ROMA (ITALPRESS) – In media d’anno, lo scenario macroeconomico prefigura un aumento del Pil in Italia del 6,2% quest’anno, del 4,0% nel 2022, del 2,5% nel 2023 e dell’1,7% nel 2024. E’ quanto emerge dalle proiezioni macroeconomiche per l’Italia nel quadriennio 2021-24 elaborate dagli esperti della Banca d’Italia.
“Le proiezioni qui presentate – osserva Bankitalia – presuppongono che l’attuale fase di incremento dei nuovi contagi persista nelle prossime settimane, ma senza comportare un forte inasprimento delle restrizioni alla mobilità, e che si esaurisca gradualmente nei primi mesi del 2022, grazie all’ulteriore rafforzamento della copertura vaccinale”. Per Bankitalia si ipotizza che “nell’orizzonte previsivo la crescita della domanda estera per i beni prodotti nel nostro paese, stimata in quasi il 9% quest’anno, rimanga robusta (pari a circa il 4% in media nel prossimo triennio) e che le condizioni monetarie, finanziarie e creditizie si mantengano distese. Sotto queste ipotesi, il prodotto tornerebbe a espandersi in maniera sostenuta a partire dalla prossima primavera, in concomitanza con il miglioramento del quadro sanitario, e recupererebbe i livelli precedenti lo scoppio della pandemia entro la metà del 2022. Successivamente la crescita rimarrebbe robusta, seppure non così intensa come quella che ha caratterizzato il rimbalzo produttivo che ha fatto seguito alla riapertura dell’economia nel 2021. Un sostegno considerevole all’attività economica proviene dalla politica di bilancio e dagli interventi delineati nel Pnrr. Si valuta che le misure di sostegno introdotte nel corso di quest’anno, quelle inserite nel disegno di legge di bilancio e gli interventi del Pnrr possano innalzare il livello del Pil complessivamente di circa 5 punti percentuali nell’arco del quadriennio 2021-24, di cui oltre due punti riconducibili alle misure delineate nel Pnrr”.
(ITALPRESS).
“Le proiezioni qui presentate – osserva Bankitalia – presuppongono che l’attuale fase di incremento dei nuovi contagi persista nelle prossime settimane, ma senza comportare un forte inasprimento delle restrizioni alla mobilità, e che si esaurisca gradualmente nei primi mesi del 2022, grazie all’ulteriore rafforzamento della copertura vaccinale”. Per Bankitalia si ipotizza che “nell’orizzonte previsivo la crescita della domanda estera per i beni prodotti nel nostro paese, stimata in quasi il 9% quest’anno, rimanga robusta (pari a circa il 4% in media nel prossimo triennio) e che le condizioni monetarie, finanziarie e creditizie si mantengano distese. Sotto queste ipotesi, il prodotto tornerebbe a espandersi in maniera sostenuta a partire dalla prossima primavera, in concomitanza con il miglioramento del quadro sanitario, e recupererebbe i livelli precedenti lo scoppio della pandemia entro la metà del 2022. Successivamente la crescita rimarrebbe robusta, seppure non così intensa come quella che ha caratterizzato il rimbalzo produttivo che ha fatto seguito alla riapertura dell’economia nel 2021. Un sostegno considerevole all’attività economica proviene dalla politica di bilancio e dagli interventi delineati nel Pnrr. Si valuta che le misure di sostegno introdotte nel corso di quest’anno, quelle inserite nel disegno di legge di bilancio e gli interventi del Pnrr possano innalzare il livello del Pil complessivamente di circa 5 punti percentuali nell’arco del quadriennio 2021-24, di cui oltre due punti riconducibili alle misure delineate nel Pnrr”.
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