez ha commentato la gara parlando del suo arrivo nel capoluogo siciliano. “Ho trovato un’ottima pedana e spero il prossimo anno di tornare per provare a fare una buona misura – ha detto Andy Diaz Hernandez – siamo a fine stagione e devo centellinare le energie, anche perché domani tornerò in pedana per il salto in lungo”.

Domani nel salto in lungo

Il triplista allenato da Fabrizio Donato, bronzo olimpico a Londra 2012, sarà dunque anche domani protagonista nella pedana dell’impianto di viale del Fante. La finale del salto in lungo si disputerà domattina alle 10.

Futuro in Italia “Voglio difendere i colori azzurri”

Subito dopo la vittoria Diaz Fernandez ha parlato del suo futuro ai microfoni di BlogSicilia. “Mi vedo in Italia – ha detto – voglio presto gareggiare con la maglia azzurra, difendere questi colori”.

Diaz ricorda anche la recente finale della Diamond League vinta allo stadio Letzigrund di Zurigo quando si è permesso anche il lusso di battere il campione mondiale e olimpico Pedro Pablo Pichardo, secondo con 17.63. “Un sogno battere Pedro Pablo Pichardo non ci ero riuscito”.

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