Prima o poi doveva succedere. Il Palermo cade al Barbera per 3-2 con l’Ascoli nel match della terza giornata del campionato di serie B. I rosanero perdono l’imbattibilità interna dopo quasi un anno e mezzo: durava dal 7 marzo 2021 e in quell’occasione fu la Juve Stabia ad esultare (vincendo 4-2). Da allora 31 risultati consecutivi senza sconfitta.

Il Palermo rimane a quota 4, l’Ascoli vola a 7 punti al termine di 90 minuti intensi con i rosanero che si arrendono ad una squadra solida e cinica come tante altre squadre che compongono questa serie B. Tanto basta per battere una squadra che ha sbandato troppo in difesa. I cambi di Corini sull’1-3 hanno rivitalizzato la squadra ma dopo il 2-3 di Segre è successo poco ed i padroni di casa non hanno avuto la lucidità necessaria per impensierire seriamente Leali, il portiere ospite.

La metamorfosi di Corini è appena iniziata. Ci vorrà tempo. Ma forse i cambi sono stati nell’occasione tardivi. Festeggia l’Ascoli, che da squadra esperta ha fatto il suo compito punendo sistematicamente le ingenuità rosanero. Questa sera la legge dei grandi numeri ha colpito due volte: oltre a chiudere un ciclo di 31 partite casalinghe senza ko, i rosa hanno perso davanti al pubblico amico con l’Ascoli per la seconda volta. L’ultimo successo bianconero marchigiano fu nella stagione 1999-2000, in serie C: segnò Eddy Baggio.

Rosanero puniti dalle amnesie difensive, Gondo implacabile

Troppe le amnesie difensive dei rosanero con un Ascoli cinico che ha sfruttato tutto quello che doveva sfruttare. Gondo assoluto protagonista. L’attaccante della squadra allenata da Christian Bucchi ha punito implacabilmente tre volte la retroguardia siciliana portandosi a casa il pallone del match e regalando tre punti d’oro ai suoi che, aspettando il resto delle partite del palinsesto della terza giornata, sono al comando.

Il Palermo è stato punito dai troppi errori in difesa. Al centro Lancini e Nedelcearu hanno avuto diversi problemi a contenere i contropiede avversari e sono stati colpiti ed affondati ripetutamente. Un vero e proprio disastro. Cali di concentrazione letali. Come in occasione del secondo e del terzo gol. Errori inammissibili persino in serie C, figuriamoci in serie cadetta.

Partita fisica da entrambe le formazioni ma con poche reali occasioni da gol. Alla fine si ha la sensazione che il Palermo si sia fatto male da solo ma al tempo stesso, i marchigiani hanno meritato l’intera posta.

Nedelcearu sbuccia, Pigliacelli non trattiene, Gondo ne approfitta

Corini sceglie ancora il 4-2-3-1 con Lancini titolare per sostituire lo squalificato Marconi a centro della difesa accanto al confermatissimo Nedelcearu. I nuovi arrivi scalpitano in panchina. La partita si sblocca per l’Ascoli subito dopo il cooling break. Gli ospiti vanno in vantaggio al 28′ con Gondo, già a segno nel turno precedente con la Spal, che approfitta di una respinta difettosa di Pigliacelli su cross di Donati sbucciato da Nedelcearu che inganna il proprio portiere. Ospiti bravi a sfruttare l’occasione in una partita fin qui giocata a buon ritmo ma avara di emozioni.

Brunori di testa pareggia per il Palermo

Il Palermo dopo aver collezionato diversi calci d’angolo trova il pareggio con Matteo Brunori al 36′. L’attaccante rosanero sfrutta un’azione di calcio d’angolo battuta da Valente sulla sinistra, sponda di testa di Nedelcearu per l’accorrente Brunori che si tuffa e batte imparabilmente Leali. Visibilio per gli oltre 22mila del Barbera. Nell’azione si fa male Buchel dell’Ascoli che ha avuto uno scontro aereo con Nedelcearu.

Gondo sfrutta un buco difensivo e raddoppia

Il Palermo continua ad attaccare ma non sfonda. L’Ascoli al quinto minuto di recupero trova il bis. Ancora con Gondo. Verticalizzazione improvvisa dei bianconeri con un lancio partito dalla difesa: Botteghin prende palla, Caligara vede lo spazio centrale e trova la verticalizzazione profonda tra Nedelcearu e Crivello. I due sono lontani sia dal pallone che da Gondo che è freddo ed in pallonetto fredda Pigliacelli che era a metà strada.

Ad inizio ripresa, Gondo affonda la barca rosanero

L’Ascoli segna ancora con Gondo che sfrutta un nuovo erroraccio difensivo del Palermo. Questa volta Lancini lascia letteralmente strada strada all’attaccante ivoriano che si invola e batte in diagonale Pigliacelli.

Il Palermo sbanda, ed un nuovo errore a centrocampo dà spazio all’Ascoli che sfiora il 4-1.

Corini rivoluziona la squadra

Al 55′ ed all’ennesimo pericolo, Corini cambia tre uomini. Entrano i nuovi arrivi: Di Mariano, Segre e Stulac al posto di Crivello (fischiatissimo), Broh e Damiani. Ed al 61′ toglie Lancini (anche lui preso di mira da una sonora bordata di fischi) ed inserisce Bettella. Nel frattempo Elia scende terzino a sinistra.

I nuovi arrivi protagonisti, Segre accorcia

Il Palermo ritorna in partita grazie ai nuovi arrivi. Al 63′ Jacopo Segre schiaccia di testa su calcio d’angolo di Stulac. Nell’occasione, l’ex Torino è stato bravissimo nell’inserimento nel cuore della difesa marchigiana. Un gol probabilmente insolito per lui che di mestiere fa il centrocampista.

Pressing rosanero, contropiede ascolano

La sfida prosegue con i rosanero che cercano il pareggio cono tanta corsa e pressing senza però riuscire a far breccia. L’Ascoli dal canto suo ha l’arma del contropiede che è letale. Segna Dionisi su una nuova incertezza di Nedelcearu, ma l’arbitro annulla per fuorigioco.

All’82 Elia ci prova da lontano, la sua conclusione è preda di Leali che blocca in tuffo. Ultima sostituzione per il Palermo con Corini che fa entrare Stoppa al posto di un esausto Floriano.

Il Palermo ci prova su punizione

Succede poco ma al quarto dei sei minuti di recupero, Stulac impegna severamente Leali su calcio di punizione da quasi 30 metri. L’estremo difensore bianconero si distende e sventa il pericolo. Finisce così: Palermo ko tra le mura amiche del Renzo Barbera dopo quasi un anno e mezzo.

Palermo-Ascoli, il tabellino

Palermo: Pigliacelli, Buttaro, Nedelcearu, Lancini (Bettella 62′), Crivello (Di Mariano 55′); Damiani (Stulac 55′), Broh (Segre 55′); Elia, Floriano (Cap) (Stoppa 82′), Valente; Brunori. Allenatore: Eugenio Corini. A disposizione: Grotta, Massolo, Pierozzi, Somma, Doda, Soleri, Peretti.

Ascoli: Leali; Donati, Botteghin, Bellusci (Simic 84′), Falasco; Collocolo (Eramo 70′), Buchel (Cap), Caligara; Lungoy (al 54’Falzeranoi), Bidaoui, Gondo (Dionisi 72′). Allenatore: Christian Bucchi. A disposizione: Guarna, Salvi, Quaranta, Ciciretti, Giordano, Saric, Giovane, Fontana.

Arbitro: Minelli di Varese. Assistenti: Bottegoni (Terni) e Miniutti (Maniago). Quarto uomo: Catanoso (Reggio Calabria).
Var: Rapuano (Rimini). Assistente Var: Marchi (Bologna).

Reti: Al 28′, al 50′ pt, ed al 52′ Gondo, 36′ Brunori, 63′ Segre.

Note: Nel corso del prepartita, la Curva Nord 12 ha esposto uno striscione a sostegno di Toto Rambo, volto storico del tifo organizzato rosanero. Spettatori: 22163 con folta presenza ospite, circa 200. Ammoniti: al 32′ Crivello (Palermo), al 47′ Gondo (Ascoli), 60′ Valente (Palermo), al76′ Donati (Ascoli). Espulso all’88’ Valente per doppia ammonizione.

Recuperi: 5′ e 6′.

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