ROMA (ITALPRESS) – “L’emergenza migratoria, dai vari fronti caldi di crisi, è il problema più grande che dovremo affrontare nei prossimi anni, forse decenni. E l’Italia, al di là delle speculazioni o delle polemiche politiche interne, non può farlo da sola”. Così, in un’intervista a Corriere della Sera, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Sulla tragedia di Cutro “la magistratura farà il suo lavoro, si vedrà se esistono responsabilità o se, come credo, è stata una tragica, terribile fatalità”, osserva, menre a chi pensa che l’atteggiamento del governo, quel ‘non partite o è peggio per voì, abbia suonato come un indiretto messaggio a chi dovrebbe salvare vite, Tajani replica: “Ma questa davvero è solo speculazione politica. Come si può pensare che una persona perbene come il ministro Piantedosi possa pensare che le colpe sono di chi parte e non dei criminali che li mettono a rischio?”. Sulle ragioni di chi parte “umanamente certo che le comprendo. Ma una politica seria deve fare un passo avanti e capire quello che si può fare per arginare e risolvere un problema immenso”. Sul problema migratorio, secondo Tajani “esistono almeno due piani di intervento. Uno è quello che possiamo fare noi come Paese. Ogni nostra missione, ogni viaggio, ogni incontro internazionale ha in cima proprio il tema dell’immigrazione, al centro della politica estera e di sicurezza dell’Italia. Non solo come contrasto alle partenze che rischiano di far diventare i mari dei cimiteri, ma come aiuti ai Paesi che soffrono crisi enormi”. Ma “da soli non possiamo farcela. Noi possiamo siglare accordi con i singoli Paesi per favorire i rimpatri dei clandestini, offrendo in cambio un aumento dei flussi regolari per avere forza lavoro qui e dare una via d’uscita sicura a tanti che premono. Ma serve molto di più”. Cioè, chiosa il ministro, “serve l’Europa, in primo luogo. Serve l’Onu. Serve il Fondo monetario. Lo ripeto, è un problema globale, non è solo italiano”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
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