Vigilia d’attesa per Palermo-Benevento. La partita di sabato 22 aprile al Renzo Barbera, valida per la 34ma giornata del campionato di serie B, è molto calda. I tre punti in palio servono tanto ai rosanero per riscattare un periodo non esaltante, quanto ai sanniti per rilanciare le loro chance di salvezza diretta.
La squadra di Eugenio Corini, nonostante la flessione certificata dai numeri che raccontano di una vittoria nelle ultime 10 partite, rimangono noni a 3 lunghezze di distacco dalla zona play off. Ed a 6 da quella play out. Il ritorno al successo di Brunori e compagni avrebbe una doppia valenza. In chiave salvezza perché metterebbe praticamente in cassaforte la permanenza in cadetteria per la prossima stagione; in ottica spareggi promozione perché mal che vada, la distanza di tre punti sarebbe immutata e con quattro partite rimanenti dopo quella di sabato tutto potrebbe ancora accadere.
“Come per la sfida di andata”
Il tecnico si è presentato oggi in sala stampa per parlare di questa sfida contro il fanalino di coda rievocando quanto successo nella partita di andata che, ricordiamo, venne decisa da un gol di Brunori col Palermo che espugnò il Vigorito.
“È una partita densa di significato – sottolinea Corini – riavvolgendo il nastro è come prima della partita d’andata, era un momento delicato dal punto di vista della classifica. La classifica non era buona, con i risultati del pomeriggio si complicò ulteriormente. All’andata abbiamo fatto una partita importante, d’equilibrio e da squadra. Questa squadra è formata da ragazzi seri, a volte abbiamo fatto bene altre volte meno. Il percorso lo sapete, sapete come abbiamo iniziato e cosa abbiamo affrontato. Dopo l’inizio del girone di ritorno ho visto una tale energia che mi ha fatto dire che il nostro sogno sarebbe stato andare ai playoff. La storia del girone di ritorno mi sembra chiara: abbiamo perso tre volte. E solo Genoa, Cagliari e Sudtirol hanno perso due volte. Si deve guardare la crescita della squadra, siamo il terzo miglior attacco ma la diciassettesima difesa come gol subiti. Ci stiamo lavorando, fa parte di un percorso”.
In cinque partite può succedere di tutto, “Capisco amarezza tifosi”
L’allenatore parla poi del finale della stagione e delle aspettative dei supporters. “In queste cinque partite – racconta – si possono fare tantissime cose per sviluppare il nostro futuro e creare una mentalità di un certo tipo. Capisco la delusione e capisco che abbiamo perso due volte nelle ultime tre. L’amarezza del tifoso la comprenderò sempre, ma devo essere lucido”.
Poco dopo ritorna sull’argomento: “In queste cinque partite può succedere di tutto, la capacità è quella di capire che l’obiettivo è quotidiano. Se mi sono speso dicendo sogno playoff è perché volevo accompagnare la squadra a capire cosa volesse dire reggere certe pressioni a Palermo. Bisogna guardare le prestazioni, se questa squadra non facesse quanto richiesto sarei il primo a dire che potrebbe esserci qualcosa che non va. È fondamentale approcciare la partita in una certa maniera, abbiamo voglia di vincere domani per provare a spingerci ancora più in là nelle ultime partite del campionato”.
Su Venezia: “Partita fatta bene, eravamo in controllo. Abbiamo subito il pareggio ma abbiamo continuato a giocare. Ad inizio secondo tempo potevamo fare noi il 2-1. Hanno fatto gol loro su calcio di rigore e dopo un’occasione di Brunori non abbiamo lavorato bene in marcatura preventiva e abbiamo subito il gol del tre a uno. Nonostante le difficoltà ed il valore dell’avversario la squadra ha creato i presupposti per rimontare la partita. Questa squadra non molla mai”.
“Vicini all’obiettivo”
Corini prosegue: “Siamo vicini all’obiettivo posto, abbiamo lavorato in settimana. Questa mattina con la squadra siamo andati dentro determinate situazioni che sono fondamentali per fare il salto di qualità definitivo. Abbiamo visto dei video. Non è un problema di difensori, ma un problema di come vogliamo difendere tutti insieme. Per dieci volte non abbiamo subito gol, sul resto si può migliorare. Questo è stato un anno zero, abbiamo costruito. Ci siamo presi le critiche, ma il focus è molto chiaro. E per me domani dobbiamo mettere in campo questo”.
“Benevento è squadra che ha qualità, il pallone peserà molto”
Immancabile il cenno alla squadra avversaria che ha cambiato in stagione quattro allenatori, ultimo arrivato Andrea Agostinelli che ha esordito con un pareggio interno nella sfida delle Streghe con la Reggina chiusa 1-1. Ed ammette che i palloni peseranno molto in questa partita.
“Il Benevento è una delle tante squadre che hanno un budget più alto rispetto al nostro. È una formazione che ha qualità, sono tutti giocatori esperti e questo certifica quanto è stato difficile il campionato. Non è facile stare dentro le difficoltà, per noi è diventato un mantra. Hanno qualità, giocatori come Ciano e Farias possono crearti difficoltà. Con la Reggina hanno fatto una partita emotiva, abbiamo la consapevolezza del valore dell’avversario. Il pallone peserà tantissimo, dovremo renderlo più leggero affidandoci alle cose su cui abbiamo lavorato”.
Sul cammino in casa del Palermo
Il tecnico parla del ruolino di marcia interno. Giudicato buono con 7 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte. Numeri che pongono i rosanero al quinto posto di questa speciale graduatoria.
“La squadra in casa ha fatto un ottimo campionato – spiega – anche con la Ternana, contro cui abbiamo riscontrato qualche difficoltà, abbiamo spinto fino al 95′. E con il Cosenza è stato un match equilibrato. I pareggi hanno tenuto la classifica molto corta e questo certifica la difficoltà del campionato. Oggi siamo al nono posto e vincendo la partita possiamo consolidare la categoria guardando con un occhio particolare alle ultime sfide. Sappiamo cosa fare quando abbiamo la palla e quando non l’abbiamo. Dobbiamo spostare la partita dove siamo più bravi. Abbiamo rispetto del Benevento”.
“Calcio sport di contatto, capire dinamiche infortuni”
Si parla del numero di infortuni della squadra. Aurelio si è fermato in settimana e salterà la partita di sabato con il Benevento. Si aggiunge ad un elenco pesante che diventato ancor più pesante visto il momento decisivo della stagione.
“Il calcio è uno sport di contatto, bisogna capire le dinamiche dei vari infortuni. È fisiologico avere infortunati, nonostante sappiamo che dobbiamo migliorare a livello di strutture abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare e siamo in linea con gli altri club. Di Mariano l’ho sentito sia la sera prima dell’intervento, sia nel tardo pomeriggio dopo l’intervento. È andato tutto bene, è stato mandato da uno dei più bravi ortopedici a livello mondiale. Abbiamo provato a capire se potevamo recuperarlo con una terapia conservativa, ma così non è stato. Contiamo di recuperarlo per il ritiro della prossima stagione”.
Stulac potrebbe rientrare nelle ultime due giornate
Si accenna ad un possibile rientro di Stulac. Il tecnico afferma: “Ha lavorato a Manchester, ha risposto a determinati sviluppi dal punto di vista atletico. Mercoledì dovrebbe tornare a lavorare con noi e avrà un paio di settimane di adattamento. Se tutto dovesse andare nel migliore dei modi potrebbe tornare a disposizione nelle ultime due giornate di campionato”.
Sala dal primo minuto col Benevento
Corini, inoltre, fa sapere di avere le idee chiare sulla formazione titolare che scenderà in campo. E risponde ad una domanda sulla disponibilità di Sala. “Appena rientrato l’ho messo per gli spezzoni di partita, ha fatto bene con noi. A Venezia ha conquistato il rigore, domani Marco (Sala, ndr) riprenderà il suo posto dal primo minuto. Aurelio, invece, pensiamo possa rientrare per la Spal”.
Palermo-Benevento, i convocati
Questi i calciatori rosanero convocati per la gara di sabato 22 aprile contro il Benevento:
Portieri: 1 Grotta, 12 Massolo, 22 Pigliacelli
Difensori: 2 Graves, 3 Sala, 4 Orihuela, 11 Masciangelo, 15 Marconi, 18 Nedelcearu, 25 Buttaro, 37 Mateju, 48 Bettella, 79 Lancini
Centrocampisti: 5 Gomes, 8 Segre, 14 Broh, 21 Damiani, 26 Verre, 28 Saric, 30 Valente
Attaccanti: 7 Tutino, 9 Brunori, 19 Vido, 27 Soleri.
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