ROMA (ITALPRESS) – “Il Pnrr sicuramente è una grande opportunità, una grande occasione che non possiamo assolutamente perdere. Dispiace che negli ultimi mesi si sia discusso sulla possibilità di spendere tutti i soldi o meno, dobbiamo fare di tutto affinchè vengano spesi tutti i soldi, ma soprattutto bisogna spenderli bene. Il sindacato in modo unitario con il ministero delle Infrastrutture ha fatto un protocollo, dando la disponibilità di fare lavorare i nostri lavoratori h24 sette giorni su sette, ovviamente su turni, perchè ci sembrava opportuno mettere a terra questi soldi. Oggi abbiamo quasi paura di poterli spendere questi soldi, sicuramente siamo un pò in ritardo, ma il settore dell’edilizia è più avanti rispetto ad altri comparti, siamo al 9%”. Lo ha detto Vito Panzarella, segretario generale Feneal Uil, in un’intervista all’Italpress, nella quale ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda i fondi del Pnrr e lo stato dei contratti nei settori di riferimento, senza tralasciare i temi della formazione e della sicurezza. “Le richieste principali sono state messe sul tavolo. Prima di tutto, anche con l’associazione costruttori, abbiamo puntato sulla qualificazione del settore. Non basta qualificare il Paese, fare le infrastrutture grandi e piccole, ma bisogna farle anche con imprese qualificate. Il nostro settore negli ultimi dieci anni è stato totalmente disarticolato, nell’ultimo contratto abbiamo puntato molto sulla formazione – ha aggiunto – Oggi il problema che abbiamo, rispetto a un anno e mezzo fa, è che non si trovano lavoratori qualificati. Su questo siamo in ritardo ma stiamo facendo di tutto e questo è anche legato al tema della sicurezza. Penso non dobbiamo mai dimenticarlo e in ogni occasione ribadirlo, per questo abbiamo già lanciato come Uil una grande campagna con l’obiettivo ‘zero mortì sul lavoro. Dopo la pandemia era evidente che il rischio di una strage nei cantieri ci sarebbe stato, perchè con tutti i soldi da spendere era chiaro come la corsa avrebbe provocato problemi. Abbiamo portato proposte, chiesto di aumentare gli ispettori, perchè senza controlli non si realizza nulla. E poi va anche aggiunto quello che sta succedendo coi contratti pirata e il dumping contrattuale: ognuno si alza la mattina e fa il contratto che vuole. Così tutto il buon lavoro che facciamo va vanificato e il rischio aumenta”, ha spiegato il leader sindacale.
Sul versante dei rinnovi contrattuali, quello “del settore del legno è stata una grande battaglia. C’è stato anche uno sciopero generale perchè i lavoratori avevano delle aspettative importanti. Nell’ultimo anno l’inflazione ha eroso in maniera importante i salari e il problema si è creato perchè il modello costruito molto bene negli anni passati ha retto finchè l’inflazione era bassa. Con Federlegno alla fine abbiamo trovato una giusta mediazione: abbiamo rinnovato solo la parte economica per i prossimi anni e la parte del modello con la doppia pista dove si va a recuperare l’inflzione totale l’anno successivo. Questo ha portato una risposta salariale ai lavoratori che è molto apprezzata. Penso possa essere d’aiuto per il rinnovo degli altri contratti”, ha concluso Panzarella.
(ITALPRESS).
– foto Italpress –
Sul versante dei rinnovi contrattuali, quello “del settore del legno è stata una grande battaglia. C’è stato anche uno sciopero generale perchè i lavoratori avevano delle aspettative importanti. Nell’ultimo anno l’inflazione ha eroso in maniera importante i salari e il problema si è creato perchè il modello costruito molto bene negli anni passati ha retto finchè l’inflazione era bassa. Con Federlegno alla fine abbiamo trovato una giusta mediazione: abbiamo rinnovato solo la parte economica per i prossimi anni e la parte del modello con la doppia pista dove si va a recuperare l’inflzione totale l’anno successivo. Questo ha portato una risposta salariale ai lavoratori che è molto apprezzata. Penso possa essere d’aiuto per il rinnovo degli altri contratti”, ha concluso Panzarella.
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