MILANO (ITALPRESS) – Da una nuova possibile ‘Fatal Veronà a una rimonta di tre reti che vale il miglior avvio di sempre in campionato. Nonostante le assenze, il Milan ribalta l’Hellas sul 3-2 e vola a quota 22: nell’era dei tre punti, dopo otto giornate, non era mai andato oltre i 20. L’ennesimo segnale di grande maturità per la banda di Pioli, in testa in attesa del Napoli. Un Diavolo incerottato senza Maignan, Theo Hernandez e Diaz, vede complicarsi la serata dopo sette minuti con il vantaggio ospite firmato da Caprari, servito nello spazio da Veloso. Il Milan abbozza una reazione, Daniel Maldini ci prova con una girata che vola alta sulla traversa ma il Verona mantiene un ritmo forsennato in pressione e non si accontenta. A metà del primo tempo arriva anche un calcio di rigore concesso dall’arbitro Prontera di Bologna, che punisce un contatto molto dubbio di capitan Romagnoli sull’ex Kalinic: Tatarusanu intuisce ma non basta per impedire il raddoppio dal dischetto di Barak. Per Pioli piove sul bagnato, al 37’ si ferma anche Rebic (il migliore dei suoi fino a quel momento) e il cambio di Leao è obbligato.
I rossoneri non ci stanno, in campo nella ripresa Castillejo e Krunic ma soprattutto un piglio diverso, sfruttando la velocità di Leao. Il portoghese reclama prima per un braccio largo di Casale in area gialloblù non sanzionato dal direttore di gara, poi pennella il cross per Giroud, che al 59′, rianima San Siro con la rete dell’1-2. La squadra di Tudor paga la fatica di un’ora di gioco a una velocità di crociera troppo elevata, perde intensità e lucidità subendo il forcing del Milan e nel giro di due minuti si ritrova sotto nel punteggio. Protagonista a sorpresa è Castillejo: l’esterno spagnolo si procura un rigore, trasformato con freddezza da Kessie al 76′, e poi al 78′ propizia il maldestro autogol di Gunter che fa esplodere il Meazza e completa la rimonta sul 3-2. Nel mezzo c’era stato anche l’ingresso di Ibrahimovic, che per poco non mette la ciliegina sulla torta con un tentativo in rovesciata. Ma la sostanza non cambia: il Milan resta imbattuto, primo stop per il Verona di Tudor.
(ITALPRESS).
I rossoneri non ci stanno, in campo nella ripresa Castillejo e Krunic ma soprattutto un piglio diverso, sfruttando la velocità di Leao. Il portoghese reclama prima per un braccio largo di Casale in area gialloblù non sanzionato dal direttore di gara, poi pennella il cross per Giroud, che al 59′, rianima San Siro con la rete dell’1-2. La squadra di Tudor paga la fatica di un’ora di gioco a una velocità di crociera troppo elevata, perde intensità e lucidità subendo il forcing del Milan e nel giro di due minuti si ritrova sotto nel punteggio. Protagonista a sorpresa è Castillejo: l’esterno spagnolo si procura un rigore, trasformato con freddezza da Kessie al 76′, e poi al 78′ propizia il maldestro autogol di Gunter che fa esplodere il Meazza e completa la rimonta sul 3-2. Nel mezzo c’era stato anche l’ingresso di Ibrahimovic, che per poco non mette la ciliegina sulla torta con un tentativo in rovesciata. Ma la sostanza non cambia: il Milan resta imbattuto, primo stop per il Verona di Tudor.
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