La trasferta di Ascoli apre un ciclo di partite difficili, e non solo sulla carta, per il Palermo. La squadra rosanero, infatti, dopo il match al Del Duca contro quella che attualmente è una concorrente diretta nella lotta per l’ingresso in zona play off, affronterà successivamente le prime tre in classifica.

Si apre così un tour de force complicato che però potrà dire molto sull’effettiva consistenza della squadra di Corini. Sarà una fiamma vera o un fuoco di paglia? Certo è che se il Palermo dovesse uscire indenne da queste sfide e continuare nella sua striscia positiva che al momento è a quota sette partite, sognare sarebbe lecito. Oggi la classifica vede i siciliani undicesimi ma ad un solo punto dalla zona play off.

Il Palermo ad Ascoli per restituire il favore ai bianconeri

La partita di sabato prossimo, 28 gennaio, sul campo dell’Ascoli può comunque già dare le prime indicazioni. Il successo col Bari di venerdì scorso ha dato entusiasmo senza dubbio ma il calciomercato deve dare ancora le sue ulteriori risposte. Mancano almeno due pedine, una a centrocampo e l’altra sulla sinistra per dare a Corini una alternativa a Marco Sala. E la situazione per Verre dato da i beninformati praticamente come “promesso sposo” rosanero, comincia ad avere contorni meno chiari.

Gli arrivi del difensore uruguaiano Renzo Orihuela e dell’attaccante Gennaro Tutino saranno utili ma al momento non controbilanciano lo sfoltimento della rosa.

Il Palermo ad Ascoli affronterà un avversario ostico che all’andata riuscì con una gara intelligente a sfruttare tutti i macroscopici errori della difesa rosanero che aveva appena iniziato il processo di transizione dall’era Baldini a quella di Corini. Un 3-2 con tripletta di Cedric Gondo che brucia perché fece cadere l’imbattibilità interna dei siciliani iniziata nel marzo del 2021 in serie C (stagione 2020-2021). E, di colpo, cominciò a far scemare l’entusiasmo dell’effetto promozione.

Di fatto si aprì una mini-crisi. Sconfitta evitabile arrivata per mano dell’attaccante bianconero che dopo questo exploit non ha combinato granché dal punto di vista realizzativo segnando una sola rete a Cosenza. Per lui complessivamente 5 marcature, tre tutte in una volta al Barbera.

In classifica i rosanero con 28 punti hanno una lunghezza di distacco dall’ottava piazza, l’Ascoli insegue con due punti in meno. Le motivazioni sicuramente non mancheranno. Né alla squadra di Corini, né agli uomini di Bucchi.

Reggina, Genoa e Frosinone sulla strada dei rosanero

Il calendario del Palermo, successivamente, propone un trittico di partite interessante ed al tempo stesso temibile. Il 5 febbraio i siciliani riceveranno la Reggina, seconda forza del campionato. Il 10 febbraio Brunori e compagni renderanno visita al Genoa, che con gli Amaranto di Pippo Inzaghi condivide la piazza d’onore. Dulcis in fundo, il 18 febbraio, i rosa torneranno al Barbera per ricevere il Frosinone, capolista di questa serie cadetta.

All’andata il Palermo racimolò un successo (Genoa) e due ko cocenti a Reggio Calabria e Frosinone nel quale la squadra diede il peggio di sé. Con la Reggina un tremendo 3-0 senza praticamente tirare in porta; a Frosinone, in un match sentito per via della rivalità nata dalla famosa finale dei play off per la serie A “dei palloni” della stagione 2017-2018, un errore difensivo punì i siciliani che non riuscirono ad impensierire più di tanto il portiere avversario.

Nel ritorno i campi saranno invertiti e quindi il Palermo riceverà la Reggina ed il Frosinone. In mezzo la trasferta del Luigi Ferraris nella tana del Grifone che con Alberto Gilardino in panchina ha cambiato marcia rispetto alla gestione di Alexander Blessin. Gli uomini di Corini con le grandi al Barbera hanno sempre fatto bene: leggasi Genoa all’andata, Parma, Cagliari e Bari.

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