L’amministratore delegato del club di viale del Fante Giovanni Gardini parla di competitività per la promozione in serie A per il campionato cadetto 2023-2024. E’ ancora presto per dire chi resti e chi vada via con certezza in squadra (anche se alcuni contorni si cominciano ad intuire) ma si riparte da una sicurezza: il tecnico Eugenio Corini resta.
La sua stagione parla di un nono posto con 49 punti, 11 vittorie, 16 pareggi ed 11 sconfitte. Per molti tifosi un campionato deludente culminato con l’amarissimo pareggio di venerdì scorso davanti ai 32mila spettatori del Barbera col Brescia quando avanti di due reti i rosanero si sono fatti raggiungere sul 2-2 da una squadra che nel primo tempo non aveva fatto un tiro in porta.
L’ennesima rimonta subita in una stagione di rimpianti dove Brunori e compagni hanno subito 11 rimonte e lasciato per strada 25 punti da situazioni di vantaggio. Il dato positivo è senza dubbio la salvezza conquistata sena troppi patemi d’animo, ma rimane il rammarico di avere avuto tante chance per ottenere punti in più e rientrare nella griglia. Rammarico aumentato da parte dei tifosi dal percorso – già finito – della Reggina che venerdì scorso ha superato al 94′ l’Ascoli scavalcando in extremis il Palermo ed il Venezia ma che è stato eliminato dal primo turno dei play off dal Sudtirol grazie ad un gol di Casiraghi ad un minuto dal 90′. Per la serie, il calcio dà, il calcio toglie.
Gardini “Quella di Corini stagione positiva”
Queste le parole di Gardini che ha parlato a 360 gradi di diversi argomenti. Tra cui quello del futuro di Corini: “Una stagione positiva come quella della squadra. Eugenio (Corini, ndr) è un tecnico preparato, capace, determinato. E’ una persona seria ed è un grandissimo lavoratore, lui ed il suo staff. Lo abbiamo scelto dopo un’attenta analisi anche in considerazione del fatto che è stato il capitano di questa squadra nel periodo più fulgido della storia del Palermo e quindi ben consapevole di quelle che erano le responsabilità e le pressioni in cui sarebbe incorso allenando il Palermo. Ma la sua personalità, che in campo dimostrava e che ha portato ad essere uno dei centrocampisti più apprezzati, ha dimostrato anche quest’anno di averla come allenatore mantenendo la barra dritta nei momenti di difficoltà, non scoraggiandosi dopo il periodo di difficoltà all’inizio, accettando una sfida così gravosa di responsabilità allenando una squadra come il Palermo”.
Ed inoltre: “Riteniamo che il lavoro fatto dallo staff tecnico sia molto positivo. Chiaramente sempre si può far meglio, tutti noi possiamo far meglio ed anche la squadra ma evidentemente non eravamo pronti. E abbiamo iniziato un percorso biennale. Quindi riteniamo sia corretto continuare il rapporto professionale in maniera molto seria e consapevoli delle sfide che ci aspettano per la prossima stagione da cui non vogliamo assolutamente nasconderci o sottrarre”.
Obiettivo prossima stagione “Competitivi per la A”
Argomento clou sono gli obiettivi per la prossima stagione. Gardini non si nasconde e parla delle ambizioni del club: “Il prossimo anno dobbiamo alzare il livello per forza di cose. Dobbiamo essere competitivi per la promozione in serie A. Non ci vogliamo nascondere ma non vogliamo essere presuntuosi o promettere una cosa che non siamo in grado di garantire”.
“Palermo protagonista nel calcio italiano”
Gardini poi sottolinea: “Attraverso investimenti strategici nella parte sportiva e nelle strutture non possiamo pensare di far relegare il ruolo del Palermo a non protagonista. Il Palermo deve essere protagonista nel calcio italiano. E questo passa attraverso la programmazione o quello che ne consegue. La storia del City ce lo insegna. E’ già accaduto con realtà come New York, Melbourne o Montevideo”.
Stagione del Palermo
Gardini dà un giudizio positivo sul campionato concluso la settimana scorsa per i rosanero. “La stagione che si è appena conclusa possiamo considerarla positiva in un campionato così equilibrato e competitivo. Il risultato finale lascia un po’ di rammarico perché eravamo dentro i play off a pochi minuti dalla fine. C’è molto amaro in bocca ma dobbiamo considerare come abbiamo iniziato la stagione e come siamo partiti. Abbiamo cercato gli obiettivi che ci eravamo posti ad inizio stagione, quindi è una valutazione positiva”.
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