ROMA (ITALPRESS) – “Dopo che le forze statunitensi avranno lasciato l’aeroporto di Kabul non potremo mantenere qualunque presenza diplomatica all’aeroporto, non sarà possibile nè per noi nè per alcun Paese dell’Alleanza”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in audizione davanti alle Commissioni riunite Affari esteri e Difesa di Camera e Senato, in merito alla crisi in Afghanistan.
“In questi 20 anni abbiamo combattuto il terrorismo in Afghanistan, non possiamo permettere che il paese torni ad essere un rifugio sicuro e un terreno fertile per gruppi terroristici o una base da cui pianificare attacchi – ha sottolineato Di Maio -. Dobbiamo coinvolgere tutti gli attori, specie quelli della Regione, che condividono la stessa preoccupazione. La presenza sul territorio afghano di gruppi affiliati ad Al Qaeda e Daesh e l’incertezza sull’atteggiamento della leadership talebana, sono elementi che destano preoccupazione nella comunità internazionale”. “Al Qaeda seppur indebolita è ancora viva e può contare su un’ambiguità del rapporto con i talebani”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
“In questi 20 anni abbiamo combattuto il terrorismo in Afghanistan, non possiamo permettere che il paese torni ad essere un rifugio sicuro e un terreno fertile per gruppi terroristici o una base da cui pianificare attacchi – ha sottolineato Di Maio -. Dobbiamo coinvolgere tutti gli attori, specie quelli della Regione, che condividono la stessa preoccupazione. La presenza sul territorio afghano di gruppi affiliati ad Al Qaeda e Daesh e l’incertezza sull’atteggiamento della leadership talebana, sono elementi che destano preoccupazione nella comunità internazionale”. “Al Qaeda seppur indebolita è ancora viva e può contare su un’ambiguità del rapporto con i talebani”, ha aggiunto.
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