Sconfitta indolore per il Telimar, vittoria di misura dai tanti significati per l’Ortigia. A Siracusa i padroni di casa vincono 7-6 il ritorno della semifinale di Len Euro Cup ma in finale ci vanno i palermitani. La squadra siciliana attende la vincente dell’altra semifinale tra Astarlpool Sabadel ed il Cn Barcelona. All’andata, l’Astralpool si impose 12-10 a Barcellona.
Per il Telimar è un traguardo storico all’esordio continentale
Per la squadra allenata da Marco Baldineti si tratta di un traguardo storico. Il club dell’Addaura, infatti, ha raggiunto l’ultimo atto della Len Euro Cup all’esordio assoluto in una competizione internazionale. Per l’Ortigia, rimane amaro l’appuntamento di Coppa. Già due stagioni fa, e sempre a causa del Covid19, i siracusani dovettero dire addio ai sogni di gloria dopo aver conquistato, sul campo, il diritto di disputare la finale. Il tragico irrompere della prima ondata della pandemia fermò tutte le competizioni.
Match pro forma dopo verdetto Len
Quello disputato alla piscina Caldarella è stato un incontro pro-forma. Il discorso qualificazione dopo il verdetto della federazione che aveva comminato il 10-0 in favore del Telimar per la mancata presentazione – causa positività al Covid19 di 9 giocatori – dell’Ortigia all’Olimpica di Palermo nel match di andata.
Gli aretusei presentarono ricorso appellandosi alla causa di forza maggiore, ma la Len confermò la sua sentenza.
Ortigia-Telimar, match combattuto
Il derby di Sicilia è stato molto equilibrato. Lo dice il punteggio di 7-6 per l’Ortigia al termine di una partita giocata punto su punto che non ha visto un vero padrone in acqua. Era quello che ci si aspettava e che si sperava. Peccato per la sentenza della Len che di fatto ha rovinato quella che poteva essere una festa tutta siciliana.
Passa in vantaggio il Telimar con l’americano Irving, Ferrero trova il pari subito dopo e Francesco Cassia ribalta la situazione per i suoi. A 58′ secondi dalla fine della prima frazione, Turchini trova il 2-2 in superiorità numerica.
Andrija Basic a metà seconda frazione trova il nuovo vantaggio del Telimar ma subito dopo, Valentino Gallo, ancora in superiorità, impatta la sfida sul 3-3.
Gallo porta in vantaggio i suoi
Il capitano dell’Ortigia continua ad essere decisivo anche nella terza frazione siglando il 4-3. Davide Occhione ristabilisce la parita. Francesco Condemi riporta i suoi avanti ma nel finale di tempo, Luca Marziali pareggia sfruttando l’uomo in più.
Nel finale gli aretusei la ribaltano
Nell’ultima frazione, Andrija Vlahovic dà l’ultimo, ed effimero, vantaggio al Telimar a 3’45”. Ma un derby non finisce mai e l’Ortigia ha molto orgoglio. Ancora Gallo sigla il 6-6 mentre Klikovac segna il definitivo 7-6 a 42″ dalla sirena.
Giliberti, Telimar “Nostro obiettivo essere al meglio per prossimi impegni”
Marcello Giliberti, presidente del Telimar: “Bella partita fra due compagini ben strutturate, che hanno dimostrato l’alto livello raggiunto dalla pallanuoto siciliana. Gioco tonico, dinamico, con continui capovolgimenti di fronte, con tanti errori in attacco da entrambe le parti, classici per un derby. In questo modo, dopo 4 nostre consecutive vittorie ottenute negli ultimi 4 match ufficiali giocati contro i siracusani (partita del girone di ritorno del Campionato di A1 2020/2021 a Siracusa; finale per il terzo posto di Coppa Italia 2020/2021 giocato a Palermo a maggio scorso; Coppa Italia girone di qualificazione 2021/2022 giocato a settembre scorso a Siracusa; partita del girone di andata del Campionato di A1 2021/2022 giocata a dicembre scorso a Palermo) l’Ortigia torna alla vittoria in casa, vincendo di 1, in quest’ultimo derby”.
E continua: “Nostro obiettivo immediato sarà ora quello di prevenire il contagio da Covid19 per arrivare quanto più numerosi possibile ai prossimi match di Coppa Italia, di Len Euro Cup e di Campionato per mantenere alto il nostro standard di risultati. In tal senso, spero che i nostri ragazzi continuino ad approcciare con grande cautela alla loro quotidianità in modo da preservare il lavoro svolto sino ad ora”.
Il rammarico di Piccardo
A fine gara Stefano Piccardo, allenatore dell’Ortigia, non nasconde il rammarico e chiama in causa la LEN: “È stata una buona partita di pallanuoto. I primi tempi abbiamo giocato male in fase offensiva, ma era troppo caricata, questa partita. Abbiamo retto bene sotto il punto di vista fisico, sono contentissimo della risposta della squadra. Ora mi piacerebbe chiedere a tutti quelli che fanno sport come me, come mai io perdo una gara nella fase a gironi, una sola gara su dieci in tutta la competizione e non vado in finale”.
“Vorrei che qualcuno mi desse una spiegazione”
Il tecnico siracusano continua: “Vorrei che qualcuno mi desse una spiegazione. Ho perso una partita col Vasas nella fase a gironi, poi perdo 10 a 0 a tavolino, vinco 7 a 6 in casa, sul campo, e mi dicono che è finita. Mi rivolgo anche ai miei colleghi, ai presidenti: il giorno in cui vi troverete nella stessa situazione, che farete? Perché se le regole sono uguali per tutti, probabilmente potrà succedere. Questa non è una cosa che dà merito allo sport, credetemi. Non ci hanno neanche dato una spiegazione”.
In acqua nonostante la delusione
L’Ortigia è scesa in acqua, malgrado una parte dei tifosi chiedeva di rinunciare per protesta: “Io – afferma il coach biancoverde – quello che devo fare con i ragazzi è cercare di giocare il meglio possibile. Oggi è andata bene, abbiamo vinto. Potevamo anche perdere, non sarebbe stato un problema. Purtroppo la vittoria a volte fa perdere di vista l’onore. Ma quale onore è più bello di giocare una partita e vincerla sul campo? O perderla? Poi, certo, si sta male, ma dovrebbe sempre parlare il campo. Abbiamo una squadra di giovani nei quali cerchiamo di inculcare i valori dello sport, anche se è difficilissimo di fronte a tutto questo”.
Tempesti “Grosse vergogne da chi gestisce la pallanuoto”
Il portiere dell’Ortigia Stefano Tempesti, protagonista di un’altra prestazione maiuscola, ha detto la sua a fine gara: “Il presidente del Telimar, Giliberti, dice che nessuno ha mai chiesto un rinvio, nessuno ha mai chiesto niente. Io ho la mia opinione. Non so dove sta la verità, non sono riuscito a capirlo, anche perché non riesco ad avere tutti gli interlocutori, i protagonisti della vicenda, tutti insieme, quindi uno racconta una cosa, uno ne racconta un’altra, uno un’altra ancora. Indubbiamente ci sono state delle grosse vergogne da parte di gestisce la pallanuoto, da parte di chi poteva fare qualcosa di più. Sicuramente, se fosse successo a noi il contrario, le cose sarebbero andate diversamente”.
“In questa semifinale ad aver perso è la pallanuoto”
L’estremo difensore della formazione siracusana, ex numero 1 della nazionale, prosegue: “Ad ogni modo, in questa semifinale ad aver perso è la pallanuoto. Qualcuno ci ha chiesto di contravvenire a una legge nazionale, andando contro quello che ci aveva detto l’Asp, di presentarci a Palermo malati. Non so cosa avremmo dovuto fare, ritengo sia una vergogna che siamo qui a parlare di un 10 a 0. Quando ne parlo con la gente si mettono a ridere, gli altri sport ci ridono dietro, perché siamo gli unici che continuano ancora a cadere in queste trappole. La pallanuoto non migliorerà mai. Alla fine chi è stato fregato siamo noi, la mia squadra, il presidente onorario Marotta, il presidente Vancheri, l’allenatore, tutto lo staff”.
Vancheri “Poteva essere festa siciliana, qualcuno non ha voluto”
Infine, a bordo vasca, il presidente biancoverde Valerio Vancheri spiega la scelta fatta dalla società e dalla squadra di giocare la partita: “Poteva essere la festa della pallanuoto siciliana, qualcuno non ha voluto che fosse così. In ogni caso, si è giocato a pallanuoto. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, con molto agonismo. Perché quando si gioca a pallanuoto, lo spettacolo è questo. Quando non si consente di giocare a pallanuoto, quella che doveva essere una festa diventa una farsa. In qualsiasi sport la prima regola è il fair play, che va di pari passo col fatto che se si fa uno sport è perché si vuole giocare, si deve giocare”.
“Come si può chiedere ad un atleta di fare il clown?”
E conclude: “Questi sono atleti. Come si può chiedere a un atleta di fare il clown? Per noi chi va in acqua ci va per fare l’atleta. Siamo una società che gioca a pallanuoto. Ci piace giocare e vogliamo farlo. Se vinciamo, vinciamo in acqua. Se perdiamo, perdiamo in acqua. Io faccio l’avvocato e posso dire che non molleremo mai finché ci sarà la possibilità di un ultimo rincorso o un giudice a Berlino al quale rivolgersi. Resta il fatto che il messaggio che proviene dall’Ortigia è che la pallanuoto è un gioco che si gioca solo dentro l’acqua, non altrove”.
Ortigia-Telimar, il tabellino, Gallo “canta” tre volte
Ortigia-Telimar 7-6
Parziali: 2-2; 1-1; 2-2; 2-1.
CC Ortigia: Tempesti, F. Cassia 1, F. Condemi 1, A. Condemi, Klikovac 1, Ferrero 1, Di Luciano, Gallo 3, Mirarchi, Rossi, Vidovic, Giribaldi, Ruggiero – Allenatore: Stefano Piccardo.
Telimar: Nicosia, Del Basso, Turchini 1, Di Patti, Occhione 1, Vlahovic 1, Giliberti, Marziali 1, Lo Cascio, Irving 1, Lo Dico, Basic 1, Washburn – Allenatore: Marco Baldineti.
Arbitri: Andrej Franulovic (CRO) e Sebastien Dervieux (FRA) – Delegato LEN: Matjaz Rakovec (SLO)
Note. Superiorità: Ortigia 4/14; Tlimar 2/14. Espulso per proteste dalla panchina Del Basso (Telimar) nel terzo tempo. Usciti per limite di falli Andrea Condemi (Ortigia) nel terzo tempo e Giliberti (Telimar) nel quarto tempo.
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