Vittoria, secondo posto e tabù Sudtirol sfatato. Al Barbera, davanti ad oltre 24mila spettatori, il Palermo vince in rimonta per 2-1 sui biancorossi, concede il bis dopo il successo con il Venezia nel turno infrasettimanale e vola al secondo posto in classifica con 16 punti alle spalle del Parma approfittando anche del pareggio del Como a Bari nell’ottava giornata del campionato di serie B. Tre punti di sostanza che fanno anche morale perché ottenuti dopo una vera e propria battaglia.

Partita difficile, ostica, scorbutica. Come era prevedibile vista la caratura dell’avversario che fino ad oggi non aveva mai perso. Un successo in rimonta, quindi, voluto fortemente della squadra che ha saputo soffrire e che è riuscita con grande veemenza, e sospinta dal pubblico rosanero, a trovare i tre punti con i marcatori più improbabili: Ceccaroni ed Aurelio alla prima rete stagionale. Il Palermo continua a segnare con uomini diversi: a referto nelle prime sette partite disputate dai siciliani ben dieci calciatori con Brunori capocannoniere grazie alla tripletta di Venezia e gli altri nove a quota 1.

Dove è mancata la lucidità c’è arrivato il cuore. La manovra rosa nel primo tempo ha poco spazio e nel finale sono gli ospiti a segnare con Ciervo a segno dal limite dell’area. Sembra di rivedere i fantasmi col Cosenza di otto giorni fa ma questa volta i rosa hanno il merito di ritrovare subito il bandolo della matassa. Mancuso è più bravo nelle vesti di assitman che sotto porta ed in avvio di ripresa serve il pallone a Ceccaroni per la rete del pareggio.

Il pubblico ci crede, i rosa soffrono ma non mollano e nel finale Aurelio, subentrato ad inizio ripresa a Lund, trova la zuccata vincete su bell’azione personale di Di Francesco uno dei migliori in campo. La manovra rosanero deve ancora decollare ma la solidità e, anche la voglia, sono armi che nel recente passato mancavano.

Il Palermo conferma un dato: può competere per la lotta alla serie A. Almeno per quano fatto vedere fino ad ora. Nuova vittoria sporca, quinta affermazione in campionato (seconda in casa). Supera anche per la prima volta il Sudtirol negli scontri diretti (vendicando lo 0-1 della scorsa stagione). E se il gioco dovesse arrivare…

Le scelte di Corini, Mateju dal primo minuto

Eugenio Corini prosegue col 4-3-3 e non rinuncia a Mateju nonostante non stia al meglio. Il terzino destro ha recuperato in extremis e gioca sulla corsia di destra. Pacchetto difensivo identico con Pigliacelli tra i pali, Lund a sinistra, Mateju (appunto) a destra, ed i centrali Lucioni e Ceccaroni. A centrocampo Segre e Vasic a protezione del regista Stulac.
In avanti scelta obbligata: manca Insigne, dentro Mancuso, poi sulla sinistra Di Francesco mentre al centro Brunori che martedì si è ritrovato con una tripletta al Venezia.

Bisoli risponde con un 4-3-3 che sembra un 4-1-4-1. Poluzzi in porta poi cerniera arretrata a quattro con Giorgini, Cuomo, Masiello e Gargano; a centrocampo Tait, Lunetta e l’ex di turno Broh. In avanti trio temibile con il capocannoniere del campionato, Casiraghi (6 gol e 2 assist), Ciervo ed Odogwu. Quest’ultimo decise la sfida della scorsa stagione che si disputò esattamente un anno fa.

Palermo minaccioso dopo avvio di studio

Succede poco nei primi 8 minuti di gioco con il Sudtirol che è abile nel possesso palla ma che crea poco pur spingendo. Al 6′ il Palermo si sveglia dal torpore con una iniziativa personale di Di Francesco. Poi, all’8′ è Mancuso – lanciato da Stulac – a provarci senza però trovare la porta.

Lund al 14′ si propone molto bene sulla sua fascia, elude un avversario in area e crossa morbido per Mancuso anticipato da un difensore in angolo.

Pericolo Sudtirol

Poco prima del quarto d’ora primo brivido vero e proprio per il Palermo. Lucioni rinvia sulla schiena di Vasic, la sfera va a Casiraghi che  sulla destra, l’attaccante del Sudtirol in area effettua un tiro cross cercando Odogwu con la sfera che attraversa lo specchio della porta pericolosamente.

Rosa attivi sulla fascia destra

Il gioco dei rosanero si concentra su Di Francesco e sulla zona destra. Dai suoi piedi partono le azioni più pericolose dei siciliani. Al 18′ è l’ex Lecce a crossare al centro area per la testa di Segre. L’inzuccata arriva puntuale ma la sfera va fuori e non impensierisce Poluzzi.

Nessun vero pericolo

Ma veri e propri pericoli per ora nulla. Da una parte e dell’altra. A metà primo tempo un discreto fumo e poco arrosto. Ai rosa manca il tiro e l’ultimo passaggio. Al Sudtirol l’intensità in avanti.

La partita prosegue su questo andazzo. Né Poluzzi, né Pigliacelli hanno effettuato interventi. il Palermo aumenta l’intensità in avanti ma non riesce ad affondare. Troppi passaggi superflui soprattutto nei momenti decisivi. Quando l’azione dovrebbe concludersi, continua con un tiro.

Tiro a giro di Ciervo, Sudtirol in vantaggio

Al 37′ arriva il gol del Sudtirol. Gli ospiti sornioni vanno in vantaggio alla prima conclusione: Ciervo tira a giro dal limite dell’area e non lascia scampo a Pigliacelli sfruttando una azionie insistita dei suoi. Rete tutto sommato meritata perché la squadra di Bisoli non ha concesso nulla.

Forcing del Palermo senza esito

Il Palermo stringe i tempi e pressa in avanti provando – finalmente – la conclusione. Ma senza ancora riuscire a dimpegnare il portiere avversario. Il Sudtirol si difende con ordine.

Bisogna attendere il 42′ per il primo intervento di Pulizzi che deve sventare a mano aperta il colpo di testa di Brunori da distanza ravvicinata al termine di un’azione confusa. Poi batti e ribatti con fallo fischiato all’attaccante rosanero.

Al terzo minuto di recupero Segre impegna Pulizzi con una botta da lontano. L’estremo difensore ospite si distende ed allontana. Poi Marcenaro manda tutti negli spogliatoi dopo 3 minuti di recupero. Prima frazione con il Palermo lento e prevedibile.

Inizia la ripresa Henderson entra per Segre

In avvio di ripresa Corini si gioca il primo cambio: Henderson subentra al posto di Segre.

Ceccaroni pareggia

Il Palermo pareggia in avvio di ripresa, al 48′ con Ceccaroni bravo a girare in rete un centro rasoterra di Mancuso su calcio di punizione di Stulac. Prima rete per il difensore rosanero, ottavo marcatore della squadra. Subito dopo Vasic da lontano ma blocca Pulizzi.

Triplo cambio per Corini

Al 58′ Corini opera un triplo cambio. Vasic, Stulac e Lund escono al posto di Coulibaly, Gomes ed Aurelio. Buona prova per Lund, Stulac a corrente alternata con poche luci ad onor del vero, mentre per Vasic una prova di sacrificio per sopperire alla scarsa mobilità di Mateju sceso in campo non al meglio.

Nemmeno due minuti e Coulibaly viene ammonito per un fallo su Casiraghi. Al 63′ primo cambio per il Sudtirol: Bisoli si gioca la carta Pecorino al posto di Odogwu.

Il Palermo prova a vincerla

Le due squadre si affrontano a viso aperto con potenziali pericoli da ambo i lati. Occasione el 66′ per Mancuso che è bravo a stoppare la palla su torre di Lucioni ma poi spara alto sulla traversa da posizione favorevole.

Il pubblico invoca Soleri

Intanto da qualche minutoi l pubblico invoca a gran voce l’ingresso di Soleri. Tutti i settori del Barbera vogliono l’ingresso del numero 27  rosanero.

Doppio cambio Sudtirol

Al  7o’ doppio cambio per il Sudtirol: Lunetta esce per Rover, Broh per Lonardi con applausi per l’ex rosanero.

Soleri entra tra il boato del pubblico

Ultimo cambio di Corini: al 74′ Soleri entra al posto di Mancuso tra il boato dello stadio che torna a cantare a gran voce. Corini accontenta il pubblico ma rischia Mateju che appare in difficoltà perché non al meglio della forma fisica.

Lonardi, appena entrato, al 76′ tira dal limite dell’area con palla poco lontana dal palo lontano di Pigliacelli.

Di Francesco scalda le mani a Pulizzi

I rosanero cercano con insistenza il 2-1. All’82’ Di Francesco è bravo ad involarsi palla al piede, accentrarsi e tirare dal limite dell’area. Pulizzi però è attento e devia in angolo.

Anche Bisoli esaurisce i cambi. A 5 minuti dall’90’ Ciervo, autore del gol, esce per l’ex Rauti e Casiraghi per Ghiringhelli.

Aurelio gol, il Palermo raddoppia all’89’

Il Palermo trova il vantaggio all’89 Aurelio segna il 2-1. Corner di Di Francesco respinto, la sfera arriva ancora al numero 17 che crossa in mezzo, Aurelio è solo sul secondo palo ed appoggia in rete da due metri. Esplode il Barbera. L’arbitro concede 6 minuti di recupero. Ma succcede poco. Il Palermo si difende, il Sudtirol non ha la forza e la lucidità di impensierire Pigliacelli. Alla fine è festa rosanero. L’ambiente ci crede ed i risultati confermano che la squadra può dire la sua per la lotta alla serie A. Almeno per ora.

Palermo-Sudtirol, il tabellino

Palermo-Sudtirol 2-1

Palermo: Pigliacelli; Lund (dal 58′ Aurelio), Lucioni, Ceccaroni, Mateju; Segre (dal 46′ Henderson), Stulac (dal 58′ Coulibaly), Vasic (dal 58′ Gomes); Di Francesco, Brunori (capitano), Mancuso (dal 74′ Soleri). Allenatore Eugenio Corini. A disposizione: Desplanches, Karunic, Graves, Marconi, Necelearu.

Sudtirol: Poluzzi; Giorgini, Cuomo, Masiello, Gagnano; Tait, Lunetta (dal 70′ Rover), Broh (dal 70′ Lonardi); Casiraghi (dall’85’ Ghiringhelli), Ciervo (dall’85’ Rauti), Odogwu (dal 63′ Pecorino). Allenatore: Pierpaolo Bisoli. A disposizione: A disposizione: Drago; Shiba, Vinetot; Kofler, Siega, Peeters; Cisco.

Arbitro: Domenico Marcenaro di Genova. Assistenti di linea: De Meo (Foggia) e Politi (Lecce). Quarto uomo: Perri (Roma 1). Var: Di Martines (Teramo), Avar: Doveri (Roma 1).

Marcatori: 37′ Ciervo, al 48′ Ceccaroni, all’89’ Aurelio

Note. Spettatori 24.402 (12.603 quota abbonati, 11.799 biglietti venduti).

Ammoniti: Segre (Palermo), Stulac (Palermo), Cuomo (Sudtirol), Coulibaly (Palermo). Aurelio (Palermo). Corini (allenatore del Palermo)

Recuperi: 3′ e 6′.

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