Da una delusione all’altra. Il Palermo non sa più vincere e resta lontano dalla zona play off. A Venezia serviva una prova d’orgoglio dopo lo 0-0 di Pasquetta al Barbera con il Cosenza. E’ arrivata, invece, una nuova sconfitta esterna che dopo quella di Parma certifica la crisi di risultati. E’ notte fonda. Anzi, per parafrasare il banditore di una nota televendita palermitana negli anni ’80 “Eravamo a mare, e siamo in alto mare”. Anzi, in Laguna.
I rosanero perdono 3-2 al Penzo al termine di una partita dai mille volti, iniziata bene, anzi benissimo con la rete di Brunori in avvio, ma continuata male con la rimonta dei padroni di casa ai quali, è giusto ammetterlo, il minimo scarto va anche piuttosto stretto.
I siciliani, infatti, dopo il raddoppio fallito da Soleri si sono spenti ed è cresciuto il Venezia che ha ampiamente meritato i tre punti confermandosi bestia nera dei siciliani visto che anche all’andata i lagunari si imposero al Barbera.
Il Palermo visto in Laguna è una squadra che non può ambire ai play off. Fragile in difesa, poco fantasiosa a centrocampo e, inevitabilmente, in avanti è costretta ad arrancare. Il 3-2 è anche bugiardo perché ai padroni di casa sono stati annullati due gol per posizioni di offside millimetriche. E dire che Brunori aveva illuso dopo appena 4 minuti. Subito dopo lo stesso numero 9 serviva Soleri che a tu per tu col portiere avversario si faceva murare la conclusione. Dallo 0-2 all’1-1 di Johnsenn che sfrutta una clamorosa topica di Pigliacelli che sbaglia il rinvio (bissando quanto fece in casa ad inizio ottobre con il Sudtirol) e Johnsen pareggia in pallonetto a porta vuota. Nella ripresa il Venezia accelera ed al 61′ Pohjanpalo trasforma un calcio di rigore assegnato per un netto fallo in area di rigore di Nedelcearu. Subito dopo arriva il 3-1 di Tessmann. E ci sarebbe anche il 4-1 di Candela che però viene cancellato dal Var.
Corini effettua i cambi a quando la squadra è sotto di due reti. Arriva prima la traversa di Brunori, poi la rete di Tutino su calcio di rigore guadagnato da Sala. Ma la squadra non è lucida ed il Venezia non corre più rischi.
In Laguna il Palermo naufraga perdendo un’altra occasione per avvicinarsi ai play off. Obiettivo che dal punto di vista aritmetico rimane ancora possibile, ma la squadra si è oggettivamente fermata. Una vittoria nelle ultime 10 partite, con un bilancio di 9 punti, è un dato ineluttabile. La squadra si è sgonfiata.
Le scelte di Corini
Per la sfida col Venezia, il tecnico Eugenio Corini si affida ancora al 3-5-2 (elastico) e conferma dieci undicesimi della formazione titolare che è scesa in campo col Cosenza nel match di Pasquetta finita 0-0. Unica novità è il ritorno da titolare sulla fascia destra di Valente al posto di Segre: l’esperimento di lunedì scorso non è evidentemente andato a buon fine.
Venezia aggressivo
Subito brividi per il Palermo dopo 30 secondi, lancio in profondità, palla al centro dell’area con Marconi che tarda a spazzare, arriva in scivolata Pojhanpalo che riesce ad indirizzare verso la porta. Sarebbe angolo. Ma l’azione è annullata per fuorigioco.
Brunori colpisce in contropiede, Palermo avanti
Al 4′ minuto il Palermo passa in vantaggio. Verticalizzazione di Verre che imbecca Brunori bravo a scattare evitando la trappola del fuorigioco ed a battere Joronen in uscita con un tocco di piatto. L’arbitro in un primo momento annulla poi il Var lo richiama per rivedere la posizione dell’attaccante che è regolare in quanto è vero che scatta oltre i difensori ma lo fa prima del centrocampo dove la regola del fuorigioco non vale. Gol buono e per l’attaccante rosanero è il quindicesimo in campionato (diciottesimo in stagione).
Bravo il numero 9 rosanero a sfruttare il posizionamento troppo alto della difesa dei lagunari ed a festeggiare davanti ai 500 tifosi siciliani giunti al Penzo per seguire i propri beniamini.
Soleri sfiora il raddoppio, Joronen fa il miracolo
La reazione del Venezia c’è ed è affidata ad alcuni lanci in profondità che però sembrano mettere in difficoltà la retroguardia rosanero nelle zone centrali. Tuttavia è il Palermo ad avere una nuova ghiotta occasione per tornare alla rete. Al 13′ Brunori lavora bene un pallone sulla destra e serve Verre che arriva un attimo in ritardo, la sfera però raggiunge Soleri che a tu per tu con Joronen prova a piazzare la sfera ma trova l’intervento in uscita disperata dell’estremo difensore dei lagunari.
Frittata di Pigliacelli, Johnsen ringrazia e il Venezia pareggia
Gol sbagliato, gol subito. Inevitabile anche in questa occasione. Soleri sbaglia lo 0-2, ed il Venezia approfitta di un clamoroso errore di Pigliacelli in fase di rinvio. Al 13′, infatti, l’estremo difensore rosanero all’altezza del limite della propria area passa troppo forte in posizione centrale verso Gomes centrandolo in piena schiena, il rimbalzo favorisce Johnsen che non si fa pregare e prontamente conclude in pallonetto a porta vuota centrando l’1-1. Pigliacelli disastroso nell’occasione.
I ritmi scendono ma il Venezia ci prova
Ritmi alti e partita divertente con le due formazioni che provano a segnare senza però riuscirci. E dopo le fiammate post gol, la partita scende di tono ed entra in una fase di stanca. Al 40′ il Venezia trova anche il 2-1 ancora con Johnsen che batte Pigliacelli in diagonale ma è servito con un attimo di ritardo e l’arbitro ravvisa il fuorigioco.
Subito dopo Pigliacelli salva su Pohjanpalo che a botta sicura gira verso la porta rosanero un traversone basso. Anche questa azione, però, sarebbe stata vana per una nuova posizione di offside, questa volta, di Johnsen.
La ripresa di apre con due sostituzioni per il Venezia
Il Venezia modifica in corsa e ad inizio ripresa Ellertsson e Milanese escono rispettivamente per Cheryshev ed Andersen. Al 47′ Valente si invola sulla destra crossa al centro e Brunori la prende di testa senza però poter indirizzare la sfera verso lo specchio della porta.
Nedelcearu follia in area, rigore e Venezia in vantaggio
Al 57′ calcio di rigore per il Venezia per evidente gomitata in area di rigore di Nedelcearu su Pojahnpalo. L’arbitro appostato nelle vicinanze non ha esitazioni e fischia la massima punizione in favore dei lagunari ammonendo il difensore centrale rosanero. Cure in campo per l’attaccante finlandese che però è freddo dal dischetto degli 11 metri e porta avanti i padroni di casa spiazzando Pigliacelli. Per Pojahnpalo è il 12mo gol in campionato.
Il Palermo non c’è più, Tessmanm segna il 3-1
Il Palermo non c’è più, il Venezia ne approfitta. Contropiede fulmineo di Jonhsen con allarga per Zampano il quale serve Tessmann che appoggia il pallone del 3-1. Rete segnata in inferiorità numerica perché Pojahnpalo era fuori dal campo.
Corini fa i primi cambi a metà ripresa
Comincia la girandola delle sostituzioni. Al 67′ nel Venezia esce Ceppitelli per problemi fisici ed entra Modolo. Corini che deve scuotere la squadra effettua tre sostituzioni in contemporanea. Escono Gomes, Valente e Verre per Broh, Masciangelo e Tutino. Prova opaca per Gomes e Valente mentre Verre si è spento dopo un avvio incoraggiante.
Il Venezia cala il poker, Candela dalla distanza ma è fuorigioco
I cambi non portano alcun effetto. Ed il Venezia continua a passeggiare sulle rovine rosanero. Azione manovrata dei veneti con rete del 4-1 di Candela dalla distanza. L’arbitro in un primo tempo dà il gol, poi il Var dopo circa due minuti cancella la marcatura per fuorigioco millimetrico di Johnsen.
Sala e Vido in campo
Corini si gioca le ultime carte al 75′. Fuori Aurelio e Soleri, dentro Sala e Vido. Ma il Venezia rimane padrone del campo e fa quasi accademia. A 10 minuti dal ’90 ovazione per Johnsen che lascia il campo a Pierini.
Traversa di Brunori
All’81’, Brunori impegna severamente Joronen che in uscita tocca con la punta delle dita il pallonetto di Brunori che si stampa poi sulla traversa. Rosanero poco fortunati in una partita che però è sfuggita loro di mano.
Rigore per il Palermo, Tutino la riapre
Improvvisamente la partita si riapre. Sala si invola ed entra in area dove entra in contatto con Candela. Per Gariglio è rigore. C’è una lunga consultazione tra il direttore di gara ed il Var che conferma la massima punizione. Tutino dagli 11 metri non fallisce e spiazza Joronen che nel match di andata aveva parato un penalty a Brunori.
Ultimo cambio per il Venezia: a tre minuti dal 9o’ esce Pohjanpalo per Novakovich. L’arbitro concede 6 minuti col Palermo che prova a gettarsi in avanti senza però lucidità ed il Venezia che, pur con qualche tremore alle gambe, riesce a portare a casa i tre punti. Il Palermo affonda in Laguna.
Il tabellino
Venezia-Palermo
Venezia: Joronen; Svoboda, Ceppitelli (capitano) (dal 67′ Modolo), Carboni; Candela, Tessmann, Milanese (dal 46′ Andersen), Zampano; Ellertsson (dal 46′ Cheryshev), Pohjanpalo (dall’87’ Novakovich), Johnsen (dall’8o Pierini). Allenatore: Lino Filipe Neves Godinho (Palo Vanoli è squalificato). A disposizione: Neri, Bertinato, Sverko, Hristov, Peixoto, Busio, Ciervo, Novakovich.
Palermo: Pigliacelli; Marconi, Nedelcearu, Mateju; Aurelio (dal 75′ Sala), Verre (dal 67′ Tutino), Gomes (dal 67′ Broh), Saric, Valente (dal 67′ Masciangelo); Brunori (capitano.), Soleri (dal 75′ Vido). Allenatore: Eugenio Corini. A disposizione: Massolo, Graves, Orihuela, Segre, Damiani, Buttaro, Bettella.
Arbitro: Matteo Gariglio di Pinerolo. Assistenti di linea Pagliardini (Arezzo) e D’Ascanio (Ancona). Quarto uomo: Catanoso (Reggio Calabria).
Var: Di Martino (Teramo), Avar: Muto (Torre Annunziata).
Reti: Al 4′ Brunori, al 18′ Johnsen, al 61′ Pohjanpalo (su rigore), al 62′ Tessmann, all’85’ Tutino (su rigore)
Note. Ammoniti: Soleri (Palermo), Nedelcearu (Palermo)
Recuperi: 2′ e 6′
Appuntamento su Blogsicilia con Rosaenero web & tv
Nuovo appuntamento su Blogsicilia.it e Stadinews24.it alle 14 di lunedì 17 aprile. La trasmissione verrà diffusa anche attraverso le pagine facebook delle testate giornalistiche.
Il programma sarà visibile in differita anche sul grande schermo. Per chi non resiste al fascino del teleschermo, l’appuntamento con Rosaenero Web & Tv è su Video Regione (Canale 14 del digitale terrestre), ogni alle 18. Rosaenero Web & Tv è una produzione Siciliaondemand. Conducono Guido Monastra, voce, volto e memoria storica per tutti gli appassionati di calcio siciliani, e Fabrizio Vitale. Collegamenti con Salvatore Geraci e Giuseppe Leone.
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