Ormai manca solo l’ufficialità. Antonio Conte, reduce dalla conquista del 19esimo scudetto, non sarà l’allenatore dell’Inter nella stagione 2021/2022.

L’allenatore salentino, quindi, termina la sua avventura nerazzurra con un anno di anticipo rispetto alla scadenza contrattuale.

Le due parti, infatti, hanno aggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto. A Conte circa 7 milioni di buonuscita.

L’ex patron dell’Inter, Massimo Moratti, incalzato dai giornalisti, ha detto: «Non so cosa succederà col futuro dell’allenatore e degli altri, ma l’Inter ha un futuro lo stesso anche se ci sono dei cambiamenti nell’ambito tecnico. Conte poteva essere meno aggressivo? Ognuno agisce col proprio carattere, non posso giudicare».

«Mi dispiace per Zhang – ha aggiunto – non fa apposta ad avere una situazione di questo genere, ha fatto e farà di tutto per evitarla. Simone Inzaghi in pole position? Lascio scegliere alla societò, non mi posso permettere di dare giudizi personali. Deluso? Cerchiamo di accontentarci di aver vinto un campionato bellissimo, nella vita i cambiamenti a volte possono essere visti in modo negativo e invece poi hanno risvolti positivi. Se escludo un mio ritorno? Come allenatore penso di sì e anche per il resto», ha concluso con una battuta.

Gli ultrà dell’Inter hanno protestato contro il ridimensionamento della squadra, delineatosi nelle ultime ore. La Curva Nord, sotto la sede dell’Inter, ha preso subito posizione riguardo le scelte societarie, esponendo due striscioni: ‘Ridimensionare i campioni e’ solo da cog…i. Mister, staff & giocatori non si toccano!’ e ‘Zhang prenditi le tue responsabilità o lascia la nostra città’.

Zhang avrebbe prospettato ai dirigenti un calciomercato ‘lacrime e sangue’, con la necessita’ di realizzare plusvalenze per 70-80 milioni di euro e la partenza di uno o due ‘big’.

Conte non ha accettato e, per questo, ha deciso di andarsene.