- Grabiele Pace nel momento decisivo ha avuto la meglio su Riccardo Borgialli
- La polacca Edyta Lewandowska si è imposta in scioltezza con quasi 35 minuti di vantaggio
- Daniele Sammatrice e Simona Nicholson protagonisti nella Super Round&Trip
- L’edizione della ripaternza si è corsa nel ricordo di Mariano Malfitana
- In 405 tra gara principale e Super Road&Trip sono arrivati al traguardo
Il ligure Gabriele Pace e la polacca Edyta Lewandowska sono i vincitori della XIV Supermaratona dell’Etna. Una edizione dai grandi significati perché segna il ritorno dopo lo stop di un anno forzato a causa della pandemia.
La manifestazione, organizzata da Etna Trail Asd e inserita nel calendario nazionale Acsi, si è corsa nel nome di Mariano Malfitana, ideatore dell’evento, scomparso prematuramente lo scorso mese di aprile.
43 chilometri in salita, con i capricci dell’Etna
La gara di 43 km è una delle più impegnative del panorama con un percorso in perenne salita. I 500 atleti hanno preso il via dalla spiaggia di Marina di Cottone, l’attraversamento dei comuni di Fiumefreddo, Piedimonte Etneo e Linguaglossa, il transito dalla Mareneve fino a Piano Provenzana.
Poi gli ultimi dieci chilometri sul sentiero sterrato, che conducono fino all’osservatorio astronomico a quota 3000 metri. Quelli che possono cambiare le sorti di una gara, quelli imprevedibili, dove chi partecipa si ritrova a combattere oltre che con la stanchezza anche con i capricci del clima.
E sua maestà Etna i capricci li ha fatti davvero accogliendo gli atleti con una livrea bianca (la neve caduta il giorno prima) e accompagnandoli lungo la scalata con freddo, nebbia e nevischio seppur a tratti, il tutto condito con una ennesima, lieve, attività parossistica. Un’ambientazione naturale che ha reso unica la gara della XIV Supermaratona dell’Etna.
Pace protagonista tra gli uomini
Successo meritato e cercato per Gabriele Pace (fresco di primato personale alla recente maratona di Milano con 2h23’38”). L’atleta, tesserato per la Delta Spedizioni, ci aveva già provato nel 2019 con poca fortuna ma in questa occasione ha disputato la gara perfetta. La sua progressione gli ha consentito di staccare, nel momento decisivo della sfida, il suo compagno di viaggio, il cusiano Riccardo Borgialli.
Pace, inoltre, ha firmato un tempo vicino al record della manifestazione, 3h40’05”. Arrivo in lacrime per lui, immensa felicità e la consapevolezza, lo ha ribadito nelle sue prime parole, di essersi tolto qualche sassolino dalla scarpa.
Al secondo posto con quattro minuti di distacco Riccardo Borgialli (3h44’08”) della Sport Project Vco, che vestirà la maglia della nazionale azzurra ai prossimi Campionati Mondiali di corsa in montagna e trail, in programma a Chiang Mai (Thailandia). Terzo il romagnolo Lorenzo Lotti volto ormai noto in Sicilia per avere vinto due volte la Maratona di Catania, che ha chiuso in 3h56’32”. Quarto il vincitore del 2018 il francese Joris Kiredjian, regolare come sempre, in 3h58’27”. I primi quattro tutti sotto le quattro ore.
Mangano, primo dei siciliani
Subito dietro il transalpino, il primo dei siciliani l’atleta di casa vincitore dell’edizione di due anni fa Francesco Mangano (Just Triathlon & Cycling) in 4h00’45” (diciotto minuti in meno rispetto al tempo che gli aveva consentito di vincere nel 2019). In tutto sono stati 249 gli uomini che hanno completato la gara.
Tra le donne, netto dominio della Lewandowska
Dominio assoluto nella gara femminile della polacca Edyta Lewandowska che ha fatto il vuoto sin dalle prime battute. La vincitrice nella distanza dei 94 km. dell’edizione 2019 dell’Etna Trail e fortissima mezzofondista ad inizio di carriera, ha concluso la sua scalata preceduta da soli 8 colleghi uomini, con il tempo di 4h14’10”.
Alle sue spalle, una conferma, l’ungherese Agnes Korodi distaccata di quasi 35 minuti (4h49’06”). Terza Francesca Scribani (Atletica Cortina) in 4h55’44”, quarta Angelica Piccolo (Acsi) in 4h59’34”, quinta Lara La Pera (Marathon Misilmeri) in 5h22’41”, già quattro volte sul gradino più alto del podio della Supermaratona dell’Etna. 44 le donne al traguardo.
La SuperRoad&Trip a Sammatrice e Nicholson
A fare da corollario alla 0-3000, la particolare Super Round&Trip con gli atleti che, partiti da quota 1800, hanno raggiunto l’Osservatorio per poi percorrere la discesa verso l’arrivo, attraverso il sentiero tracciato all’interno del canalone lavico, facendo così ritorno a Piano Provenzana. Sono arrivati in 112 (85 uomini, 27 donne).
In questa “giostra” della lunghezza di circa 14,5 km. il più veloce tra gli uomini è stato Daniele Sammatrice (Uisp Santa Croce) con il tempo di 1h28’31”. Sammatrice ha staccato di quasi 9 minuti Pierpaolo Emanuele Daidone della Snailrunners (1h37’21”) e di oltre 14 minuti Daniele Musumeci dell’Asd Sport Etna Outdoor che ha chiuso la sua fatica in 1h42’44”.
la più veloce Simona Nicholson (Universitas Palermo) in 2h07’01” che ha preceduto Laurraine Denise Fagan (Asd Meeting Sporting Club Runner) di appena 4 secondi. Sul gradino più basso del podio Carolyn Berger, tesserata per la stessa società della Fagan, in 2h16’51”.
La Supermaratona dell’Etna, si è svolta nel pieno rispetto dei protocolli anti-Covid e nella massima sicurezza per tutti, atleti e addetti ai lavori.
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