C’è l’Andria nel mirino del Palermo. E c’è la possibilità di aprire un filotto di vittorie, anzi, di continuarlo. I rosanero, sesti in classifica, ricevono domani (mercoledì 16 marzo) alle 15 al Renzo Barbera i pugliesi, penultimi, per la 31ma giornata del girone C della serie C. L’obiettivo dei siciliani è quello di centrare la terza vittoria di fila dopo quelle con Vibonese e ad Avellino. Proprio lo squillo esterno con gli irpini potrebbe dare il là ad un finale di stagione regolare interessante.

Ma tra il Palermo e la terza vittoria consecutiva c’è l’Andria, a caccia di punti vitali per la bagarre salvezza.

Il rischio è quello di sottovalutare una squadra pericolante, già battuta peraltro all’andata, ma il tecnico Silvio Baldini chiarisce subito: “Non sottovalutiamo nessuno. Chiedo ai ragazzi di allenarsi con intensità Siamo rientrati dalla trasferta di Avellino. Abbiamo viaggiato in nave molto bene. Al di là che quando si vince si riposa sempre bene. Abbiamo fatto un allenamento tosto e non defatigante. Ci siamo preparati per l’Andria allenandoci come se ad Avellino avessimo perso. Ci saranno più tifosi rispetto alle altre uscite. Dobbiamo far vedere che siamo pronti”.

Il Palermo ed il possibile filotto

palermo festeggia 2-1 ad Avellino

Rosanero attesi dalle prossime cinque sfide di campionato con squadre di bassa classifica che cercheranno punti salvezza ma che al tempo stesso sono alla portata. Può esserci il filotto. Baldini sottolinea: “Abbiamo la voglia di fare filotto e di andare più avanti in classifica. Siamo convinti che possiamo dire la nostra con qualunque avversario. Già da domani con l’Andria dobbiamo confermare quanto fatto di buono”.

“Squadra in forma, chiunque giocherà farà bene”

Baldini parla inoltre della squadra e dei possibili cambi per turnover visti gli impegni ravvicinati. “Cambi obbligati non ce n’è – spiega l’esperto tecnico toscano – gli indisponibili erano Fella ed Accardi che hanno recuperato e manca lo squalificato De Rose. Siamo al completo. Si tratta di una partita importante per dare continuità alla vittoria di Avellino. I ragazzi sono motivati, li ho visti bene. Chiunque giocherà farà bene.

Accardi favorito su Doda

Baldini parla del ballottaggio Doda-Accardi “Accardi è più favorito perché sta leggermente meglio ma Doda si è allenato Benissimo”.

Tra i pali si va verso riconferma di Massolo

Altro punto nodale è quello tra i pali. Il dualismo tra Massolo e Pelagotti in porta fa sempre discutere. Il tecnico è orientato su Massolo. “Penso che abbia fatto bene – sottolinea Baldini – e che abbia bisogno di giocare. Sono soddisfatto per quanto ha fatto vedere. Ad Avellino ha fatto due parate importanti e dimostrato che questo ragazzo ha grandi qualità. Dico che sono orientato ma perché ancora non sono deciso. Scelgo sempre all’ultimo per diversi motivi e sensazioni”.

“Massolo e Pelagotti due grandi portieri”

E continua: “Se scelgo Massolo è perché ha caratteristiche più consone alla squadra in questo momento. Per me Massolo e Pelagotti sono due grandi portieri e grandi persone. Sono in simbiosi e molto amici nonostante l’avvicendamento. Dico Bravo a Pelagotti per il suo comportamento perché conta la squadra. E se lavora bene è normale che avrà le sue chances. Mi dispiacerebbe, in generale, se qualcuno si scoraggiasse. Servono tutti in vista dei playoff”.

Soleri parte dalla panchina

Soleri è un’altra pedina importante nello scacchiere tattico di Baldini. Ma con l’Andria dovrebbe non essere tra i titolari, come dice Baldini “Preferisco farlo partire dalla panchina perché per le sue grandi caratteristiche tecniche può spaccarmi la partita in qualsiasi momento”.

Inoltre si è accennato a Fella: “Come tutti ha la possibilità di giocare sempre. Con l’allenamento i ragazzi mi fanno vedere se vanno forte. Chi va forte gioca. Sono distaccato rispetto agli affetti e cerco sempre di premiare chi lavora e dà il meglio per la squadra.

“Il Palermo deve essere aggressivo ma non avere frenesia”

Il tema tattico della partita con l’Andria potrebbe essere simile a quanto già visto con la Vibonese. Di certo non dovrà esserci la frenesia.

“Domani – osserva Silvio Baldini – sarà una partita in cui la frenesia non deve esserci ma dobbiamo essere aggressivi al punto giusto. L’Andria è una squadra che gioca nonostante la classifica. Hanno una loro identità e quindi bisognerà essere molto feroci ed aggressivi per cercare di inasprire, inaridire, possibilità che possono avere se si lascia loro campo. Lancio lungo per la seconda punta che la spizza per gli esterni. Sarà questo il loro tema tattico. Dobbiamo essere preparati”.

“Palermo deve atteggiamento diverso che vada oltre i tre punti”

Baldini inoltre perla dell’atteggiamento della squadra. All’allenatore non è piaciuto l’atteggiamento in superiorità numerica con l’Avellino, nonostante poi si sia festeggiato un’importante vittoria.

“Il mezzo deve essere sempre nobile per raggiungere l’obiettivo – spiega –. Dobbiamo cercare di arrivare nel miglior modo possibile alla vittoria. Bisogna mettere coraggio e non si deve solo gestire. Quando l’Avellino è rimasto in 10, abbiamo avuto un atteggiamento troppo prudente. E non va bene. Noi avremmo dovuto accelerare e cercare il terzo gol. Non sempre finisce così ma noi dobbiamo cercare di fare qualche cosa in più rispetto al risultato”.

L’importanza del pubblico

Con l’Andria, grazie anche all’iniziativa del club che ha chiamato a raccolta il pubblico proponendo i biglietti di qualsiasi settore ad 1 euro, potrebbe esserci il record di presenze sugli spalti. È atteso al Barbera un numero di tifosi maggiore rispetto alla media stagionale. Complice, probabilmente, l’impresa di Avellino, nonostante la sfida con i pugliesi sia infrasettimanale.

Baldini commenta: “Non è retorica: abbiamo negli occhi cosa è successo tra Real Madrid e PSG. Appena il Real ha trovato il gol tutto lo stadio si è fatto sentire. La magia nata dalla simbiosi tra tifosi e squadra può creare pagine storiche. Dobbiamo dare tutto e solo così faremo sentire ai tifosi la nostra presenza. Dobbiamo regalare ai nostri tifosi l’impresa e per fare l’impresa ci vuole la magia che si concretizza con lo stadio pieno”.