Figuracce su figuracce. Il Palermo continua a deludere e, dopo lo scivolone di martedì sera in casa con la pericolante Ternana, a Brescia dà il peggio di sé perdendo 4-2 contro una formazione che alla vigilia aveva 11 punti in meno e che non aveva mai segnato 4 gol in campionato. E così in uno degli anticipi della 28ma giornata del torneo di serie B, il Palermo riesce nell’impresa di far svegliare le Rondinelle al termine di 90 minuti da incubo. Anzi, è bastato solo un tempo per far capire che sarebbe stato un sabato da dimenticare.
La seconda sconfitta consecutiva del Palermo mette in pericolo il quinto posto. Altro che rincorsa alla seconda posizione che porta in serie A. Altro che serie A. Il Catanzaro domenica battendo il Cosenza può superare i siciliani. Servirà resettare tutto e ritrovare la quadra ma il Palermo esce bastonato da una settimana in cui in tre partite ha raccolto un punto e subito qualcosa come 9 reti. Avvilente e con una escalation preoccupante: 2 reti dalla Cremonese, tre dalla Ternana ed oggi quattro dal Brescia.
Al pronti via la squadra di Maran va subito in vantaggio con un colpo di tacco di Borrelli che coglie impreparata una difesa ferma sulle gambe. Marconi al posto di Ceccaroni non è all’altezza e si vede immediatamente. Poi i rosanero hanno un sussulto: Brunori su rigore e Di Francesco ribaltano tutto in meno di 10 minuti. Arriva, però, il blackout, espulsione di Marconi, che ancora oggi ha dato dimostrazione di non essere in grado di reggere in questa serie B. Il fortino dei rosa è durato meno di 10 minuti, poi tre reti hanno affossato la squadra di Corini che non è in grado di sopportare l’assalto contrariamente a quanto fatto la settimana scorsa dalla Cremonese che ha dimostrato proprio col Palermo di sapere lottare e soffrire con l’uomo in meno.
Nella ripresa c’è stata l’impressione che le Rondinelle non abbiano voluto infierire. I 45 minuti volano senza troppi sussulti, il Palermo fa quel che può ma è contenuto benissimo dal Brescia che non affonda e non rischia praticamente nulla. E non si capisce se faccia più male questo o un primo tempo gettato alle ortiche.
Se a Manchester è giunta notizia di questa disfatta, di questa Caporetto o Waterloo per dare un tocco di internazionalità al tutto, qualcuno tra i capoccia inglesi dovrebbe prendere la situazione in mano e riprendere le briglie prima che il cavallo visibilmente scosso vada in rotta. Il Palermo è in caduta libera ed è l’unico dato di fatto. E non ci sono scuse che tengano se ci si chiama Palermo e se l’obiettivo è la serie A.
Le scelte di Corini
Il tecnico rosanero Eugenio Corini cambia le carte in tavola. Propone il 4-3-3 con alcuni interpreti diversi. In difesa si rivede al centro Marconi al posto di Ceccaroni (l’uomo in più della Ternana con la sua prestazione da incubo nel turno infrasettimanale) e Graves a destra al posto di Lund. A centrocampo spazio ad Henderson ed a Coulibaly che rimpiazzano almeno dal primo minuto Ranocchia e Segre che partono dalla panchina In avanti Di Mariano e Di Francesco ai lati e Brunori al centro.
Botta e risposta in cinque minuti
L’avvio del match scoppiettante. Un minuto e mezzo ed il Brescia passa in vantaggio: erroraccio di Graves in fase di piazzamento, Bianchi è pronto ad affondare ed a crossare al centro sulla destra Borrelli non ci arriva ma la sfera attraversa tutta l’area piccola e finsice a Dickmann che la rimette in mezzo rasoterra per Borrelli che elude l’intervento di Marconi che però gli concede troppo spazio e di tacco (alla Bettega) beffa tutti. Brescia-Palermo 1-0.
Passano però tre minuti ed arriva il pareggio dei rosa. Di Mariano è bravo a trovare lo spunto giusto e la sterzata che inganna Baseggio costretto poi al fallo in area. Rigore che al 5′ è trasformato da Brunori al 12mo gol in campionato.
Palermo avanti, Di Francesco beffa Avella
Ritrovato il pareggio, i rosanero tornano a giocare anche se Marconi all’11’ perde un brutto pallone e si fa ammonire. Baseggio è rapido nella conclusione ma ci pensa Nedelcearu a sventare il pericolo murando la conclusione.
Al 13′ il Palermo passa in vantaggio. Segna Di Francesco su azione iniziata da Henderson che vede Graves in inserimento, il danese è bravo a vedere Di Francesco e lo serve. Il numero 17′ è pronto alla conclusione che non è bellissima stilisticamente ma diventa efficace e batte beffardamente Avella.
Marconi espulso, Palermo in 10
Dopo un’azione per parte che non sortisce effetto, al 21′ c’è la svolta della partita. Marconi, ammonito qualche minuto prima, viene espulso per fallo da ultimo uomo dopo anche check dal Var. Il difensore centrale commette fallo su Bianchi che scappa in mezzo a due su lancio dalla traquarti. Al suo posto Corini innesta Ceccaroni al posto di Henderson per rimanere con equilibrio in difesa.
Assalto Brescia, il Palermo resiste meno di 10 minuti
In dieci contro undici il Brescia comincia il suo arrembaggio. Ed il Palermo resiste meno di dieci minuti. Alla mezz’ora azione di Gavazzi sulla sinistra con sfera che arriva a Paghera dai 30 metri. Il centrocampista esplode una botta sulla quale Pigliacelli si tuffa – forse in ritardo – senza arrivarci. Il Brescia pareggia anche meritatamente.
Borrelli e Bisoli fanno volare le Rondinelle
Nel finale del primo tempo i padroni di casa segnano altre due volte. Borrelli al 41′ firma la sua doppietta. Sugli sviluppi di un angolo, Jallow raccoglie la palla sulle trequarti e crossa in mezzo. Borrelli svetta su Ceccaroni ed infila di testa. Il Var controlla ma è tutto valido.
Nel primo dei quattro minuti di recupero Bisoli cala il poker. Ancora Jallow giganteggia sulla sinistra, Graves è fuori posizione e Di Mariano prova in scivolata, ma il terzino del Brescia lo salta, si incunea in area e crossa per Bisoli che tira di prima intenzione trovando la deviazine di Nedelcearu. La palla si insacca beffardamente alle spalle di Pigliacelli spiazzato.
Inizia la ripresa, Ranocchia e Brunori in campo
In avvio di ripresa, Corini si gioca le carte Ranocchia e Mancuso al posto di Coulibaly e Brunori nel disperato tentativo di provare a raddrizzare una partita che sembra persa.
Bianchi sfiora il 5-2
Al 50′ il Brescia sfiora il 5-2 con una bella conclusione di Bianchi che con un tiro a giro batte Pigliacelli (ancora una volta sembrato non irreprensibile sulle tempistiche della reattività), ma la sfera scheggia il montante esterno.
Nedelcearu sfiora l’autogol
Superata l’ora di gioco il Brescia sfiora il quinto gol ma più per demerito del Palermo che per reale merito suo. Al 61′ Borrelli riceve la palla in area e prova ad andare via, Nedelcearu lo anticipa e di piatto fa un retropassaggio verso Pigliacelli ma la sfera è molto forte e l’estremo difensore rosanero è costretto a respingere in stile calcio a 5 il passaggio come se fosse una conclusione.
Girandola di sostituzioni
Maran, tecnico del Brescia opera un doppio cambio al 64′: Galazzi e Borrelli escono per Olzer e Moncini. Corini fa entrare Traorè al posto di Di Francesco.
Dieci minuti dopo Paghera e Bianchi dentro Bjarnasson e Bertagnoli poi Corini esaurisce i cambi e mette Vasic al posto di Di Mariano. Ultima sostituzione anche per Maran: Huard al posto di Jallow negli ultimi dieci minuti.
Rondinelle in controllo
Il Brescia è in controllo totale, sopra di due reti ed in vantaggio numerico rimane sereno (contrariamente a quanto fatto dai siciliani a Cremona la settimana scorsa) e porta a casa una vittoria meritata.
Brescia-Palermo, il tabellino
Brescia-Palermo 4-2
Brescia: Avella, Dickmann, Papetti, Adorni, Jallow (dall’80 Huard), Bisoli, Paghera (dal 74′ Bjarnason), Besaggio, Galazzi (dal 64′ Olzer), Borrelli (dal 64′ Moncini), Bianchi (dal 74′ Bertagnoli). Allenatore Maran. A disposizione: Cartano, Cistana, Cortese, Fares, Ferro, Mangraviti.
Palermo: Pigliacelli, Lund, Marconi, Nedelcearu, Graves, Gomes, Coulibaly (dal 46′ Ranocchia), Henderson (dal 22′ Ceccaroni), Di Francesco (dal 64′ Traorè), Di Mariano (al 77′ Vasic), Brunori (dal 46′ Mancuso). Allenatore Corini. A disposizione: Aurelio, Diakite, Insigne, Kanuric, Segre, Soleri, Stulac.
Reti: al 1′ Borrelli, al 5′ Brunori (rig), al 13′ Di Francesco, al 30′ Paghera, 41′ Borrelli, 45’+1′ Bisoli
Note. Ammoniti Marconi, Dickmann, Besaggio, Paghera, Nedelcearu, Corini (dalla panchina). Espulso Marconi
Recuperi 4′ e 4′
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