• DAZN ha vinto la gara dei diritti televisivi per la Serie A.
  • SKY potrebbe impugnare la decisione della Lega di Serie A.
  • Cosa cambia per gli abbonati?

La Lega di Serie A ha assegnato a DAZN i diritti televisivi del campionato di serie A per il triennio 2021 – 2024. Stando a quanto si è appreso, 16 le società che hanno votato a favore di questa proposta e 4 le contrarie (Genoa, Crotone, Sampdoria e Sassuolo) e il quorum necessario era di 14.

Fumata bianca, quindi, dopo l’accordo trovato ieri, giovedì 25 marzo, in cui la maggioranza delle società ha deciso di assegnare a DAZN i pacchetti 1 e 3 per circa 840 milioni di euro a stagione. Cioé:

  • 7 gare in streaming a giornata in esclusiva (pacchetto 1);
  • 3 gare in co-esclusiva (pacchetto 3).

C’è anche un pacchetto 2 con cui si continuerà a trattare con Sky fino a lunedì 29 marzo, data della scadenza dell’offerta da 70 milioni a stagione della piattaforma satellitare. In pratica, potrebbe accadere (quasi) il cambio dei ruoli della situazione attuale: su DAZN tutte le partite ma tre settimanali su Sky. Attualmente, infatti, DAZN ha i diritti per tre gare a giornata mentre Sky per le restanti sette. Sky Italia, però, valuta di impugnare l’esito dell’asta dei diritti di Serie A.

COSA CAMBIA PER GLI ABBONATI?

Innanzitutto, per chi è già abbonato a DAZN ma non a Sky la possibilità di guardare tutte le partite di Serie A in streaming. Probabilmente, però, ci sarà un ritocco verso l’altro del costo mensile ma non è sicuro.

Per chi è abbonato a Sky satellite, c’è già l’offerta DAZN attiva o attivabile. Quindi, in teoria, un abbonato Sky via parabola potrà continuare a seguire tutte le partite di Serie A.

Per chi è abbonato a Now, in pratica lo streaming di Sky, dovrà abbonarsi anche a DAZN per potere guardare tutte le partite del massimo campionato italiano.

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