Soleri illude, Di Pardo beffa il Palermo. Questa è la sintesi dell’incredibile finale andato in scena alla Domus Arena. Palcoscenico calcistico nel quale i rosanero escono con l’onore delle armi dal primo turno di Coppa Italia. Al gol di Dossena infatti, risponde l’attaccante ex Padova al minuto 120′, bravo a sfruttare di testa un calcio d’angolo battuto dalla destra da Mancuso. Quando tutto sembrava pronto per i rigori però, i rosanero si addormentano. Luvumbo, fra i migliori dei suoi, si beve Mateju, apparso quasi sempre in difficoltà questa sera. Il suo cross trova l’intervento in spaccata di Di Pardo, che batte un imperfetto Pigliacelli e regala i sedicesimi ai suoi.

Al di là della sconfitta, sono tanti gli spunti positivi per il tecnico Eugenio Corini. A cominciare da quanto offerto da Vasic, sempre pericoloso con i suoi inserimenti fra le linee. Bene anche Stulac, abile a creare geometrie soprattuto nel primo tempo, nonchè Lucioni, apparso una colonna portante della difesa. Male gli esterni. Se Ceccaroni è parzialmente giustificato, visto che giocava fuori ruolo, Mateju di alibi ne ha molti meno. Messo in difficoltà prima da Augello e poi da Luvumbo, l’esterno rosanero ha riproposto gli stessi errori visti nel passato. Limitato l’impatto anche dei subentrati. Soleri a parte, Valente e Saric in particolare faticano ad entrare in partita, sbagliando tanti passaggi facili e rimanendo in campo senza incidere particolarmente sull’incontro. La sensazione è che la condizione sia buona, considerando il periodo in questione. Ma qualche limite c’è ancora e solo il mercato potrà dare risposte.

Le pagelle di Cagliari – Palermo

Pigliacelli 6: Bravo a parare il rigore nel primo tempo, appare incerto in entrambi i gol realizzati dal Cagliari, in particolare sul secondo di Di Pardo.

Mateju 4: Peggiore in campo per distacco. Augello gli fa vedere le stelle nel primo tempo. Poi soffre ancora di più quando Ranieri mette in campo il jolly Luvumbo. Male in copertura, non riesce a fornire un argine agli attacchi dei padroni di casa. Poco aiutato da Insigne prima e Mancuso poi, sbaglia quasi tutto quello che può sbagliare. Chi ben comincia è a metà dell’opera, dice il detto popolare. Forse, per lui, è meglio azzerare tutto e ricominciare.

Lucioni 7: Baluardo difensivo. Centoventi minuti di sostanza. Quando può, si propone anche in fase offensiva. Un acquisto che rafforza la tenuta difensiva della squadra.

Marconi 6: Appare ancora con un ritardo di condizione. Nandez lo supera spesso in velocità. Lucioni lo aiuta a far reggere la barricata. Nella ripresa, quando calano i ritmi, fa valere l’esperienza. Nel finale la stanchezza lo limita.

Ceccaroni 5: Stesso discorso di Mateju. Soffre dannatamente le incursioni di Nandez e Zappa. L’unica attenuante è il fatto di giocare fuori ruolo.

Gomes 6: Nonostante il giallo a carico, gioca una partita di sostanza. Bravo a coprire in fase difensiva, lo è altrettanto nelle ripartenze. Esce alla fine dei tempi regolamentari piegato dalla stanchezza.

Stulac 6,5: Buona prova per il regista rosanero. Nel primo tempo mette sui piedi di Vasic una palla gol neutralizzata solo da una grande parata di Radunovic. Le sue geometrie possono costituire una marcia in più per la stagione che verrà.

Vasic 7: Il più pericoloso dei suoi. Bravo ad inserirsi da dietro, impegna in più occasioni Radunovic, costituendo un punto di riferimento offensivo per tutta la squadra. Gli manca solo il gol.

Insigne 5,5: Primo tempo abbastanza anonimo. Poco sostegno in fase difensiva all’isolato Mateju, lasciato da solo a fronteggiare Augello ed Azzi. Nella ripresa mette una buona palla per Vasic, poi poco altro.

Di Mariano 5,5: Entra a referto nella prima occasione pericolosa del Palermo, servendo Brunori in area. Poi incide abbastanza poco.

Brunori 5,5: Impegna Radunovic nella prima occasione della partita. Il suo è un lavoro oscuro, fatto di movimenti per creare gli spazi per i compagni di squadra, Vasic soprattutto. Grave l’errore nell’occasione del gol di Dossena. E’ proprio lui infatti a perdere in area il difensore sardo. Esce nel primo tempo supplementare, evidentemente stanco.

Saric (dal 63′) 5: Sbaglia un pallone facile durante un contropiede 4 contro 4 in pieno primo tempo supplementare. Apparso troppo timido in diversi frangenti, non riesce a replicare quanto fatto da Stulac.

Mancuso (dal 69′) 5: Sbaglia due gol da pochi passi. Errori gravi e che pesano sull’economia della partita, in particolare quello effettuato al 94′ sulla respinta corta di Radunovic. E’ bravo però, al 120′, a trovare Soleri in area nell’occasione del gol del pari.

Valente (dal 69′) 5: Apatico, fuori dal gioco. Mai pericoloso in fase offensiva. Manca soprattutto nel secondo tempo supplementare, quando la squadra doveva recuperare il risultato.

Segre (dal 75′) 5,5: Poco costante. Ci mette tanto ad entrare in partita. Bravo a trovare Mancuso nell’azione che precede il gol del momentaneo pari rosanero.

Damiani (dal 1′ t.s.) s.v.

Soleri (dall’11’ t.s.) 7: Ha una sola occasione sui suoi piedi, anzi sulla testa. E la sfrutta. Il suo rinnovo è un’ottima notizia per Corini.

Corini 5,5: La sua squadra gioca bene a tratti. Nel primo tempo, i suoi dominano la parte centrale e vanno più volte vicini al gol del vantaggio. Bene gli inserimenti di Vasic, che hanno dato al suo team quell’imprevedibilità che è mancata nella scorsa stagione. Non riesce però a trovare un rimedio alla sofferenza dei suoi esterni. Mateju, in particolare, è apparso perennemente in difficoltà. Un problema che il tecnico si trascina dallo scorso anno. I progressi ci sono. La forma non è ancora quella ottimale. Ma sulle fasce dovrà arrivare qualcosa dal mercato. Il solo rientro di Aurelio non può bastare.