ROMA (ITALPRESS) – “Oggi il Paese deve fare un passo in avanti. Se vogliamo ripartire dobbiamo tutti lavorare affinchè questo accada: questo è la cittadinanza. L’occasione è favorevole, perchè proprio ora stiamo ricostruendo il nostro essere ‘noì, comunità. Le Olimpiadi sono state un esempio”. Così, in un’intervista a la Repubblica, la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, sul tema delo Ius soli. “Il Governo sta dando prova di sapere accompagnare tutti i processi di sintesi per fare davvero avanzare il Paese, ma le regole le deve scrivere il Parlamento. Un’iniziativa parlamentare sulla cittadinanza già c’era. Si era trovata una mediazione alla Camera nel 2015, premier Renzi, e poi si è bloccata al Senato. Adesso il Governo può aiutare, però sono le Camere a dovere riprendere la proposta”, osserva. Per Bonetti “il modello è lo Ius culturae, perchè la cittadinanza si costruisce attraverso l’educazione. Quando le forze politiche procedono per veti reciproci, il risultato è la stasi. I partiti esistono per fare politica e la politica deve dialogare per dare risposte ai bisogni dei cittadini”. Poi, lancia un appello: “la legge sulla cittadinanza non diventi una bandierina per le amministrative nè a destra nè a sinistra. Non si sacrifichi qualcosa di così importante per il consenso elettorale”. Sulla possibilità che possa essere approvato in questa legislatura, la ministra chiosa: “E’ la politica a dover creare con il dialogo le condizioni per approvare una legge come lo ius culturae. Siamo tutti chiamati a responsabilità ineditee anche la politica deve fare un balzo di maturità. Io ho fiducia che questo Parlamento possa trovare la sintesi necessaria per dare all’Italia il suo futuro migliore. Ci vuole il coraggio di scelte non scontate”.
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