Continua il ritiro a Ronzone per il Palermo che sta svolgendo la preparazione pre-campionato in vista della nuova serie B. Campionato cadetto che verrà presentato questa sera alle 20.30 a Como dove sarà sorteggiato il calendario.
Intanto il club rosanero presenta Fabio Lucioni, primo volto nuovo per la stagione 2023-2024. Esperto difensore centrale di 35 anni acquistato dal Lecce che la scorsa stagione ha vinto il campionato cadetto con il Frosinone e che nel suo palmares è stato protagonista in cadetteria centrando promozioni e vittorie anche due volte proprio a Lecce ed una a Benevento oltre che quella vinta con i laziali.
Queste le prime parole di Lucioni in conferenza a Ronzone: “L’obiettivo è sicuramente essere ambiziosi in una società che ha cominciato a spianare la strada da un paio d’anni. C’è da percorrerla e stare uniti dando il massimo quotidianamente. Se vogliamo raggiungere gli obiettivi importanti non dobbiamo solo basarci sulle chiacchiere ma fare i fatti”. Insomma, l’esperto calciatore vuole portare esperienza e dare mentalità vincente per raggiungere il bersaglio grosso anche in Sicilia.
“Trattativa semplice per arrivare a Palermo”
Lucioni racconta il contatto con il club rosanero ed il suo arrivo al Palermo. “Trattativa è stata semplice. Da Frosinone non c’erano più la possibilità e la volontà di proseguire un percorso. Con il mister avevamo comunque un buon rapporto già da Lecce ed è bastata una telefonata per farmi dire di si. Le differenze tra Palermo e le altre piazze ci sono ma vincere non è mai semplice. Se pensiamo che basta dirlo abbiamo sbagliato tutto. Dobbiamo far quadrato sulle direttive dell’allenatore e fare quello che ci dice lui. E cercare di dare il massimo. Naturalmente in una piazza così importante e con tanti tifosi che saranno secondo me un valore aggiunto sarà, secondo me, tutto più semplice”.
La ricetta per vincere
Domanda semplice al difensore centrale rosanero: Come si vince? Lucioni ha raccontato: “Si vince percorrendo un percorso tutti insieme. Si vince cercando di alzare l’asticella quotidianamente, si vince perdendo meno duelli il sabato e secondo me si vince nello spogliatoio. Quando è coeso, compatto e che acquisisce una mentalità vincente – che non significa vincere sempre – significa dare tutto anche quando si perde. Quando si ha questa consapevolezza e non si avrà nulla da recriminare vuol dire che si è fatto già un passo in avanti. Ma tutti i naviganti dovranno remare dalla stessa parte”.
“La serie B non aspetta”
Lucioni in questi primi giorni di ritiro in Trentino Alto Adige ha già fatto il leader dando direttive in difesa. Insomma, non passa inosservato. “Arrivato a quasi 36 anni è giusto che qualche responsabilità in più uno se la prenda. Con qualche partita sulle spalle si possono dare consigli ai più giovani per farli trovare subito pronti. La serie B non è un campionato che aspetta. Se non si è pronti si viene mangiati. La scorsa stagione c’erano squadre costruite per fare i play off e o non ci sono arrivate o addirittura sono retrocesse. Dobbiamo farci trovare pronti. Quando le avversarie giocheranno contro il Palermo daranno qualcosa in più. Se non siamo pronti a questo sbatteremo i denti e ci faremo male. Significa che da questo ritiro dobbiamo essere coesi, pronti ed alzare l’asticella a livello mentale perché non ci aspetterà nessuno.
L’importanza del Barbera pieno “Vantaggio per noi”
Lo stadio Renzo Barbera pieno è sicuramente un’arma in più per il Palermo. Lo stesso Lucioni conosce l’ambiente ed a febbraio scorso ha già giocato col Frosinone pareggiando 1-1 con i rosanero che andarono in vantaggio con un eurogol di Verre da prima del centrocampo. “Sono un componente di questa squadra e cerco di trasmettere i miei pensieri. Normale che il Barbera stracolmo sia un vantaggio per noi e deve diventare uno svantaggio per gli avversari. Al tempo stesso, per riempirlo ci vogliono tanti abbonati e l’amore per questa squadra e siamo noi a fare innamorare la gente con le prestazioni, le corse, la dedizione e l’attaccamento alla maglia. Queste – secondo me – sono le vere ricette che possa essere un anno di grandi soddisfazioni. Mi auguro che possiamo riportare tutti insieme il Palermo dove merita”.
Corini importante per la scelta “Ho un piccolo debito con lui”
Ma per l’arrivo a Palermo di Lucioni è stata decisiva la chiamata del tecnico Eugenio Corini che aveva avuto già a Lecce nella stagione 2020-2021. “Appena ho visto il suo nome al telefono avevo intuito. Ho detto ad una persona molto cara che probabilmente ho un conto in sospeso con lui a livello morale perché quella stagione a Lecce non è andata come sarebbe potuta e dovuta andare. Ed ho un piccolo debito nei suoi confronti e spero di poterlo ripagare. Ho trovato Corini carico e questo lo porta ancor di più a, se vogliamo trasmettarci quella voglia che ha di portare questo Palermo in alto”.
A Palermo ritrova Francesco Di Mariano: “Conoscevo Di Mariano perché abbiamo avuto una grande stagione assieme. Mi ha dipinto una città fantastica, un tifo splendido ma questo già lo conoscevo. Mi ha inoltre descritto un gruppo che ha voglia di far le cose per bene”.
La volontà di rimettersi in gioco “E’ come ricominciare”
Lucioni racconta le sue ambizioni. La volontà di rimettersi in gioco non più giovanissimo per il calcio agonistico in una categoria che lo ha visto comunque protagonista e vincente. Il centrale difensivo spiega: “Ho sposato un progetto. Senza ambizioni non si può andare avanti. Alla soglia dei miei 36 anni è come ricominciare. Una piazza storicamente importante ed una città così grande ed ambiziosa o lo fai con l’entusiasmo di un ragazzino o prendi una tranvata nei denti”.
Ed ancora: “L’opportunità di dover dimostrare ancora una volta – perché nel calcio non ci sono crediti – di poter essere competitivo mantiene quella gioventù mentale e fisica per dare qualche cosa di importante a questa squadra. Il rimettermi in gioco ancora una volta in una categoria che è difficile da superare. A livello tattico mi rimetto a quello che è il credo dell’allenatore. E lui che decide ed io mi metto a disposizione”.
Inoltre: “Sul biennale, rido, mi permetto. Un agente immobiliare mi ha chiesto per quanto mi serva la casa ed io ho detto spero un anno solo perché questo significherebbe che le cose sono andate bene anche se a me piacerebbe giocare in A. E’ un sogno che tutti i calciatori hanno. Ma l’anagrafica conta. Tuttavia l’ambizione sarebbe quella: giocare in serie A”.
Poi: “Con Buttaro ho parlato molto perché essendo un terzino destro che sta vicino alla mia posizione cerchiamo di avere una intesa fin da subito. Tuttavia quello che gli dico è quello di sfruttare senza remora le sue caratteristiche. Far parte di questa società che è una delle più importanti – se non la più importante – al mondo. Questo è uno stimolo e noi dobbiamo pensare solo al campo per ripagare gli sforzi”.
Calendario, primo anno di B asimmetrica
Una domanda sul calendario. C’è attesa per questa sera quando verranno sorteggiate le 38 giornate della serie cadetta che per la prima volta nella storia di questa competizione sarà asimmetrico. Le giornate di ritorno non corrisponderanno a quelle di andata. Lucioni sottolinea.
I rosa torneranno ad affrontare squadre storiche come il neopromosso Lecco che non affronta da oltre 55 anni (l’ultima volta addirittura in serie A), ed incrocerà di nuovo la Feralipisalò con la quale giocò le semifinali dei play off di serie C due stagioni fa. Ma ci saranno formazioni blasonate come la Sampdoria, tornata in cadetteria, la Cremonese, lo stesso Parma ed altre piazze importanti.
“Sono tutte squadre da affrontare – osserva -. Dobbiamo solo farci trovare pronti ed è per questo che stiamo lavorando sodo sotto il punto di vista fisico e mentale”.
“Spero che Insigne arrivi presto”
Parentesi anche su Roberto Insigne. L’esterno offensivo che è stato tra i protagonisti della promozione del Frosinone in A con 8 marcature è uno dei nomi più attesi di questo calciomercato. Ma deve ancora essere ufficializzato. Mancano ancora gli ultimi dettagli per finalizzare l’accordo. Ritroverebbe a Palermo proprio Lucioni che dice: “Ho sentito Roberto (Insigne, ndr) che è carico e voglioso di far parte di questo gruppo. Mi auguro che queste trattative si chiudano in fretta. Credo che lui possa spostare a livello tecnico e tattico gli equilibri in gara. Lo ha dimostrato anche nella scorsa stagione. Ha qualità importanti per questa categoria. Sarei contentissimo se arrivasse”.
L’importanza di aver già vinto la B
Ma quanto è importante avere in squadra calciatori che hanno già vinto il campionato di serie B. Lucioni risponde così: Credo che con la parola vincere si racchiudano tanti aspetti. Non è mai semplice farlo e sicuramente non è stato facile vincere qui la serie C. Bisogna sempre mantenere quell’equilibrio tale che non faccia perdere l’osso guadagnato. Perché tutti vogliono toglierlo e vogliono dimostrare che quando giocano contro una grande squadra di essere allo stesso livello. Dobbiamo essere bravi a trasmettere ai più giovani la mentalità vincente. Senza questa saremmo altalenanti e noi non possiamo permetterci”.
“Temo il Palermo perché il destino deve essere nelle nostre mani”
Ed infine, Lucioni ha parlato sulle possibili protagoniste del campionato rispondendo ad una domanda sulla squadra che teme di più. “Quale squadra temo? Il Palermo. Semplicemente il destino deve essere nelle nostre mani. Vista la squadra che si sta allestendo e la bellezza della città dobbiamo temere solo noi stessi”.
Doppia seduta di allenamento
Doppia seduta d’allenamento a Ronzone per il Palermo allenato da Eugenio Corini. Al mattino la squadra ha svolto un’attivazione e recovery in palestra, a seguire combinazioni e tattica offensiva. Nel pomeriggio attivazione e mobilità, giochi a squadre, un’esercitazione tattica sulla fase offensiva ed una partita a tema.
Mercoledì 12 luglio, prima della seduta pomeridiana, Aljosa Vasic sarà presentato durante la conferenza stampa.
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