ROMA (ITALPRESS) – Tradizione e innovazione, guardando al futuro. A poco più di un anno dall’inizio della pandemia Banca del Fucino si racconta e si presenta in chiave nuova con una grande campagna, in partenza da oggi, per sottolineare il suo radicato ruolo tra le banche italiane, la sua storia, ma soprattutto la vicinanza al territorio e la capacità di coniugare tradizione e innovazione, in un messaggio di forza e positività.
Non c’è futuro senza tradizione. Lo spot Tv si conclude con la frase: “Sapete che c’è di nuovo: Banca del Fucino, la Banca italiana più antica di Roma. Benvenuti nel Futuro”. E nel visual della campagna: “Per parlare di futuro devi conoscere bene la storia. E noi le famiglie e le imprese italiane le conosciamo dal 1923. Il territorio è la nostra forza. Ascoltare le esigenze e trasformarle in opportunità. Per Tutti”. Centrale nella comunicazione è il prestigioso e storico Palazzetto Baschenis Borghese, sede della Banca, in via Tomacelli, a Roma, simbolo di solidità e tradizione in uno slancio moderno verso il futuro. Sottolinea il messaggio anche la presenza del tricolore e una grafica improntata sull’impatto dell’innovazione e del digitale nella vita quotidiana.
La campagna, realizzata dall’agenzia romana Fattore Q, è declinata sulle principali TV nazionali e locali con spot dal taglio di 30″, sui maggiori quotidiani italiani, radio, digital, social. Oltre alla presenza in tutte le sedi e agenzie della Banca, è pianificata, inoltre, su Roma un’attività Below The Line e Out Of Home.
Fondata a Roma nel 1923 dai principi Torlonia, Banca del Fucino è presieduta da Mauro Masi ed è oggi la capogruppo del Gruppo Bancario Igea Banca. Il nome della Banca è legato alla realizzazione, tra la metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, della gigantesca opera di bonifica e riassetto della piana del Fucino (Abruzzo), la più grande costruzione idraulica dell’Italia Unita.
In poco meno di un secolo di storia, la Banca del Fucino si è affermata come una delle più importanti realtà bancarie romane, mantenendo la propria fisionomia di banca del territorio e la propria indipendenza dai grandi gruppi bancari che negli ultimi decenni hanno incorporato le altre principali istituzioni finanziarie della Capitale, ed è oggi l’unico marchio bancario storico con azionariato italiano che ha mantenuto la direzione generale su Roma. Nel corso del 2020 e nei primi mesi del 2021 Banca del Fucino ha attuato la fusione con Igea Banca, conseguito una crescita significativa di tutti i principali aggregati economici e realizzato un importante rafforzamento del capitale, anticipando gli obiettivi previsti dal piano industriale.
“Abbiamo voluto realizzare una campagna che comunicasse fiducia nel futuro, sicurezza e protezione – dice il direttore generale Francesco Maiolini -. Ma che al tempo stesso esprimesse un concetto di fondo: non c’è contraddizione tra fedeltà alla propria storia e innovazione, tra solidità della tradizione e capacità di affrontare il futuro. Crediamo fortemente a questo messaggio per la Banca del Fucino. Ma si tratta di un concetto di portata più generale, in questo particolare momento. Oggi servire al meglio famiglie e imprese significa avere una profonda conoscenza del territorio, ma al tempo stesso essere capaci di dare soluzioni innovative alle loro esigenze”.
(ITALPRESS).
Non c’è futuro senza tradizione. Lo spot Tv si conclude con la frase: “Sapete che c’è di nuovo: Banca del Fucino, la Banca italiana più antica di Roma. Benvenuti nel Futuro”. E nel visual della campagna: “Per parlare di futuro devi conoscere bene la storia. E noi le famiglie e le imprese italiane le conosciamo dal 1923. Il territorio è la nostra forza. Ascoltare le esigenze e trasformarle in opportunità. Per Tutti”. Centrale nella comunicazione è il prestigioso e storico Palazzetto Baschenis Borghese, sede della Banca, in via Tomacelli, a Roma, simbolo di solidità e tradizione in uno slancio moderno verso il futuro. Sottolinea il messaggio anche la presenza del tricolore e una grafica improntata sull’impatto dell’innovazione e del digitale nella vita quotidiana.
La campagna, realizzata dall’agenzia romana Fattore Q, è declinata sulle principali TV nazionali e locali con spot dal taglio di 30″, sui maggiori quotidiani italiani, radio, digital, social. Oltre alla presenza in tutte le sedi e agenzie della Banca, è pianificata, inoltre, su Roma un’attività Below The Line e Out Of Home.
Fondata a Roma nel 1923 dai principi Torlonia, Banca del Fucino è presieduta da Mauro Masi ed è oggi la capogruppo del Gruppo Bancario Igea Banca. Il nome della Banca è legato alla realizzazione, tra la metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, della gigantesca opera di bonifica e riassetto della piana del Fucino (Abruzzo), la più grande costruzione idraulica dell’Italia Unita.
In poco meno di un secolo di storia, la Banca del Fucino si è affermata come una delle più importanti realtà bancarie romane, mantenendo la propria fisionomia di banca del territorio e la propria indipendenza dai grandi gruppi bancari che negli ultimi decenni hanno incorporato le altre principali istituzioni finanziarie della Capitale, ed è oggi l’unico marchio bancario storico con azionariato italiano che ha mantenuto la direzione generale su Roma. Nel corso del 2020 e nei primi mesi del 2021 Banca del Fucino ha attuato la fusione con Igea Banca, conseguito una crescita significativa di tutti i principali aggregati economici e realizzato un importante rafforzamento del capitale, anticipando gli obiettivi previsti dal piano industriale.
“Abbiamo voluto realizzare una campagna che comunicasse fiducia nel futuro, sicurezza e protezione – dice il direttore generale Francesco Maiolini -. Ma che al tempo stesso esprimesse un concetto di fondo: non c’è contraddizione tra fedeltà alla propria storia e innovazione, tra solidità della tradizione e capacità di affrontare il futuro. Crediamo fortemente a questo messaggio per la Banca del Fucino. Ma si tratta di un concetto di portata più generale, in questo particolare momento. Oggi servire al meglio famiglie e imprese significa avere una profonda conoscenza del territorio, ma al tempo stesso essere capaci di dare soluzioni innovative alle loro esigenze”.
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