ROMA (ITALPRESS) – Air France-Klm “è interessata a Tap perchè, al momento, rientra in Star Alliance”, l’alleanza globale di compagnie aeree con sede a Francoforte di cui fa parte anche Lufthansa. Il vettore francese vorrebbe invece “farla rientrare in Sky team”, altra alleanza, con sede ad Amsterdam, di cui chiaramente fa parte Air France-Klm. Così Andrea Giuricin, docente all’Università Milano Bicocca e ricercatore per l’Istituto Bruno Leoni, commenta le ultime indiscrezioni della stampa estera, secondo cui Air France-Klm sarebbe in corsa per la maggioranza nella compagnia aerea di bandiera portoghese, contro – ancora una volta – Lufthansa. Il settimanale Expresso, giorni fa, citava una fonte governativa secondo cui l’esecutivo sarebbe intenzionato a cedere “almeno metà del capitale” dell’aviolinea “a partire da quest’anno per concludere il processo di privatizzazione all’inizio del 2023”.
La trattativa dunque, secondo i media locali, è in corso. Intanto, com’è noto, Air France-Klm è attiva anche sul fronte italiano, essendo parte insieme a Delta e Certares della cordata scelta dal Mef per trattare in via esclusiva per l’acquisizione di Ita Airways. Ma c’è un’anomalia: Air France è attualmente, con Delta, partner commerciale del fondo Usa e non ha intenzione – stando a quanto la stessa compagnia ha dichiarato – di acquistare nessuna azione di Ita, almeno per il momento. Inoltre, il vettore non potrebbe comunque entrare nel capitale per più del 9,9%, a causa del blocco sull’acquisto di compagnie aeree finchè non ridarà indietro i soldi prestati dal governo francese. Eppure, “in Tap, Air France sembrerebbe interessata ad una quota, mentre da noi solo ad una partnership commerciale”, osserva Giuricin. Quindi, dal lato Tap c’è “un’interesse ad andare verso l’azionariato”, anche studiando una strategia che possa consentire di ripagare i debiti nei confronti dello Stato e prendere il 50%. Dal lato Ita, “c’è una strategia diversa”.
La partnership commerciale con Certares permetterebbe, sempre secondo l’esperto, ad Air France “di avere Ita in Sky Team”, tenendolo quindi fuori dall’orbita di Star Alliance, “senza fare investimenti”. “Nessuno sa se Air France e Delta metteranno mai dei soldi: questo è il vero punto interrogativo sulla cordata. Dall’altra parte almeno sapevamo che ci sarebbe stata un’integrazione in un grande gruppo multi-hub”, ha detto, riferendosi alla cordata Msc-Lufthansa, dove il vettore tedesco sembrava intenzionato ad entrare nel capitale di Ita al 20%. Integrazione che, sottolinea in conclusione Giuricin “è necessaria per i piccoli vettori “regionali” che a livello europeo faticano a competere sul mercato”.
La trattativa dunque, secondo i media locali, è in corso. Intanto, com’è noto, Air France-Klm è attiva anche sul fronte italiano, essendo parte insieme a Delta e Certares della cordata scelta dal Mef per trattare in via esclusiva per l’acquisizione di Ita Airways. Ma c’è un’anomalia: Air France è attualmente, con Delta, partner commerciale del fondo Usa e non ha intenzione – stando a quanto la stessa compagnia ha dichiarato – di acquistare nessuna azione di Ita, almeno per il momento. Inoltre, il vettore non potrebbe comunque entrare nel capitale per più del 9,9%, a causa del blocco sull’acquisto di compagnie aeree finchè non ridarà indietro i soldi prestati dal governo francese. Eppure, “in Tap, Air France sembrerebbe interessata ad una quota, mentre da noi solo ad una partnership commerciale”, osserva Giuricin. Quindi, dal lato Tap c’è “un’interesse ad andare verso l’azionariato”, anche studiando una strategia che possa consentire di ripagare i debiti nei confronti dello Stato e prendere il 50%. Dal lato Ita, “c’è una strategia diversa”.
La partnership commerciale con Certares permetterebbe, sempre secondo l’esperto, ad Air France “di avere Ita in Sky Team”, tenendolo quindi fuori dall’orbita di Star Alliance, “senza fare investimenti”. “Nessuno sa se Air France e Delta metteranno mai dei soldi: questo è il vero punto interrogativo sulla cordata. Dall’altra parte almeno sapevamo che ci sarebbe stata un’integrazione in un grande gruppo multi-hub”, ha detto, riferendosi alla cordata Msc-Lufthansa, dove il vettore tedesco sembrava intenzionato ad entrare nel capitale di Ita al 20%. Integrazione che, sottolinea in conclusione Giuricin “è necessaria per i piccoli vettori “regionali” che a livello europeo faticano a competere sul mercato”.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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