Inizia con un pareggio a reti inviolate il nuovo corso del Palermo di Silvio Baldini tornato un mese fa al timone della squadra. I rosa pareggiano 0-0 al Ceravolo senza troppi patemi d’animo col Catanzaro nell’incontro di cartello della quarta giornata di ritorno del girone C della serie C. Contava, evidentemente partire con un risultato positivo.

O meglio, non perdere e tornare a casa con un punto. Sotto questo aspetto la missione è andata a gonfie vele per i rosa che hanno avuto anche al seguito una trentina di tifosi dei gruppi organizzati Curva Nord 12.

Un punto che fa salire i rosanero a quota 34 in classifica che vale la sesta posizione mentre i padroni di casa continuano ad inseguire ad una sola lunghezza di distacco.

Palo di Welbek e poche emozioni nel primo tempo

Il match ha offerto poche emozioni nella prima frazione. Le due squadre hanno probabilmente sofferto le condizioni del campo che è apparso insidioso e con rimbalzi del pallone irregolari. Poche le trame e pochissimi rischi per i due estremi difensori.

L’emozione più forte di tutto il primo tempo è il palo di Welbeck al quinto minuto con un tiro da lontano a dire il vero piuttosto sbilenco che ha sorpreso Massolo ma che, per fortuna dei rosanero, si è infranto stancamente sul montante.

Il Palermo è poi cresciuto non concedendo molto, se non qualche calcio d’angolo, ai padroni di casa. Al 33’ Soleri in acrobazia prova ad impegnare Branduani da posizione defilata ma la sfera non centra lo specchio della porta.

Nella ripresa rosanero più propositivi

Nel secondo tempo il Palermo ha provato, seppur molto timidamente, a dire la sua anche in attacco non limitandosi solo a contenere il Catanzaro tutt’altro che esuberante. Il primo tiro in porta dei rosanero è ad opera di Luperini al 59’. La sua botta, però, è centrale e facilmente neutralizzata da Branduani.

I padroni di casa provano a sfondare ma non trovano il bandolo della matassa ed i pochi palloni che arrivano dalle parti di Massolo sono preda o della difesa o arrivano innocui al portiere palermitano che sostituisce lo squalificato Pelagotti.

Il Palermo si fa apprezzare nel finale anche per una bella azione di prima sulla sinistra che però si infrange sul muro difensivo calabrese.

Branduani, all’79’, deve fare gli straordinari per mettere in calcio d’angolo un tiro beffardo dalla lunghissima distanza da parte di Luperini. È questa l’occasione più pericolosa di tutta la partita.

A sette minuti dal 90′ esordio di Samuele Damiani, neoacquisto dei rosa voluto fortemente da Baldini. La partita però non offre più spunti ed emozioni, le due squadre si accontentano. Sta bene al Catanzaro che non perde in casa, sta bene al Palermo che, dopo essere stato falcidiato nelle settimane scorse dal covid19 (con una punta di 20 positivi nel gruppo squadra), raccoglie i primi frutti del lavoro del nuovo tecnico.

Baldini “Mi è piaciuta la mentalità”

Il tecnico rosanero Silvio Baldini, intervenuto a fine partita, ha elogiato la squadra che è uscita indenne da Catanzaro. “Mi è piaciuta la mentalità – ha sottolineato l’allenatore rosanero – la squadra ha tenuto il campo per 80 minuti. Così facendo il Palermo può fare molto bene. Considerando che siamo al completo da martedì scorso posso sicuramente essere soddisfatto. Se il pubblico di Catanzaro rumoreggia vuol dire che abbiamo fatto la prestazione. C’è molto da migliorare, ma siamo appena all’inizio”.

Baldini prosegue: “Il Palermo non segna da quattro partite ma non sono preoccupato, non vedo un problema di incisività in avanti. Stasera siamo andati molto vicini al gol in più occasioni, con diverse palle importanti. Dobbiamo continuare così e poi ce la giochiamo con chiunque. Non ho motivo di preoccuparmi perché ho a che fare con ragazzi svegli che vogliono fare qualcosa di importante. Quando comincia a crescere l’autostima e continui a creare le situazioni giuste sotto porta, per loro diventerà via via sempre più facile trovare la via della rete.
Come valuto i due nuovi acquisti? Felici ha fatto un’ottima partita finché è stato in campo”.

Conclude: “Poi è normale che, essendo stato fermo a lungo, alla lunga possa calare fisicamente. Damiani l’ho inserito perché volevo cambiare le caratteristiche del trequartista. Il nostro gioco in verticale alla lunga è molto dispendioso, quindi mi serviva un giocatore che giocasse più incisivamente con la palla a terra e, conoscendolo bene, sapevo che su di lui potevo contare. È un centrocampista di quantità e qualità che può solo arricchire un reparto già composto da giocatori molto bravi”.

Lancini “Possiamo e dobbiamo fare bene a prescindere dal modulo”

Anche Edoardo Lancini ha detto la sua al termine della sfida del Ceravolo dicendosi soddisfatto di quanto fatto vedere in campo. “Abbiamo fatto una grande partita – ha detto il difensore del Palermo– soprattutto perché siamo stati alti come ha chiesto il mister e abbiamo fatto pressing per tutti i 90 minuti. Si vede la mano che ci sta dando il mister, soprattutto sul fatto di andare sempre avanti e di non aver paura degli altri. Sono concetti fondamentali che danno sicurezza a tutti i reparti. Se trovo particolari differenze con la difesa a tre? Possiamo e dobbiamo fare bene a prescindere dal modulo. Con questo assetto mi trovo bene perché quando si gioca uno contro uno riesci a essere più incisivo sul tuo avversario diretto e ottimizzare la marcatura”.

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