È così definitiva la condanna a sei anni per concorso esterno in associazione mafiosa inflitta nell’appello bis, a Palermo, il 21 luglio del 2021

Slitta a metà dicembre la decisione della Cassazione sul ricorso del senatore D'Alì, che si è opposto davanti alla Suprema Corte alla condanna a sei anni inflittagli nel processo bis in Corte d'Appello a Palermo.

Per i pm, l'ex senatore trapanese avrebbe avuto rapporti con le cosche e con esponenti di spicco dell'organizzazione come il superlatitante Matteo Messina Denaro, Vincenzo Virga e Francesco Pace

La richiesta di riconoscimento della "pericolosità sociale" risale al maggio 2017, quando l'ex senatore di FI, dal 2011 imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, era candidato a sindaco di Trapani.

A maggio dello scorso anno pe rlui scattò una misura interdittiva perchè socialmente pericoloso anche se assolto che lo indusse a ritirare la candidatura a sindaco di Trapani

Tante sentenze quelle uscite dalle urne ma c'è da scommettere sul fatto che molti degli illustri plurisconfitti dopo essere usciti dalla porta rientreranno presto dalla finestra.

Emergono, poco alla volta, tanti dettagli e ancora tanti nuovi dubbi che lasciano adito a maligne interpretazioni. Cosa faranno adesso i trapanesi nel segreto dell'urna

A poco più di venti giorni dall’appuntamento elettorale per il rinnovo di amministrazione e consiglio comunale,  la situazione che si vive a Trapani è incandescente.

A disporre la  notifica del provvedimento è stato il Tribunale di Palermo, il candidato ha deciso la sospensione provvisoria della campagna elettorale per analizzare la situazione.

Questa mattina sono state presentate due delle tre liste a sostegno della candidatura a sindaco di Trapani del Senatore Antonio d'Alì.

E' stato assolto anche in appello il senatore di Forza Italia, Antonio D'Alì, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.