ROMA (ITALPRESS) – “La bellezza rappresenta una vera e propria risorsa strategica per progettare il futuro in modo sostenibile e collaborativo, una risorsa strategica fatta di progetti e processi, ma anche di responsabilità e di solidarietà”: lo ha dichiarato Ernesto Furstenberg Fassio, vicepresidente di Banca Ifis, nel corso dell’evento Ripartire dalla Bellezza, in corso a Città della Pieve, in cui i ministri Garavaglia e Giorgetti, insieme a Banca Ifis, Federturismo ed Enit, si sono riuniti per parlare di ripresa economica attraverso il sistema culturale e paesaggistico nazionale, che lo studio della Banca “L’economia della Bellezza” ha stimato impattare sul PIL per il 17%.
“Nel 2021, infatti, l’Italia è prima nella classifica mondiale “Culture & Heritage” per il valore del suo patrimonio storico culturale. Al di là del ranking internazionale, trattare con poca attenzione questo sistema avrebbe un impatto negativo – non solo economico – ma anche – e soprattutto – sociale. La matrice “S” degli ESG rappresenta infatti uno dei tre pilastri che orienta sempre di più le attività delle banche. In banca IFIS abbiamo una componente di questo cluster che è incentrata sul business e su tutta l’attività che la nostra banca pone in essere con una puntuale funzione e specifici meccanismi”, ha proseguito Furstenberg.
Il progetto “Economia della Bellezza” rientra all’interno di “iniziative non solo connesse al business ma che hanno una forte componente innovativa capace di progettare nuove iniziative e di migliorare l’efficienza dei sistemi. In quest’ottica dunque è evidente come “L’economia della Bellezza” sia un modello sul quale dobbiamo puntare anche come strumento di analisi replicabile a nuove aree e mercati”, ha concluso Furstenberg Fassio.
(ITALPRESS).
“Nel 2021, infatti, l’Italia è prima nella classifica mondiale “Culture & Heritage” per il valore del suo patrimonio storico culturale. Al di là del ranking internazionale, trattare con poca attenzione questo sistema avrebbe un impatto negativo – non solo economico – ma anche – e soprattutto – sociale. La matrice “S” degli ESG rappresenta infatti uno dei tre pilastri che orienta sempre di più le attività delle banche. In banca IFIS abbiamo una componente di questo cluster che è incentrata sul business e su tutta l’attività che la nostra banca pone in essere con una puntuale funzione e specifici meccanismi”, ha proseguito Furstenberg.
Il progetto “Economia della Bellezza” rientra all’interno di “iniziative non solo connesse al business ma che hanno una forte componente innovativa capace di progettare nuove iniziative e di migliorare l’efficienza dei sistemi. In quest’ottica dunque è evidente come “L’economia della Bellezza” sia un modello sul quale dobbiamo puntare anche come strumento di analisi replicabile a nuove aree e mercati”, ha concluso Furstenberg Fassio.
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