ROMA (ITALPRESS) – “Ovviamente l’attività di sorveglianza attraverso l’effettuazione di tamponi molecolari all’arrivo dei voli diretti provenienti dalla Cina non arresterebbe del tutto l’ingresso sul territorio nazionale a causa dell’arrivo in Italia di passeggeri anche attraverso voli indiretti, il cui tracciamento è pressochè impossibile, a meno che non si reintroducano misure maggiormente restrittive, quali il passenger locator form digitale, e del ‘periodo finestrà che potrebbe far sfuggire il rilevamento molecolare del virus all’arrivo”.
Lo ha detto Orazio Schillaci, ministro della Salute, in un’informativa al Senato sui provvedimenti di controllo sanitario negli aeroporti per i passeggeri provenienti dalla Cina.
“Per quanto riguarda i passeggeri provenienti dalla Cina attraverso voli indiretti che hanno fatto scalo in Paesi dell’area Schengen, è necessario un raccordo in sede dell’Ue per prendere una decisione comune che possa servire a limitare l’afflusso di persone positive dal paese asiatico”, ha aggiunto.
Intanto il ministro ha anunciato di avere firmato “l’ulteriore proroga fino al 30 aprile 2023 dell’obbligo dell’uso delle mascherine nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie, ivi compresi gli ambulatori e gli studi dei medici di medicina generale”. Inltre “ho provveduto a convocare per la giornata di domani l’Unità di Crisi”.
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