ROMA (ITALPRESS) – “Il settore giustizia ha bisogno di recuperare credibilità, rendere più effettivo e più efficace il servizio della giustizia, dare maggiore incisività e risposte alle domande del Paese”. Così il ministro della Giustizia Marta Cartabia, intervistata durante la seconda edizione del Made in Italy Summit 2021, una tregiorni organizzata da Sky TG 24, Sole 24 Ore e Financial Times.
Cartabia ha continuato sottolineando il rinnovamento che verrà fatto su “personale, uffici e digitalizzazione per un comune obiettivo: rafforzare l’efficienza della macchina”. Inoltre il ministro ha sottolineato come il PNRR rappresenti una leva perchè prevede in 5 anni una riduzione del 40% dei tempi dei processi civili e del 25% di quelli penali per “un grande cambiamento, per uno scopo comune che implichi cogliere le enefficenze e tagliare i tempi morti nei processi”.
A proposito dei processi civili Cartabia ha spiegato come verranno incentivati nella riforma gli strumenti delle mediazioni, delle conciliazioni, degli arbitrati per “una cultura del risolvere il conflitto riducendo la litigiosità: la prima udienza – ha spiegato il Ministro – sarà il cuore del processo civile, per evitare così i tempi morti”.
In conclusione Cartabia ha sottolineato come dall’estero il nostro Paese sia guardato con “uno sguardo attento e incuriosito” e come risulti più attrattivo per gli investimenti internazionali, e come “il servizio del giudicare debba riscoprire il suo alto valore, il suo significato più profondo”.
(ITALPRESS).
Cartabia ha continuato sottolineando il rinnovamento che verrà fatto su “personale, uffici e digitalizzazione per un comune obiettivo: rafforzare l’efficienza della macchina”. Inoltre il ministro ha sottolineato come il PNRR rappresenti una leva perchè prevede in 5 anni una riduzione del 40% dei tempi dei processi civili e del 25% di quelli penali per “un grande cambiamento, per uno scopo comune che implichi cogliere le enefficenze e tagliare i tempi morti nei processi”.
A proposito dei processi civili Cartabia ha spiegato come verranno incentivati nella riforma gli strumenti delle mediazioni, delle conciliazioni, degli arbitrati per “una cultura del risolvere il conflitto riducendo la litigiosità: la prima udienza – ha spiegato il Ministro – sarà il cuore del processo civile, per evitare così i tempi morti”.
In conclusione Cartabia ha sottolineato come dall’estero il nostro Paese sia guardato con “uno sguardo attento e incuriosito” e come risulti più attrattivo per gli investimenti internazionali, e come “il servizio del giudicare debba riscoprire il suo alto valore, il suo significato più profondo”.
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