Al via il ritiro di Ronzone. Il Palermo inizia ufficialmente a lavorare per la stagione 2023-2024. Prima della “campanella”, ovvero prima degli allenamenti, però, il tecnico Eugenio Corini ha incontrato la stampa illustrando le ambizioni dei rosanero già svelate dall’amministratore delegato Giovanni Gardini a fine maggio e pochi giorni dopo dal presidente del Manchester City Khaldun al-Mubarak.

Il Palermo lotterà per la serie A. Lo ha detto anche l’allenatore nel corso della conferenza incalzato da un collega. “Abbiamo l’ambizione di arrivare in serie A e lotteremo per farlo”.

La responsabilità di vestire la maglia rosanero

Corini parte con un concetto già noto nel corso della scorsa stagione e parla della responsabilità dell’indossare la maglia del Palermo e portare i suoi colori rispondendo così alla parafrasi “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità” tanto cara ai fan de l’Uomo Ragno. Il Palermo, infatti, è in pole position secondo gli addetti ai lavori per la corsa alla serie A che inizierà il prossimo 18 agosto.

“Vestire la maglia rosanero vuol dire sempre avere responsabilità – sottolinea – l’anno scorso è iniziato un percorso in un modo, percorso che poi si è declinato in un altro. Siamo stati reattivi, abbiamo cambiato tanto in dieci mesi. Abbiamo raggiunto l’obiettivo e poi abbiamo sognato. È stato importante capire cosa vuol dire lavorare a Palermo. Ambiamo a un traguardo molto prestigioso. Quest’anno ci saranno più potenzialità per essere competitivi. Dobbiamo fare il campionato migliore possibile per fare il salto di categoria”.

I nuovi arrivi

L’allenatore del Palermo parla naturalmente dei nuovi arrivi. Finora sono stati quattro in una settimana di calciomercato: Fabio Lucioni, Aljosa Vasic, Leonardo Mancuso e Pietro Ceccaroni. Una vivacità che lascia ben sperare gli appassionati.

Corini commenta: “I nuovi sono giocatori importanti, i due centrali difensivi, Lucioni e Ceccaroni, hanno fatto la serie A. Mancuso in B è sempre stato competitivo. La società è stata molto brava a individuare Vasic, che è un ‘tuttocampista’ e sa fare abbastanza bene le fasi di possesso e non possesso. Devo fare i complimenti a Rinaudo per aver portato i nuovi già a inizio ritiro. Sul sistema di gioco posso dire che il calcio moderno va al di là dei numeri, l’importante è l’occupazione degli spazi. C’è la volontà di avere una squadra dinamica”.

Su Insigne e le potenzialità della squadra

Inevitabile la domanda su Roberto Insigne che dovrebbe essere ufficiale a breve. Si parla di inizio della prossima settimana.

Corini dice: “Insigne è un giocatore che ci piace ma è giusto parlarne quando arriverà l’ufficialità, lo vedremo nei prossimi giorni. Il potenziale della squadra è alto ma si può alzare, stiamo attenti agli sviluppi di calciomercato, che è iniziato bene ma è ancora lungo. Ci faremo trovare pronti, stiamo lavorando su qualche nome. Il City Group è molto attento ed è possibile che intervenga, lo scorso anno avete visto che nel finale di mercato ha fatto arrivare Claudio Gomes”.

Verre e Tutino “Non sono fuori del tutto”

Si parla ancora di Valerio Verre e di Gennaro Tutino, giocatori che sono arrivati in prestito a gennaio rispettivamente da Sampdoria e dal Parma ma che non sono stati riscattati dopo aver avuto un rendimento in chiaroscuro ma non certo all’altezza delle loro potenzialità.

E’ stato chiesto se questi due giocatori possano ancora far parte del presente dei rosanero o siano un capitolo di storia. “Sono giocatori bravi – afferma il tecnico – non sono fuori del tutto ma la valutazione la faremo più avanti”. Risposta aperta, quindi. Se ne saprà di più nei prossimi giorni.

Poi si è parlato di come la squadra sia arrivata a questo avvio di ritiro. Il tecnico ha già avuto occasione di vederli all’opera grazie al raduno di Veronello. “I giocatori – racconta Corini – si sono presentati molto bene. Avevamo un programma personalizzato e sono stati seguiti dallo staff della area performance guidato dal professor Petrucci. Quotidianamente si sentivano. Ed i test attitudinali hanno confermato i dati positivi. Abbiamo una buonissima base di partenza ed a parte Mateju che ha dovuto gestire un problema nella parte finale di stagione, lo stiamo gestendo in maniera diversa per farlo recuperare completamente. Per il resto abbiamo una buona base di partenza”.

Parentesi anche per Leo Stulac e Francesco Di Mariano, che è stato lontano tutto il girone di ritorno per infortunio. “Siamo contenti di averlo recuperato, è tornato a disposizione già nella scorsa stagione. Ha lavorato molto, come Di Mariano, in estate. Dobbiamo capire il suo stato di forma e capire come sta, ha grandi potenzialità. Con i cinque cambi voglio che tutti si sentano titolari”.

Ai tifosi “Chiedo un atto di fede, abbiamo grande occasione”

Corini lancia poi un messaggio ai supporters. “La tifoseria è il cuore pulsante, quello che riempie lo stadio che giustamente segue con passione ed amore anche chi non può seguire la squadra allo stadio. Chiedo un atto di fede e di amore. Più abbonati avremo, più gente ci sarà a seguirci ed a spingere i nostri ragazzi a vincere le partite, più saremo forti. Spesso quando siamo stati insieme siamo veramente diventati importanti e forti. Aver riportato 32mila persone nell’ultima gara è stata una grande gioia ma ne siamo usciti tutti in lacrime per l’obiettivo sfiorato dei play off. Questa è la vita. E reagire alle difficoltà. Quest’anno abbiamo una grande occasione e sono sicuro che i nostri tifosi ci supporteranno sia come livello di abbonati, o chi deciderà di seguire successivamente la squadra e dovremo farlo noi attraverso i risultati.

Ambizione serie A, “Senza paura”

E poi le parole sugli obiettivi. “L’ambizione è quella di arrivare in serie A e lotteremo fino alla fine. Non ho paura di niente. So come spinge il pubblico, anche l’anno scorso è stato difficile far capire il percorso. Esserci salvati era quello che era stato chiesto ma Palermo ha un’ambizione forte. Lotteremo per la serie A. Se siamo pronti alla promozione lo dirà il campionato. So che vogliamo essere competitivi e conosco le responsabilità che comporta, ma so anche che dire vinceremo il campionato non significa che vinceremo il campionato”.

Primo giorno di lavoro a Ronzone per il Palermo

Primo giorno di ritiro a Ronzone per il Palermo.  I rosanero hanno svolto un’attivazione tecnica, possesso palla, potenza aerobica ed una partita a tema. Allenamento differenziato programmato per Ales Mateju.

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