Finito il campionato sabato scorso con la trionfale vittoria esterna sul Telimar a Palermo che ha permesso all’Ortigia di centrare la terza posizione in campionato e l’ingresso nei preliminari di Champions ed è tempo di pensare al futuro. Simone Rossi lascia il club biancoverde dopo 4 stagioni importanti. Si trasferisce in Ungheria dove giocherà con l’Osc Budapest nella prossima stagione. Al contempo si avvicinerà al papà Marco, ct della nazionale di calcio magiara (che ha affrontato anche l’Italia di Mancini nell’ultima Natinons League, ndr) per iniziare a collaborare con lui

Scelta di vita

Una scelta di vita per il difensore che in quattro anni ha contribuito a portare l’Ortigia in alto, raggiungendo tra le altre cose una finale di Euro Cup (nel 2019-2020, mai giocata per colpa del Covid), una finale di Coppa Italia e il terzo posto in Serie A1. In questo lasso di tempo, Simone Rossi è diventato uno dei beniamini del pubblico e uno dei veterani dello storico gruppo.

Rossi “Quattro anni meravigliosi”

Simone Rossi racconta le sue sensazioni: “Sono stati quattro anni meravigliosi che, da un lato sono volati, dall’altro sono sembrati una vita. Qui ho creato rapporti importanti che mi porterò per sempre nel cuore. Ho stretto amicizie che spero durino in eterno, ho comprato casa, quindi posso dire che, sotto certi aspetti, mi sento un cittadino siracusano. C’è tanta tristezza, perché quando si sta bene in un posto è inevitabile che ci siano questi sentimenti forti. Gli ultimi due mesi forse non me li sono goduti abbastanza, perché pensavo troppo al futuro, ma purtroppo la vita è fatta di scelte e bisogna prendere decisioni per il proprio futuro che spesso sono difficili”.

Rossi ringrazia tutti: “Voglio ringraziare innanzitutto la famiglia Marotta – continua – per avermi accolto e trattato come un figlio. In particolare la presidente Roberta Marotta, che è una persona fantastica, di una generosità infinita. Per me è stata una sorella e un’amica per quattro anni. A lei va un grazie speciale. Poi, ringrazio nuovamente i miei compagni di squadra, per quello che abbiamo passato insieme in questi anni. Mi mancherà tantissimo ogni cosa vissuta ogni giorno con loro, perché siamo stati un bel gruppo, capace di gestire i momenti in cui si poteva scherzare e quelli in cui era necessario alzare la concentrazione e il livello”.

Infine un ringraziamento a coach Piccardo: “Ringrazio tantissimo il mister, perché con lui c’è stato sempre un rapporto vero e diretto e devo ringraziarlo perché con lui sono cresciuto tantissimo”.

“Quando sono arrivato qui – conclude Rossi – avevo fatto una promessa che non sono riuscito a mantenere, ossia vincere l’Euro Cup. Non ci siamo riusciti ed è il mio più grande rimpianto, però ci abbiamo provato sempre, fino alla fine”.