Delusione e scoramento. Il ko interno col Cittadella, il terzo nelle ultime cinque partite, certifica la crisi rosanero. Matteo Brunori a fine conferenza analizza la partita. Lo 0-1 dopo 100 minuti al Barbera è stato accompagnato da una colonna sonora di fischi in tutti i settori dello stadio.

Probabilmente la più brutta della stagione al pari di quella col Brescia dal punto di vista prestazionale con l’aggravane del risultato negativo (nessun tiro vero in porta peraltro) che lascia i rosa al terzo posto ma li allontana dalla seconda piazza per effetto della vittoria del Venezia sul Catanzaro nell’anticipo della 13ma giornata di campionato.

Squadra di Corini contestata al termine della partita dai tifosi anche a fine partita e fuori dai cancelli dell’impianto di viale del Fante. Tra i cori più gettonati “Corini vattene via” e “Vogliamo gente che lotta” in chiaro riferimento alla prestazione assolutamente negativa anche con i veneti.

“Chiedo scusa ai tifosi – sottolinea il capitano del Palermo – non ci sono attenuanti per aver perso una partita in questo modo. Indubbiamente è un momento negativo che stiamo attraversando e dobbiamo comprendere il perché.

“Periodo difficile, non possiamo piangerci addosso”

Il numero 9 rosanero è stato in ombra in questa sfida con i veneti. Mai al tiro e di conseguenza mai pericoloso in 90 minuti in cui la squadra ha tirato in porta una o due volte.

“Non possiamo piangerci addosso – osserva Brunori – e la pausa ci servirà a comprendere cosa è andato e cosa non è andato. Nell’ultimo periodo abbiamo perso fiducia. Non riusciamo a fare alcune giocate ed anche il passaggio di un metro a volte ci viene difficile. Rifletteremo assieme con i compagni per risolvere questi problemi che sono più mentali che di mera esecuzione. Un periodo che passerà. E ripeto: chiedo ancora scusa ai tifosi che hanno tutto il diritto di fischiarci e di contestare perché vogliono vedere un Palermo diverso che lotta per le posizioni di testa. Ce li meritiamo tutti”.