Il Palermo non sa volare ed al Barbera stecca 1-1 con l’Andria penultimo in classifica nel match della 32ma giornata del girone C della serie C. Contro i pugliesi, mai vittoriosi a Palermo, i rosanero non sono apparsi lucidi ed hanno rischiato di perdere la sfida.
Luperini nel finale trova il pari di una sfida che sembrava stregata anche perché ad inizio ripresa Floriano aveva sbagliato un rigore. Ai pugliesi il merito di aver segnato in avvio di partita con Messina e di aver imbrigliato pesantemente le manovre dei padroni di casa.
Il Palermo manca il tris e frena la sua corsa
Non è arrivata, dunque, la terza vittoria di fila che ci si attendeva dopo quelle con Vibonese e lo squillo esterno di Avellino. Non c’è il filotto auspicato. Arriva, invece, un punto che serve a poco ai rosanero, adesso a quota 52, che frenano la loro corsa verso il secondo posto che si allontana per il 3-2 del Catanzaro col Messina. Calabresi adesso a+6 rispetto ai rosa.
Unico dato positivo, continua l’imbattibilità interna stagionale e la striscia arriva complessivamente a 23 risultati utili di fila con 17 vittorie e, con questo segno X con l’Andria, 6 pareggi. Sale ad un anno a 9 giorni l’imbattibilità casalinga. Il Palermo non perde dal 2-4 della stagione scorsa con la Juve Stabia, era il 7 marzo 2021.
Andria gela gli oltre 11mila del Barbera
Il Palermo ci prova ma è l’Andria a passare in vantaggio con un’azione improvvisa che sorprende nettamente la difesa rosanero. Messina sfrutta una dormita colossale della retroguardia ricevendo un pallone al centro e battendo imparabilmente Massolo. Gli 11.402 presenti al Barbera, spinti per l’iniziativa del club di viale del Fante che aveva messo in vendita i biglietti di tutti i settori ad 1 euro per richiamare il pubblico, ammutoliscono. Un numero superiore ai 10.400 di Palermo-Bari che ha chiuso il girone di andata.
Il Palermo aumenta il ritmo
I rosa aumentano il ritmo ma manca la precisione. Le occasioni non sono troppo nitide ed ha buon gioco la difesa pugliese che chiude indenne il primo tempo.
Brunori guadagna un rigore ma Floriano sciupa
Ad inizio ripresa il Palermo ha una grandissima occasione per rimettere in carreggiata la sfida. Brunori si invola e crossa ma la sfera viene intercettata in area di braccio da un difensore dell’Andria. È calcio di rigore. Si incarica Floriano che va poco convinto, la sua conclusione è prevedibile e Saracco la intuisce.
Buonavolontà manca il raddoppio per l’Andria
Il tema tattico è nitido: Palermo in attacco a testa bassa, Andria in contropiede. In uno di questi, al 61’, nasce un’azione d’angolo che per poco non viene sfruttata da Buonanvolontà. Quest’ultimo impatta male il pallone a pochi metri dalla porta di Massolo.
Rosanero alzano ancora il ritmo
Baldini cambia le carte, diverse le sostituzioni. Soleri e Felici entrano per Floriano e Valente; Giron ed Odjer sostituiscono Crivello e Damiani. Quest’ultimo apparso non troppo brillante.
Al 66’ Soleri ci prova stoppando un difficile pallone in area e poi tira al volo ma la mira è imprecisa.
Doppio giallo per Nunzella, ospiti in 10
Episodio chiave al 78’, l’Andria rimane in 10 per l’espulsione di Nunzella per doppia ammonizione. A cagionare il secondo giallo un fallo su Felici che era sgusciato sulla fascia.
Un minuto dopo, Soleri in acrobazia tira alto.
Luperini di testa trova il pari e salva il Palermo
All’84 il Palermo trova il gol. Luperini di testa incorna e trova il buco giusto trovando il pareggio e salvando i rosa da una sconfitta che sarebbe stata clamorosa e che avrebbe permesso all’Andria di espugnare il Barbera e ricambiare il favore dei rosa all’andata.
Nei cinque minuti di recupero non succede nulla: rosa sempre in attacco ma senza idee.
Baldini “Senza pubblico non avremmo pareggiato”
Il tecnico del Palermo, Silvio Baldini parla dopo lo stentato pareggio interno con l’Andria, penultima in classifica, che spreca in buona parte quanto fatto di buono ad Avellino tre giorni fa.
“Se non ci fosse stato il pubblico oggi non saremmo riusciti neanche a pareggiare. Ho detto questo anche ai ragazzi. Se aiutiamo tutti insieme il Palermo possiamo ottenere qualcosa, se non siamo in sinergia raccoglieremo quello che ci capita. Dobbiamo essere felici di aver fatto questo punto”.
E continua: “Oggi la gente ci ha aiutato a fare questo punto. La cosa positiva è che dopo il calcio di rigore sbagliato potevamo giocare tre giorni ma non avremmo mai fatto gol. Invece avendo il pubblico così che ha fatto la differenza mettendo in difficoltà anche gli avversari. Noi dovevamo mettere in campo le idee e se l’avessimo fatto sono sicuro che avremmo vinto. Ma siccome oggi è andata così dobbiamo ringraziare il pubblico e tenerci stretto questo punto”.
E continua: “Il problema non nasce da dietro, ma da davanti. Dopo venti minuti avrei dovuto togliere Brunori e mettere dentro Soleri. Ma siccome questa cosa avrebbe scombussolato lui stesso e il pubblico non l’ho fatto. Io voglio dire a Brunori che per il Palermo bisogna cercare di fare certe cose, lui è di un’altra categoria ma in Serie B non gli era stata data la possibilità di capire cosa deve fare. Adesso che ha capito come può aiutare la squadra, lo deve fare sempre. Io non voglio creare nessun caso, siamo qui per aiutare il Palermo ad arrivare il più in alto possibile. Tutti devono giocare affamati”.
Di Leo “Senza espulsione avremmo battuto il Palermo”
Nicola Di Leeo, tecnico della Fidelis Andria, è soddisfatto della prestazione ma non troppo del punteggio, nonostante i suoi, penultimi in classifica, siano riusciti ad imbrigliare i rosanero per quasi tutto il match ed a rischiare di portare a casa i tre punti. Un punto comunque importante in chiave salvezza. L’allenatore ha anche ringraziato i circa 60 tifosi che hanno affrontato la trasferta di Palermo ed erano al Barbera.
“Per quanto riguarda la prestazione dico che siamo riusciti a dare continuità, cosa che non stava succedendo spesso, e per questo vedo il bicchiere mezzo pieno. Senza l’episodio dell’espulsione di Nunzella io sono sicuro che avremmo portato a casa il risultato pieno. Le tante assenze? C’è una nota positiva in questo, perché chi ha giocato ha dimostrato di battersi per la nostra causa. Non ci sono parole per elogiare i nostri tifosi che sono attaccati ai colori biancazzurri in maniera morbosa. Per fare una trasferta così faticosa bisogna proprio essere innamorati di questa squadra. Speriamo di ripagare la loro fiducia con una vittoria domenica”.
Commenta con Facebook