L'ex direttore sportivo del Palermo intervistato da TifosiPalermo.it.

“Stavo per dare il Palermo a Commisso”, la confessione di Rino Foschi

L’intervista rilasciata da Rino Foschi a TifosiPalermo.it è di quelle toste. Sì, perché l’ex direttore sportivo del Palermo si è tolto non sassolini ma macigni dalle scarpe.

Su Maurizio Zamparini, Foschi ha detto: «Zamparini è rovinato, ragazzi, per me. Poi non faccio i conti a casa sua, ha un processo. A me fa arrabbiare che sono stato punito io per i guai che ha combinato lui 3 anni prima. […] Zamparini era finito da un pezzo, non aveva più soldi, dai. Non ha mai trovato nessuno che comprasse il Palermo» a parte gli inglesi, quelli a cui Foschi è riuscito a levargli la società, denunciandoli.

Dopodiché c’è stato l’avvento dei Tuttolomondo: «Io sono stato licenziato perché mi ero opposto. Io sapete a chi stavo dando la squadra? A Commisso, chiedeteglielo se non mi credete. È meglio che stia zitto». Il riferimento è all’imprenditore che poi ha acquistato la società della Fiorentina (ma è anche proprietario dei New York Cosmos).

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Foschi ha anche svelato: «Noi eravamo in Serie B e ci hanno mandato in C perché non si fidavano dei Tuttolomondo, alle spalle non c’era nulla altrimenti col cavolo che ci buttavano via così. Io a Palermo avrei fatto il direttore anche nei dilettanti».

Infine, Foschi ha manifestato la sua rabbia contro la Lega di B: «Ma stiamo scherzando? Uno finisce il campionato e poi si vede. Non posso essere punito in questi termini per qualcosa di 3 anni prima. Potevano darci una penalizzazione in A se proprio dovevano. Un furto, non è mai successo. Hanno cambiato le regole in corsa e tutto è passato sotto i ponti senza che la stampa abbia detto nulla. Chiamai pure il sindaco che si rifiutò di parlare con me, dicendomi che era meglio non parlarmi, come fossi un delinquente».

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