Nel 1990 respinta richiesta Borsellino per sorveglianza speciale
Messina Denaro, per i giudici il padre era “lavoratore assiduo”
Per i giudici di Trapani il boss Francesco Messina Denaro, a capo del mandamento di Castelvetrano dagli anni '80, padre di Matteo, ex primula rossa di Cosa nostra, era un "lavoratore assiduo" e un "risparmiatore oculato" e non c'erano prove della sua vicinanza a Cosa nostra.