Da quasi 30 anni nel calcio esiste la regola che vieta al portiere di toccare il pallone con le mani sul retropassaggio (volontario) del compagno di squadra: pena un calcio di punizione a due in area di rigore. La norma non si applica ai retropassaggi di testa.

Una regola che venne applicata il 25 luglio del 1992 ma che ebbe una genesi ancora più lontana nel tempo, nell’estate del 1990. Era il periodo delle Notti Magiche dei Mondiali di calcio in Italia. Il 17 giugno allo stadio La Favorita di Palermo (oggi Renzo Barbera) si giocò Irlanda-Egitto la partita più brutta di quella rassegna. Gli oltre 33mila spettatori presenti assistettero ad uno spettacolo sconcertante e noioso. Un pessimo spot per il calcio.

Una costante melina tra le due squadre in campo che hanno pensato più a non subire che a proporre. Forse gli irlandesi meno colpevoli ma non sufficientemente spinti ad andare oltre. Del resto il pari avrebbe fatto comodo ad entrambe per poi giocarsi il tutto per tutto all’ultima giornata.  Naturalmente il match valido per la seconda giornata del girone F del Mondiale di Italia 90 si concluse con un classico 0-0. E fu questa la classica goccia che fece traboccare il vaso: la Fifa, anzi la l’Ifab (la International Football Association Board) cambiò le regole per evitare questo tipo di spettacolo.

Da questa brutta partita il là per il calcio moderno, più rapido e spettacolare. La riprova diretta nella serie A 1992-1993 con caterve di gol ed il record alla quinta di andata con ben 48 reti tra cui spiccarono un leggendario Fiorentina-Milan finito 3-7, il 4-4 fra Genoa ed Ancona e due 5-2 nei match vinti dalla Lazio sul Parma e dall’Udinese sul Pescara. Fu dura, infatti, per i portieri abituarsi subito a questo regolamento.

Irlanda-Egitto, la peggior partita di sempre

Novanta minuti di nulla ricordati come la peggiore partita di quel Mondiale e, probabilmente, della storia di tutti i Mondiali. Ma fu la summa di quell’edizione che vide una media di 2.2 gol a partita con 5 pareggi per 0-0 e ben 15 vittorie di misura per 1-0. Basti pensare che proprio gli irlandesi sarebbero poi arrivati ai quarti di finale senza vincere nemmeno un incontro, segnando due reti, subendone 3 riuscendo a superare l’ostacolo Romania a Genova ai calci di rigore grazie ad una prodezza di Pat Bonner su Timofte nell’ultima serie. Fatale per la squadra allenata da Jack Charlton il gol di Totò Schillaci che mandò gli Azzurri padroni di casa alle semifinali.

L’Egitto segnò una sola rete, all’Olanda, nell’1-1 della prima giornata venendo poi eliminata per la sconfitta di misura con l’Inghilterra nell’ultimo match. Nelle sei partite del gruppo F ebbe come sede anche Cagliari che ospitò tutti i match dei Leoni quella fu l’unica vittoria con ben cinque pareggi.

Il nulla cosmico per 90 minuti

Irlanda ed Egitto scesero in campo senza farsi male. L’imperativo degli egiziani che avevano uno schieramento ultra difensivistico prevedeva un unico tema tattico: retropassaggio al portiere che raccogliendo la palla con le mani poteva tranquillamente perdere tempo e rilanciare la sfera verso il centrocampo E ripartire.

L’Irlanda che aveva pareggiato con l’Olanda nel match inaugurale della sua avventura ad Italia ’90 per 1-1, si adeguò anche se il tecnico disse che avevano tentato di vincere la partita.

Nel tabellino pochissimi elementi di spicco. Ma sono leggendari i sei minuti totali in cui il portiere irlandese Pat Bonner (veterano con oltre 600 partite tra i protagonisti) trattenne il pallone. Mitologia volle che questi sei minuti fossero consecutivi. Ovviamente non fu così. Di tiri veri e propri in porta non se ne ricordano. Le emozioni latitarono. Vinse decisamente la noia al punto che, probabilmente, il taccuino venne utilizzato dai cronisti dell’epoca soltanto per segnalare le sostituzioni, le due ammonizioni (una per parte) e probabilmente il conto dei corner.

Il calcio fino ad allora viveva di retro passaggi. Era una tattica diffusa ma quella partita giocata in un’assolata Palermo spinse a cambiare tutto. Troppo brutta quella partita per essere vera.

Italia 90 a Palermo, 3 pareggi e quattro gol in totale

Tre le partite di Italia 90 alla Favorita di Palermo, messo a nuovo per l’occasione. Un vero gioiello l’impianto di viale del Fante che solo 10 mesi prima aveva vissuto la tragedia del crollo di un ponteggio che causò la vita a cinque operai.

Si giocarono le partite del Girone F di quella Coppa del Mondo. La prima fu il 12 giugno tra Olanda ed Egitto che si chiuse 1-1, la seconda la già menzionata Irlanda-Egitto senza reti, ed Irlanda-Olanda, anche questa terminata in parità sull’1-1 il 21 giugno. Risultati che qualificarono Inghilterra, Irlanda ed Olanda agli ottavi di finale. Eliminati i Faraoni.