30 anni fa le notti magiche di Italia 90. Il mondiale in casa nostra che fu giocato anche a Palermo, in un rinnovato stadio La Favorita.

Un campionato del mondo che sembrava alla portata degli Azzurri, piena zeppa di giocatori eccezionali, tra cui Roberto Baggio e il palermitano Salvatore Schillaci. Ma, allenati da Azeglio Vicini, quella rosa era composta anche da icone quali Walter Zenga, Franco Baresi, Giuseppe Bergomi, Giancarlo Giannini, Aldo Serena, Paolo Maldini, ecc., ecc.

Il sogno italiano fu interrotto dall’Argentina di Diego Armando Maradona, allora al Napoli. E proprio nel capolugo partenopeo, a causa di un calendario che si sarebbe dovuto gestire meglio per evitare di sfidare i sudamericani nella seconda casa de La Mano de Dios.

Ebbene, Maradona, 59 anni, su Instagram ha raccontato quel mondiale, perso in finale con la Germania Ovest di Lothar Matthäus: «A quasi 30 anni dal debutto a Italia ’90 mi sembra giusto ricordare il sacrificio che hanno fatto tutti i ragazzi per arrivare a quella competizione nelle migliori condizioni».

E ancora: Ruggeri con la pubalgia, Burruchaga, Batista, Olarticoeche e Giusti infortunati e io senza un’unghia al pollice del piede. Senza dire della frattura di Pumpido. E anche se non avemmo un buon inizio né il finale sperato, la squadra ha dato tutto ciò  che aveva. E sono sicuro che lo avremmo fatto ancora oggi».

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