ROMA (ITALPRESS) – “Quella costituzionale è la ‘riforma delle riformè. Garantirà quella stabilità imprescindibile per realizzare tutte le riforme dal lavoro alla natalità, dalle infrastrutture al fisco e così via”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il ministro delle Riforme Elisabetta Alberti Casellati. “Il nostro programma elettorale prevedeva l’elezione diretta del presidente della Repubblica, ma mi sono indirizzata verso il premierato per arrivare ad una maggiore condivisione possibile. Due – spiega – sono i pilastri essenziali della riforma: stabilità dell’esecutivo ed elezione diretta del premier da parte dei cittadini. Sarà un ‘modello italianò perchè adattato alla sensibilità e alle esigenze del nostro Paese in un sistema di pesi e contrappesi, che non svuoteranno le prerogative del Capo dello Stato come garante dell’unità nazionale. Il suo ruolo resterà cruciale e insostituibile”.
Quanto all’autonomia differenziata, invece, “Calderoli ritiene a ragione che risponda ai bisogni del Paese e per questo richiede tempi rapidi”, ma – sottolinea Casellati – “di ‘blindatò c’è il programma politico della maggioranza di approvare la riforma. Per il resto, tutta la coalizione sta lavorando per metterla a punto in Parlamento, che è la sede naturale del dibattito politico”.
Inoltre “non dimentichiamo mai che l’autonomia differenziata non è un’invenzione del centrodestra, ma l’attuazione di una norma costituzionale approvata dal centrosinistra. Autonomia differenziata significa migliore allocazione delle risorse in un quadro di unità nazionale, secondo l’articolo 5 della Costituzione, con eguale erogazione dei servizi. Abbiamo eliminato il metodo della ‘spesa storicà basandoci su costi e fabbisogni standard per i servizio. Nessuna Regione, a partire da quelle del Sud, sarà lasciata indietro”, assicura il ministro.
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