ROMA (ITALPRESS) – Nel corso dell’incontro del 27 maggio con i sindacati, il premier Mario Draghi ha illustrato alcuni aspetti dei primi due provvedimenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: la governance e le semplificazioni.
L’accordo con la Commissione Europea è di approvare in Consiglio dei Ministri questi due decreti entro la fine di maggio. Questo è fondamentale per poter accedere al più presto alla prima tranche dei fondi. Per Palazzo Chigi il confronto con i sindacati resta costante, e continuerà sui vari provvedimenti che compongono il PNRR.
La governance prevede infatti la costituzione di un tavolo permanente a Palazzo Chigi per il partenariato economico-sociale. I sindacati possono essere coinvolti nella Cabina di Regia.
I fondi del PNRR vanno spesi necessariamente entro il 2026. Il Governo vuole semplificare per andare avanti il più rapidamente possibile con gli appalti e la realizzazione dei progetti, per spendere i fondi in bilancio, rafforzando le cautele e la tutela del lavoro. Non è previsto alcun allargamento della pratica del massimo ribasso. Per quanto riguarda il decreto che dovrebbe approdare il 28 maggio in Consiglio dei Ministri, si prevede di permettere l’uso dell’appalto integrato.
Sul tema del sub-appalto, la normativa europea ha di fatto liberalizzato quest’area, facendo cadere i limiti imposti nell’ordinamento italiano. Per la Presidenza del Consiglio c’è la necessità quindi di tenere insieme il rispetto del diritto Ue che prevede il superamento dei limiti al subappalto con la massima tutela del lavoro e della legalità. Il Governo intende ridurre le stazioni appaltanti a un numero molto più basso, migliorando la qualità del processo di investimento.
(ITALPRESS).
L’accordo con la Commissione Europea è di approvare in Consiglio dei Ministri questi due decreti entro la fine di maggio. Questo è fondamentale per poter accedere al più presto alla prima tranche dei fondi. Per Palazzo Chigi il confronto con i sindacati resta costante, e continuerà sui vari provvedimenti che compongono il PNRR.
La governance prevede infatti la costituzione di un tavolo permanente a Palazzo Chigi per il partenariato economico-sociale. I sindacati possono essere coinvolti nella Cabina di Regia.
I fondi del PNRR vanno spesi necessariamente entro il 2026. Il Governo vuole semplificare per andare avanti il più rapidamente possibile con gli appalti e la realizzazione dei progetti, per spendere i fondi in bilancio, rafforzando le cautele e la tutela del lavoro. Non è previsto alcun allargamento della pratica del massimo ribasso. Per quanto riguarda il decreto che dovrebbe approdare il 28 maggio in Consiglio dei Ministri, si prevede di permettere l’uso dell’appalto integrato.
Sul tema del sub-appalto, la normativa europea ha di fatto liberalizzato quest’area, facendo cadere i limiti imposti nell’ordinamento italiano. Per la Presidenza del Consiglio c’è la necessità quindi di tenere insieme il rispetto del diritto Ue che prevede il superamento dei limiti al subappalto con la massima tutela del lavoro e della legalità. Il Governo intende ridurre le stazioni appaltanti a un numero molto più basso, migliorando la qualità del processo di investimento.
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