Il Catania è escluso dal campionato di serie C. L’incubo per una tifoseria rossazzurra e per una città intera si è concretizzato. Ed è triste realtà. Dopo la decisione del Tribunale che ha disposto la cessazione dell’esercizio provvisorio, il presidente Figc Gabriele Gravina ha revocato l’affiliazione alla “fallita società Calcio Catania Spa, con svincolo parco tesserati”.
Si legge sul sito della Federazione. “Il presidente federale – continua il comunicato – preso atto della dichiarazione di fallimento della società Calcio Catania Spa pronunciata dal Tribunale Civile di Catania – Sezione Fallimentare in data 22 dicembre 2021, con concessione dell’esercizio provvisorio successivamente prorogato sino al 19 aprile 2022 e della cessazione dell’esercizio provvisorio della società Calcio Catania Spa, disposta dal medesimo Tribunale in data 9 aprile 2022 e comunicata dai Curatori in pari data, ha deliberato di revocare l’affiliazione alla fallita società Calcio Catania Spa, con svincolo del parco tesserati”.
Ghirelli sul Catania “Grande dolore che mai avrei voluto vivere”
Arriva anche la dichiarazione di Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, sulla decisione del Tribunale etneo.
“Innanzitutto esprimo il massimo rispetto per l’operato della curatela e del giudice fallimentare – si legge nella nota –. Con grande dolore debbo constatare che la cessazione dell’esercizio provvisorio nel corso di svolgimento della stagione regolare arreca un grave nocumento al Campionato di Serie C ed è questa una situazione che, come Presidente di Lega, non avrei mai voluto vivere. In questi mesi, e ancor prima fin dall’operazione Sigi, ho cercato in tutti i modi di far capire che gli impegni assunti dovevano essere rispettati; impegni che tuttavia non sono stati mantenuti”.
La nota di Ghirelli prosegue: “È innegabile, il covid ha aggravato irreversibilmente la situazione, ma rimane il fatto che, in quest’ultima fase, sono state avanzate proposte prive di alcun senso che hanno determinato la più spiacevole delle conclusioni. La Lega Pro ed i propri club, in quanto dotati di uno spiccato senso di responsabilità, sanno comunque affrontare e venire a capo di una situazione che avrebbe potuto determinare un danno non governabile. Concludo sottolineando la insopportabile sofferenza che tutta questa vicenda provoca alla città di Catania, ai tanti tifosi del Catania in Sicilia, in Italia, nel mondo”.
Dal Comune di Catania “Delusione e sconcerto”
“Ai comuni sentimenti di delusione e sconcerto per la cessazione dell’esercizio provvisorio del ramo d’azienda del Calcio Catania e l’estromissione dal campionato di Lega Pro, dobbiamo associare un sentito ringraziamento a mister Baldini, al direttore Pellegrino alla rosa dei giocatori della prima squadra, ai tecnici e ai ragazzi del settore giovanile, che in questi tribolati mesi, malgrado tutto, hanno indossato con orgoglio la maglia rossazzurra, vessillo di una tradizione lunga 76 anni”. Lo affermano, in una nota, il sindaco facente funzioni di Catania, Roberto Bonaccorsi, e la giunta comunale.
“Alla rabbia e al senso d’impotenza per le tante contraddizioni di questa vicenda – prosegue la nota – tuttavia, è doveroso fare prevalere la lucidità di pensare a quanto sia indispensabile unire le forze cittadine, ciascuno secondo la propria parte, per non disperdere l’inestimabile valore della passione calcistica catanese che da tante generazioni si tramanda e di cui il sindaco Pogliese si è sempre fatto interprete generoso. Ora più che mai dobbiamo ritrovare il senso più autentico dello Sport che significa rispetto, unione e forza ma anche autocontrollo, per rialzare la testa e non farci inghiottire dallo scoramento per la pesantissima batosta”.
Aggiunge la nota: “Non lo merita anzitutto l’insuperabile tifoseria catanese a cui vanno sentimenti di gratitudine e riconoscenza per avere sempre sostenuto la squadra della Città, malgrado le amarezze degli ultimi anni. È ora di riconoscersi tutti insieme nella missione di fare rinascere il Calcio a Catania, più forte nei fondamentali economici e più saldo nei valori etici e sportivi, analogamente – conclude la nota – a quanto accaduto in tante altre realtà italiane, per esempio il Parma e la Fiorentina e altri club calcistici come il Palermo e il Bari”.
Come cambia la classifica
Quella di domenica scorsa a Potenza è stata l’ultima partita del Catania: finita 2-2 con la rete al 95′ di Antonio Piccolo. È lui, l’ultimo marcatore rossazzurro. Stravolta la classifica del girone C.
Il regolamento, infatti, prevede che in caso di esclusione di un club dal campionato, tutti i punti conquistati dalle avversarie nelle partite disputate contro la società esclusa andrebbero cancellati. Questa la classifica aggiornata dopo l’anticipo tra Monopoli e Palermo vinto dai rosanero per 2-0.
Paradossalmente il Palermo in un colpo solo guadagna 9 punti sul Monopoli che aveva vinto le due partite contro gli etnei e perso oggi la sfida diretta con i rosa. I pugliesi, che prima dell’estromissione del Catania avevano 61 punti, da possibili candidati al secondo posto al quinto e senza possibilità di recuperare la piazza d’onore.
- 71 Bari
- 63 Palermo+
- 61 Avellino
- 58 Catanzaro
- 55 Virtus Francavilla*
- 55 Monopoli+
- 48 Foggia (-2)
- 47 Monterosi
- 44 Juve Stabia
- 43 Picerno
- 43 Turris*
- 41 Latina
- 40 Campobasso
- 37 Taranto
- 37 Messina
- 32 Potenza
- 29 Fidelis Andria
- 26 Paganese
- 21 Vibonese.
Turris e Virtus Francavilla hanno una partita da recuperare
Palermo e Monopoli una partita in più
Latina, Palermo e Messina giocheranno una partita in meno da qui alla fine del campionato.
Foggia penalizzato di 2 punti, Catania escluso.
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