ROMA (ITALPRESS) – “Prosegue la fase di ripresa delle principali economie internazionali. Il rafforzamento dei segnali di miglioramento ha determinato in molti paesi la revisione al rialzo delle previsioni di crescita per l’anno corrente e il prossimo. In Italia, sia la manifattura, trainata anche dal dinamismo delle esportazioni, sia le costruzioni evidenziano segnali positivi”. Lo afferma l’Istat nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.
“I dati sul mercato del lavoro hanno mostrato a febbraio una stabilizzazione del numero degli occupati rispetto al mese precedente, mentre si sono ridotti marginalmente i disoccupati e gli inattivi – spiega l’Istat -. E’ opportuno ricordare che, da gennaio 2021, le informazioni sulle Forze di lavoro sono rilasciate in accordo al nuovo Regolamento europeo che ha introdotto alcune modifiche nelle definizioni. Sebbene l’Istat abbia già diffuso le serie ricostruite, il cambio normativo ha implicato una ricomposizione tra occupati, disoccupati e inattivi della quale è necessario tenere conto nell’interpretazione dell’evoluzione degli indicatori”.
“A marzo, l’inflazione al consumo si è rafforzata, prevalentemente per l’effetto delle ricadute, dirette e indirette, dei recenti rincari del petrolio e delle materie prime nelle diverse fasi del sistema dei prezzi. La diffusione degli aumenti dei prezzi è rimasta più contenuta in Italia rispetto all’area euro. Le aspettative per i prossimi mesi mantengono un orientamento favorevole per le imprese dell’industria mentre una maggiore incertezza caratterizza la fiducia delle famiglie”, conclude l’Istituto di Statistica.
(ITALPRESS).
“I dati sul mercato del lavoro hanno mostrato a febbraio una stabilizzazione del numero degli occupati rispetto al mese precedente, mentre si sono ridotti marginalmente i disoccupati e gli inattivi – spiega l’Istat -. E’ opportuno ricordare che, da gennaio 2021, le informazioni sulle Forze di lavoro sono rilasciate in accordo al nuovo Regolamento europeo che ha introdotto alcune modifiche nelle definizioni. Sebbene l’Istat abbia già diffuso le serie ricostruite, il cambio normativo ha implicato una ricomposizione tra occupati, disoccupati e inattivi della quale è necessario tenere conto nell’interpretazione dell’evoluzione degli indicatori”.
“A marzo, l’inflazione al consumo si è rafforzata, prevalentemente per l’effetto delle ricadute, dirette e indirette, dei recenti rincari del petrolio e delle materie prime nelle diverse fasi del sistema dei prezzi. La diffusione degli aumenti dei prezzi è rimasta più contenuta in Italia rispetto all’area euro. Le aspettative per i prossimi mesi mantengono un orientamento favorevole per le imprese dell’industria mentre una maggiore incertezza caratterizza la fiducia delle famiglie”, conclude l’Istituto di Statistica.
(ITALPRESS).
Commenta con Facebook