GIFFONI (ITALPRESS) – Un Alessandro Preziosi che non ti aspetti, quello che ha incontrato i giffoner di IMPACT per parlare de “La legge del terremoto”, il docufilm che segna il suo esordio alla regia. Dal sisma dell’Irpinia del 1980 si snoda un filo rosso che passa per il Belice, toccando Assisi, il Friuli, Aquila e Amatrice, in una narrazione arricchita dalle testimonianze di Erri De Luca, Vittorio Sgarbi, Pierluigi Bersani, Angelo Borrelli e molti altri. Inevitabile il riferimento alla pandemia: “Vivo nella speranza e non posso credere che dopo quello che abbiamo vissuto non accadrà qualcosa di buono. La riprova è proprio quello che sta accadendo a Giffoni. Trascorrere del tempo in queste sale ti fa capire cosa hanno maturato i ragazzi, cosa si aspettano dalla politica e cosa sono disposti a dare. Bisognerebbe inventare una nuova politica associativa fatta dai ragazzi, sarebbe sicuramente migliore di quella rocambolesca che ci raccontano”. Gli effetti dell’emergenza sanitaria, sostiene Preziosi, “si devono ancora quantificare. Prendiamo il teatro, la ripresa vera si avrà solo in futuro perchè è un settore che necessita di programmazione. Sarà difficile riuscire a portare la gente a teatro e questa dovrà essere la sfida di ogni artista. Il Covid ha creato un cortocircuito, ma mi aspetto che con l’unione di tutte le forze, la piattaforma Italia potrà rinascere”. In cantiere c’è una commedia romantica con Mediaset e l’idea di realizzare “una nuova opera prima continuando il lavoro di indagine attraverso le immagini”, come nell’ultimo docufilm. Ad ottobre, invece, andrà in onda su Netflix una commedia che lo vedrà al fianco di Claudia Pandolfi, “il racconto di un bellissimo rapporto tra un fratello e una sorella che si ritrovano dopo tanto tempo. Una storia sul perdono”.
(ITALPRESS).
(ITALPRESS).
Commenta con Facebook