Il 19 agosto non è soltanto la data della seconda giornata del campionato di serie B che vede il Palermo impegnato a Bari nella sfida tra le neopromosse ma è una data importante nella storia calcistica rosanero.
Esattamente 35 anni fa, il 19 agosto del 1987, in una serata torrida ed in un clima meteorologicamente parlando molto simile a quello odierno, il calcio rinasceva a Palermo. Una folla di oltre 40mila spettatori, infatti, accoglieva all’allora stadio Favorita di viale del Fante la prima sfida amichevole in città dal doloroso fallimento di fine estate dell’anno prima (18 settembre 1986). E che amichevole.
Un anno senza calcio
Il Palermo, fallito dunque nel settembre del 1986, tornava in casa, davanti al suo pubblico affamato di calcio. L’ultima partita del vecchio corso societario del presidente Salvatore Matta risaliva al 7 settembre del 1986, a Bergamo con la Virescit Boccaleone per il match conclusivo del girone eliminatorio di Coppa Italia. La squadra, allenata allora dal tecnico Fernando Veneranda perse 3-0.
Era una formazione in disarmo, con una rosa piena di giovani. In pochi di chi aveva conquistato faticosamente la salvezza nel campionato cadetto nella stagione 1985-86, erano rimasti. Tra questi il portiere Franco Paleari. Poi, qualche giorno dopo la sentenza che cancellò Palermo dal calcio italiano per un anno intero.
L’entusiasmo di Palermo e della Favorita gremita
Il Palermo ripartiva dalla serie C2. La quarta serie nazionale. Era la prima volta che la squadra ripartiva da un gradino così basso, il punto “meno alto” era sempre stato la serie C, ma poi tantissima serie B ed anche la gloria della serie A fino ad inizi anni ’70.
La cordata di imprenditori palermitani guidata da Salvino Lagumina aveva iniziato la ricostruzione. Da zero. Giuseppe Caramanno fu il tecnico di quella prima stagione in C2. La squadra allestita aveva diversi giocatori che potevano considerarsi un lusso per la categoria. Era normale: il Palermo doveva subito tornare almeno in serie C1 e poi – prima dei Mondiali di Italia 90 che la città avrebbe anche ospitato – in serie B. Questi gli obiettivi.
Il mercato portò Santino Nuccio, Maurizio D’Este, il portiere Pietro Pappalardo, Antonino Manicone, Mariano Marchetti, Sossio Perfetto, Domenico “Mimmo” Di Carlo, Pietro De Sensi e tanti giocatori esperti di categoria.
L’amichevole con i brasiliani dell’Atletico Mineiro
La notizia che l’Atletico Mineiro avrebbero giocato un’amichevole alla Favorita col Palermo fece subito il giro della città. Una squadra fortissima, proveniente dalla massima serie brasiliana, che in quella stagione era arrivata terza in campionato, e seconda nel Mineiro. Non c’era un’amichevole internazionale da anni e l’ultimo gol alla Favorita lo aveva segnato Giovanni Tarantino nel 2-1 al Monza che permise ai rosanero di salvarsi sul campo il 15 giugno del 1986. Inutile dire che i biglietti andarono a ruba e lo stadio era un manto rosa-nero.
Dopo poco più di 14 mesi, di nuovo in campo. La partita fu equilibrata ma è chiaro che gli ospiti non giocarono al massimo pur mostrando una certa superiorità tecnica. Ma quel Palermo di Caramanno aveva sia l’anima, sia un potenziale importante nonostante la quarta serie.
Santino Nuccio pareggiò, lo stadio esplose di gioia
Nella ripresa il Palermo diede la gioia più grande agli oltre 40mila spettatori. Santino Nuccio, palermitano puro sangue, batte il portiere avversario e firma il momentaneo pareggio. Il pubblico esplose letteralmente gridando finalmente quella parola magica che gli era stata negata per oltre un anno: “Gol”. Nuccio avrebbe regalato tante altre gioie in quella stagione, anche memorabili (la rovesciata alla Juve Stabia al ’90 ad esempio) e molte altre perle.
Una stagione da ricordare per il Palermo
Il Palermo chiuse quella stagione con la vittoria a mani basse del girone D del campionato di serie C2 al termine di una cavalcata vincente con pochi stop, il più “pesante” fu il 4-2 a Crotone con l’allora Kroton alla terza giornata, poi una serie di risultati utili tra vittorie e pareggi che fecero selezione.
I rosanero terminarono la loro corsa al primo posto con 49 punti, 19 vittorie 11 pareggi e 4 sconfitte, 57 gol fatti e 21 subiti. Arrivò anche in finale di Coppa Italia di categoria persa nel doppio confronto col Monza, squadra di C1 dopo lo 0-0 dell’andata alla Favorita già in ristrutturazione che avrebbe chiuso subito dopo per essere completamente rifatta in vista dei Mondiali, ed il 2-1 dei brianzoli. Il Palermo era tornato in C1 con una squadra che scaldò il cuore dei tifosi.
A partire da quella sfida ai brasiliani dell’Atletico Mineiro. E ci sarebbe poi stata una incredibile e memorabile vittoria, il 19 maggio del 1988, sempre alla Favorita ridotta un rudere con l’Ajax finita 4-0 con gol di Pocetta e tripletta di D’Este per festeggiare la vittoria del campionato di C2.
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